L’evento in streaming di Microsoft durante la Gamescom non ha riservato grandi sorprese: i titoli mostrati erano, perlopiù, titoli di cui già conoscevamo l’esistenza. Nonostante ciò, è stato mostrato un gioco che non avevamo mai visto prima. Stiamo parlando di Jurassic World: Evolution, gestionale sviluppato da Frontier Developments in arrivo nel corso del 2018 su PC, PS4 e Xbox One. Diamogli un’occhiata più da vicino e cerchiamo di capire cosa possiamo aspettarci da questa nuova avventura preistorica.
Il Parco è aperto
Il trailer mostrato comincia con una sequenza che ricalca fedelmente i primi secondi di Jurassic World, il quarto film del famoso franchise di Steven Spielberg (ispirato ai libri di Michael Crichton), che nel 2015 ha registrato incassi da capogiro nei botteghini di tutto il mondo. Se non fosse già chiaro dal titolo, è proprio il parco visto in Jurassic World che il gioco ci propone di gestire. Dal trailer possiamo vedere, infatti, strutture e mezzi che abbiamo visto nel film, come le “gyrosphere”, che nel film permettevano ai visitatori del parco un contatto ravvicinato con i dinosauri. Sempre dal video mostrato, inoltre, possiamo intuire che ci troveremo ad affrontare problemi come la fuoriuscita di dinosauri dalle loro zone di contenimento: vediamo un T-Rex sfondare la propria recinzione per seminare il panico tra gli addetti alla sicurezza del parco e gli animali erbivori (nello specifico, si tratta di Adrosauridi) che si trovano nella zona adiacente. Questo potrebbe significare che, durante la partita, non ci dovremo occupare solamente di costruire il nostro parco, comprensivo di animali ed attrazioni, ma anche di assicurarci della sicurezza dello stesso. Da notare, dunque, che per adesso abbiamo almeno due specie confermate nel gioco: il numero definitivo sarà sicuramente più alto e ci aspettiamo di vedere sicuramente le altre star di Jurassic World, vale a dire i Velociraptor e l’Indomitus Rex; inoltre, vista la data di uscita, vicina a quella del nuovo Jurassic World: Fallen Kingdom, è del tutto lecito aspettarsi anche l’introduzione di nuove specie che saranno presenti nel quinto film della saga, di cui ancora non si conosce altro se non il titolo.
“That first park was legit”
L’idea di creare un proprio Jurassic Park non è certamente nuova nel mondo videoludico. In particolare, due sono stati i predecessori di questo nuovo capitolo. Stiamo parlando di Jurassic Park III: Park Builder per Game Boy Advance (2001) e Jurassic Park: Operation Genesis, uscito su PS2, Xbox e PC nel 2003. Questi due titoli (che diventano quattro se contiamo i titoli mobile Jurassic Park e Jurassic World, sviluppati da Ludia) possono darci un’idea di quello che sarà Jurassic World: Evolution. In entrambi, il giocatore si trova a dover creare un parco a tema dinosauri e di renderlo il più appetibile possibile per i suoi visitatori, installando attrazioni, individuando i percorsi migliori da far seguire durante le escursioni, e così via. Insomma, il giocatore deve capire come far funzionare il suo parco e come rendere massima la soddisfazione della sua clientela. Chiaramente, trattandosi di un parco con animali bisogna pensare anche al loro benessere: dal cibo alla compagnia, dall’acqua all’ambiente che li circonda, tutto deve essere curato affinché i dinosauri possano vivere una vita lunga e prosperosa, senza creare problemi di sorta allo staff del parco.
E’ probabile che ritroveremo tutti questi elementi in Jurassic World: Evolution, anche se alcuni fattori cambieranno. Nei titoli dedicati a Jurassic Park, infatti, ampio spazio veniva dato alla ricerca paleontologica sui dinosauri, con l’invidio di equipe di scienziati alla ricerca di ambra per poter estrarre nuovo DNA. In Jurassic World, come sappiamo, l’ingegneria genetica ha fatto ormai passi da gigante ed i dinosauri sono una scoperta vecchia. E’ probabile quindi che, piuttosto che farci dedicare alla ricerca di antichi fossili, gli sviluppatori ci metteranno in grado di creare nuove attrazioni nella forma di nuovi dinosauri. Il concetto di ibrido nel film viene utilizzato attraverso l’Indomitus Rex, ma è chiaro che l’Indomitus sarebbe stato solo il primo di una lunga serie di dinosauri geneticamente modificati: questo è uno dei temi portanti del film, e siamo pertanto portati a credere che giocherà una grossa parte anche in Jurassic World: Evolution. La nostra speranza è quella di poter avere un’ampia rosa di specie di animali realmente esistite da inserire nel parco, per poi dilettarci, nel ruolo di novelli genetisti, nel creare numerose nuove specie e nel vedere come esse si inseriranno nell’ecosistema esistente, senza contare la reazione che il pubblico avrà alle nuove “attrazioni” del parco.
– Il gestionale è un genere che ben si addice a Jurassic World
– Tanti possibili spunti interessanti offerti dal film
Sappiamo ancora pochissimo su Jurassic World: Evolution, ma possiamo farci un’idea di quello che ci aspetta grazie alle passate esperienze gestionali del famoso franchise cinematografico creato da Steven Spielberg. Il film del 2015 ha offerto tanti spunti interessanti che potrebbero essere implementati nel gioco, in primis il concetto di ibrido. Staremo a vedere come gli sviluppatori decideranno di utilizzare questa novità, ma per adesso dobbiamo attendere: il giorno in cui potremo finalmente aprire i cancelli del nostro parco è ancora lontano.