Kingdom under Fire II
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a cura di Fabfab
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Blueside
- Piattaforme: PC , PS4 , PS3 , X360
- Generi: Strategico
- Data di uscita: TBA (PS4) - 14 novembre 2019 PC
Ai tempi della prima Xbox, Kingdom under Fire era uno di quei brand sul quale Microsoft puntava per creare un’esclusiva di successo per la console, dopo i fasti dell’acclamato Halo. Un titolo avvolto in un hype sapientemente coltivato, con il graduale rilascio di informazioni succulente e bellissime immagini di guerrieri pesantemente armati ed elfe seminude, intenti a combattere orripilanti mostri. All’epoca il metro di paragone erano i prodotti Koei, e il titolo dei coreani Phantagram sembrava destinato a sbaragliare senza problemi la concorrenza, unendo un gameplay che prevedeva frenetici combattimenti contro decine di avversari, ma anche un’attenta pianificazione strategica dello scontro.Quando nel 2004 Kingdom under Fire: The Crusaders finalmente uscì, si rivelò essere un titolo più che valido, ma con qualche limite che gli precluse il conseguimento di quello status di must buy cui sviluppatore e programmatori ambivano. Sintetizzando si può dire che non raggiunse il cuore del grande pubblico a causa di un livello di difficoltà non certo alla portata di tutti, uno scoglio accentuato dal fatto che non era possibile salvare liberamente durante gli scontri, ed in caso di fallimento occorreva ricominciare daccapo le lunghe battaglie, con conseguente notevole dispendio di tempo e pazienza da parte dell’utente. Nonostante tutto, la validità del titolo gli ritagliò comunque una consistente fetta di appassionati, che beneficiarono anche di un seguito, Kingdom under Fire: Heroes, che non fu in grado di invertire la tendenza. Forse per questo, al loro esordio sulla nuova console Xbox 360, Phantagram e Blueside Studios tentarono la strada dell’action puro con Kingdom under Fire: Circle of Doom, fallendo clamorosamente l’obiettivo. A questo punto un ritorno alle origini era auspicabile, e così pare essere stato…
Kingdom under Fire off-line ed on-linePer rilanciare alla grande il brand e dimenticare lo sfortunato incidente di Circle of Doom, i produttori coreani hanno pensato bene di riproporre la meccanica actionstrategica dei due capitoli usciti su Xbox, semplificandone però l’approccio, in modo da rendere il titolo accessibile anche ai meno avvezzi al genere. In più verrà proposta una sezione online particolarmente articolata, che permetterà non solo di sfidare altri giocatori umani, ma anche di collaborare con loro. Questa modalità vedrà un massimo di quindici giocatori scontrarsi contro altri quindici avversari, con obiettivi di volta in volta diversi (cattura la bandiera, assedio, e via discorrendo), ma anche con la possibilità di vivere in un mondo online persistente nel quale spostarsi, arruolare truppe, comprare o vendere oggetti all’asta, interagire con altre persone e fare in generale tutte quelle cose che si fanno in un MMORPG tra una sessione di farming ed un’istance. Se amalgamate a dovere queste novità potrebbero rendere l’esperienza di gioco ancor più coinvolgente, anche perché verrà previsto un vero e proprio sistema di conquiste territoriali. Ogni giocatore potrà disporre di possedimenti propri, che gli frutteranno guadagni e risorse, e nel contempo dovrà difenderli dagli altri giocatori e puntare a conquistarne di nuovi, per incrementare il proprio potere. Inoltre la possibilità di dare vita a vere e proprie gilde permetterà probabilmente di unire ampie porzioni di territorio, e di dare vita a scontri con gilde rivali in immense battaglie campali.
