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Horizon: Zero Dawn

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di Horizon: Zero Dawn
Horizon: Zero Dawn
  • Sviluppatore: Guerrilla Games
  • Produttore: Sony
  • Distributore: Sony Interactive Entertainment
  • Piattaforme: PC , PS4
  • Generi: Gioco di Ruolo , Action Adventure
  • Data di uscita: 1 marzo 2017 (PS4) - 7 agosto 2020 (PC)

Horizon: Zero Dawn è senza dubbio una delle IP più interessanti svelate nel corso di questo E3 2015. Abbiamo avuto modo di vederlo da vicino durante una presentazione a porte chiuse organizzata da Sony, con gli sviluppatori che ci mostravano un codice pre-alpha del titolo capace già da ora di far capire inequivocabilmente quanto grande sia il potenziale della nuova opera di Guerrilla. Si tratta di un action-rpg in single player immerso in un open world liberamente esplorabile, che pone un forte accento sui combattimenti contro le creature robotiche che avevamo già visto durante la conferenza Sony.
Preda e cacciatore
I tre elementi chiave che contraddistinguono Horizon: Zero Dawn sono il suo particolarissimo setting di gioco, le creature robotiche e il combattimento strategico. Quello di Horizon è un mondo reclamato con voracità dalla natura, ricco di luoghi selvaggi dove l’uomo non ha mai messo piede; è un concentrato di bellezze naturali che nulla ha a che fare con la civiltà umana, un luogo ameno presidiato da bestie robotiche la cui origine è ancora avvolta nel mistero. Da dove vengono? Qual è il loro ruolo? Cosa sono esattamente? Lo sviluppatore ci ha spiegato che tutte queste domande troveranno risposta solo durante l’avventura, e che al momento è troppo presto per diffondere qualunque tipo di informazione in merito. 
Nei panni di un’esperta cacciatrice dovremo abbattere le bestie robotiche in modo sempre molto creativo, perché nonostante quelle più piccole siano piuttosto semplici da eliminare, per quanto riguarda i colossi bisogna sempre stare attenti a come agire: le meccaniche di gioco cambiano completamente e si fanno decisamente più complesse, costringendo il giocatore a studiare il nemico e agire con arguzia al fine di avere la meglio. È previsto un sistema di loot molto approfondito e vario, che permette di raccogliere oggetti, erbe e pezzi robotici che potranno essere riutilizzati per costruire armi e accessori. Le parti più rare come i proiettili esplosivi devono necessariamente essere conservate per gli scontri più impegnativi, altrimenti si rischia seriamente di rimanere impreparati di fronte a nemici dagli attacchi semplicemente devastanti. L’aspetto che più ha lasciato il segno è stata la cura certosina per la creazione delle bestie più grandi, composte da una quantità spropositata di parti che devono essere letteralmente “smontate” a furia di attacchi prima di scoprire i veri punti deboli, che risiedono solitamente nei pressi della testa. Per farvi comprendere meglio ciò di cui stiamo parlando, dovete immaginare un grosso nemico che ha a disposizione circa una dozzina di attacchi diversi eseguiti con differenti parti del corpo. Una volta distrutta – per esempio – la spalla da cui partivano dei raggi laser, potevamo raccogliere la parte robotica e riutilizzarla contro il nemico stesso. Ma non solo. Una volta “spogliato” il mastodontico Thunderjaw della sua protezione, potevamo anche usare il nostro arco in un modo tutt’altro che canonico. Dovrete considerare che ogni arma ha ben tre tipi di attacchi, e uno di questi consisteva nel lancio di alcuni dardi collegati a un filo che fungeva da “fune di cattura”. Dopo aver sparato una sorta di lazo sul corpo martoriato del Thunderjaw, la protagonista poteva nuovamente fare fuoco fissando il laccio direttamente sullo scenario. Sono stati sparati circa cinque o sei lacci, e poco dopo il colosso robotico è stato costretto ad arrendersi e cadere goffamente sul terreno, ormai completamente immobilizzato. 
Nuovi orizzonti
Il combattimento appena descritto è in realtà solo uno dei modi che avrete per abbattere i nemici, perché sarete sempre voi a decidere quale parte vorrete distruggere prima e in che modo vorrete ingegnarvi per far valere la vostra forza sulla spropositata potenza dell’avversario. Siamo rimasti stupiti dalla grandissima dinamicità del sistema di combattimento, e sbalorditi dal modo completamente nuovo di intendere la battaglia, che si sviluppa in diverse fasi e si piega a un approccio di gioco sempre mutevole. In questo senso, il tatticismo risulta essere molto accentuato, e gli elementi da GdR allargano a dismisura le possibilità messe a disposizione del giocatore. 
Ma Horizon non è solo combattimenti, è anche un open world “ricco di zone dove l’uomo non è mai stato” ci hanno spiegato gli sviluppatori. È in sostanza un mondo apocalittico molto diverso rispetto a quello messo in scena dalle produzioni moderne, perché è avvolto da una dose di mistero che fa nascere una sequela di domande che scaturiscono in particolar modo dall’inspiegabile origine delle belve robotiche. La cacciatrice conosce molto bene il luogo e sa come approcciarsi ai nemici, ma non è ancora chiaro perché, nè come sia riuscita a sopravvivere in questo mondo dove la natura ha un dominio addirittura maggiore delle bestie stesse. Può creare trappole per gruppi di nemici, sa come attirarli o distrarli, sa come padroneggiare le meccaniche stealth e assaltare le sentinelle alle spalle, e in generale sembra essere tutto fuorché spaventata da una minaccia continua e spietata. 
Tecnicamente c’è ancora un po’ da lavorare, ma visto che il codice mostrato era una pre-alpha, e che manca ancora un anno intero prima di vedere la versione completa di Horizon, i motivi per seguire spasmodicamente questo interessante e innovativo titolo sono davvero innumerevoli. Guerrilla sembra aver alzato l’asticella con grande prepotenza.

– Sistema di combattimento molto profondo e vario

– L’ambientazione e i nemici rappresentano qualcosa di completamente inedito

– Spiccati elementi da GdR, con sistemi di loot e di crafting convincenti

Horizon: Zero Down ha un potenziale davvero spaventoso. Non solo possiede un mondo di gioco particolarissimo e per certi mai visto, ma include al suo interno delle creature robotiche create con un livello di dettaglio semplicemente maniacale. I combattimenti inoltre sono molto complessi, stratificati, comprendono diverse fasi e sono strutturati in modo tale da lasciare all’utente una grande libertà di azione. Ottimo anche il sistema di loot e di crafting delle armi, e gli elementi GdR sembrano essere tutti al posto giusto. Sebbene si tratti ancora di una versione preliminare, Horizon è stato già in grado di rapirci completamente. Potrebbe rivelarsi un titolo davvero pazzesco.

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