Con l’anime riesploso sia in Giappone che altrove, una nuova stagione in arrivo, e un picchiaduro di successo nei negozi, Jojo’s Bizarre Adventure è tornato in cima alla lista dei manga facilmente commerciabili. Con la licenza ancora saldamente in saccoccia, dunque, i Cyberconnect hanno pensato bene di continuare sulla strada delle botte sviluppando Eyes of Heaven, un picchiaduro competitivo 2 contro 2.
Esatto, avete capito bene, “2 contro 2”: quella stramba tipologia di fighting game che dalle nostre parti a malapena conoscono, ma per cui in Giappone escono tutti di senno. Fiduciosi per il coinvolgimento dei Cyberconnect, ma un pochino divorati dal dubbio per la scelta del sottogenere, ci siamo messi a provare il gioco, aiutati anche da un’intervista col buon Noriaki Niino, che avevamo già avuto modo di conoscere durante gli eventi dedicati a Jojo All Star Battle. Ha saputo stupirci, e ora vi spieghiamo ovviamente il perché.
Do you even pose?
Prima di parlare del gameplay, ci teniamo a precisare che la principale attrattiva di Eyes of Heaven sembra essere la campagna, più che le mazzate virtuali. Molta gente era rimasta delusa infatti dalla campagna di Jojo All Star Battle, troppo limitata e piena di scene statiche, quindi abbiamo espresso i nostri dubbi immediatamente agli sviluppatori. La risposta è stata rapida e sicura: “sappiamo che molti fan hanno amato All Star Battle per il suo gameplay, ma hanno criticato la campagna. Con Eyes of Heaven non avranno problemi, vogliamo creare un gioco con uno story mode più completo, ricco e spettacolare di quello appena passato”.
Ottime notizie dunque sul fronte storia, ma come la mettiamo per il nuovo stile del gioco e le meccaniche? La scelta, stando a Niino, non è legata al successo del sottogenere, ma alla volontà di fare qualcosa di diverso dal gioco precedente, e alle possibilità offerte dalla nuova struttura del gameplay. La formula 2 contro 2 è più accessibile e intuitiva rispetto a un classico picchiaduro bidimensionale, e concede manovre complesse in coppia come i Dual Heat Attack, esagerate super in combinazione che possono ricreare alcune delle scene del manga con certe coppie di personaggi.
I Dual Heat Attack non sono comunque l’unico elemento a distinguere Eyes of Heaven dai comuni 2 contro 2. I personaggi del gioco vantano infatti un gran numero di mosse speciali, ben superiore a quelle due o tre tipiche che ogni combattente ha nei titoli di questa tipologia. La velocità dell’azione è anche superiore alla media, grazie a una rapidità di movimento notevole e a combinazioni ben inserite nel mix.
L’aspetto tecnico e la fedeltà all’opera di Araki sembrano essere sempre punti su cui i Cyberconnect non hanno rivali. Eyes of Heaven non ha forse la cura grafica di All Star Battle, ma resta comunque un titolo molto bello da vedere in movimento, con personaggi carismatici e un cel shading d’eccezione.
Molto curiosa, durante le battaglie, la meccanica di potenziamento dei giocatori che rimangono da soli contro due avversari. In caso di svantaggio numerico otterrete infatti danni e mobilità potenziati. Una cosa scarsamente utile quando ci si ritrova a dover evitare gli attacchi da due fonti diverse, ma significativa nel caso uno dei nemici sia già malmesso per riportarsi in pari. Ah, non mancano nemmeno i pericoli ambientali nelle varie arene del gioco, tra spuntoni che escono all’improvviso dal terreno, lampadari che cadono e altre chicche che costringono a mantenere una certa attenzione anche su ciò che ci circonda oltre che sui movimenti del team nemico.
Ora restano da valutare svariati fattori: come verrà gestito online il titolo? Sarà ben bilanciato per il competitivo? Quali modalità offre al di fuori della campagna, che i Cyberconnect hanno detto di aver curato moltissimo? Tutto piuttosto difficile da valutare al momento, anche se il buon Noriaki ha precisato che il team ha lavorato molto sul roster, per inserire tutti i personaggi voluti dalla fanbase fin dal day one senza bisogno di DLC futuri. È indubbiamente un buon segno per quanto riguarda i contenuti.
– Spettacolare e velocissimo
– Campagna e roster molto curati
Considerando gli impegni dei Cyberconnect, Eyes of Heaven potrebbe sembrare un progetto secondario, buttato lì per fare qualche soldo in più sulla licenza di Jojo. La volontà degli sviluppatori di curare alla grande campagna e roster, però, sembra dimostrare l’esatto contrario. Certo, i picchiaduro 2 vs 2 non hanno qui l’attrattiva che vantano in Giappone, ma per i fan dell’opera di Araki questo sembra comunque essere un titolo da tenere d’occhio. Eccome.