Altre newsPurtroppo al momento non sono state rilasciate molte informazioni, anche se qualcosa è possibile estrapolare: il gioco sarà ambientato 150 anni dopo “The Crusaders”, nel già noto continente di Bersia, dove infuria una sanguinosa guerra tra Human Alliance e Dark Legion, nella quale ora si inserisce anche una terza fazione, gli Encablossians. Nel gioco, che sarà affrontabile anche in una estesa modalità offline, saranno presenti una trama principale e numerose missioni ad essa correlate strettamente legate alle vicende principali, affiancate a numerose altre quest generiche, per non parlare del fatto che sarà sempre possibile accettare il ruolo di mercenari e mettersi al servizio di altri utenti per incarichi specifici.Al giocatore verrà concesso di creare il proprio personaggio, scegliendone sesso, razza, aspetto e classe. Questi incarnerà un condottiero con al seguito un piccolo esercito, costituito dalle truppe che si potranno schierare durante gli scontri campali; ovviamente i soldati potranno essere arruolati in base ai gusti del giocatore ed alle sue strategie di battaglia, con decine di specializzazioni diverse, le quali spazieranno da truppe esperte nel corpo a corpo, negli attacchi a distanza, nell’artiglieria pesante. Nel proprio esercito potranno essere ovviamente arruolati diversi reparti, ognuno capitanato da un condottiero nel ruolo di nostro vice. La varietà concessa dal gioco sarà notevole: potremo personalizzare non solo aspetto e caratteristiche del nostro eroe, ma anche vari aspetti delle truppe ai suoi ordini, in modo che ogni giocatore coinvolto possieda un suo esercito, del tutto differente da quello di ogni altro utente. Ogni battaglia sostenuta permetterà di guadagnare esperienza, oggetti e fondi con cui potenziare noi e il nostro esercito, attraverso l’acquisizione di equipaggiamento più potente e nuove abilità.Ovviamente il condottiero impersonato potrà impartire loro ordini e deciderne disposizione e strategia, mentre il suo personaggio spiccherà tra gli altri per potenza, permettendo al giocatore, una volta decisa la parte strategica, di impegnarsi in combattimenti corpo a corpo arricchiti da combo e attacchi speciali, senza dimenticare la possibilità di ricorrere a magie offensive o difensive, che hanno effetto sui nemici o sui propri alleati, il tutto in puro stile hack’n slash. Come nei precedenti capitoli, dunque, al giocatore verrà chiesto di passare freneticamente dal combattimento alla parte strategica, switchando continuamente tra i vari reparti del proprio schieramento, che a seconda della situazione sul campo di battaglia andranno disposte di conseguenza, lasciando nel contempo la guida del proprio personaggio all’intelligenza artificiale.
Next gen?Rispetto al passato rimane inalterato anche il notevole impatto grafico; il nuovo motore di gioco, il FameTech 2, sembra in grado di gestire fluidamente centinaia di personaggi contemporaneamente su schermo, splendidamente rifiniti e dettagliati, cui spesso e volentieri si affiancano giganteschi mostri o ciclopiche armi da guerra. Va detto che quanto mostrato finora deriva dalla versione PC, quindi bisognerà attendere la prova dei fatti per capire se anche su console è stato fatto un lavoro altrettanto valido. Gli sviluppatori hanno accennato ad inevitabili differenze, non solo a livello tecnico, ma anche di sistema di controllo, che su console risulterà inevitabilmente semplificato: però promettono che entrambe le versioni saranno identiche a livello di offerta videoludica. Il design di personaggi, ambienti e mostri ripropone fedelmente quanto visto nei predecessori, e le battaglie tra decine e decine di contendenti diversi non hanno certo perso quella spettacolarità che ci aveva lasciato a bocca aperta già ai tempi della prima Xbox.
– Ritorno all’impostazione strategica degli scontri
– Mondo persistente on-line per sfidare centinaia di altri giocatori
– Motore grafico di tutto rispetto
Il prossimo capitolo di Kingdom Under Fire sembra pronto non solo a riconquistare i vecchi fan, ma a raccoglierne di nuovi. La nuova impostazione garantirà non solo una lunga e soddisfacente campagna offline, ma soprattutto un intero mondo online persistente, in cui conquistarsi fama e territori, allearsi e scontrarsi con altri giocatori umani in appassionanti duelli di tattica e strategia, oltre che di puro hack’n slash. Se tutte le premesse verranno mantenute, forse assisteremo davvero alla nascita di un nuovo tipo di gioco online, in grado di mescolare azione pura, strategia e gioco di ruolo. Purtroppo manca ancora parecchio tempo all’uscita, quindi ci sarà tempo per meglio valutare se agli annunci seguiranno davvero i fatti.
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