Hokuto Ga Gotoku, Yakuza incontra Ken Il Guerriero
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a cura di Marcello Paolillo
Senior Staff Writer
Quando SEGA ha annunciato, solo pochi giorni fa, di essere attualmente al lavoro su Hokuto Ga Gotoku, il popolo di videogiocatori – e in particolare gli amanti del manga di Buronson e Tetsuo Hara – avranno per un attimo pensato al Pesce d’Aprile fuori tempo massimo. Al contrario, una volta ripresi dallo shock, si è scoperto che il nuovo titolo d’azione basato sulla nota saga di manga e anime di Hokuto no Ken, ma con meccaniche simili a quelle dell’altrettanto celebre serie di Yakuza (o se preferite, Ryu ga Gotoku), è quanto più reale si potesse chiedere da un prodotto del genere. Siamo sicuri però che l’idea alla base del nuovo titolo degli Yakuza Studio sia tanto valida nella teoria quanto nella pratica?
Concentrazione uguale forzaToshihiro Nagoshi lo ha confermato a gran voce: lui e il suo team sono al lavoro su un gioco che prende le meccaniche di Yakuza e la licenza ufficiale della serie Hokuto no Ken. Sebbene lo Yakuza Studio sia garanzia di qualità, la mente però non si lascia annebbiare dall’entusiasmo e ripercorre – non senza un pizzico di preoccupazione – le precedenti incursioni videoludiche del guerriero di Hokuto. I due capitoli di Fist of the North Star: Ken’s Rage apparsi diversi anni fa su PS3 e Xbox 360, noti in Giappone con il nome di Hokuto Musou, non sono ricordati dai fan come due capolavori immortali, bensì come titoli di stampo action in grado di intrattenere con gusto, omaggiando la saga di origine senza però troppa convinzione. Il progetto di Nagoshi, invece, promette di andare ben oltre e lo fa partendo proprio dal contesto narrativo di Hokuto Ga Gotoku.La vicenda prenderà infatti luogo dentro Eden, una sorta di città stato le cui riserve di acqua ed energia sono concesse da un misterioso residuato post-apocalittico chiamato “Sphere City”. Eden non sarà però solamente un barlume di speranza grazie al quale la razza umana potrà sopravvivere: al suo interno non mancheranno infatti veri e propri quartieri dedicati al gioco d’azzardo e al divertimento, cosa questa che attirerà tutta una serie di criminali e brutti ceffi pronti a seminare il panico tra le vie della metropoli. Fortuna vuole che Kenshiro, erede della Divina Scuola di Hokuto ancora sulle tracce della sua amata Julia, non incappi proprio nella cosiddetta “città dei miracoli”. Ciò che ne conseguirà, potete immaginarlo da soli. Una storia del tutto inedita e con personaggi inediti, quindi, quella scelta da Nagoshi e dal suo team di sviluppo, che in ogni caso non negherà la massiccia presenza anche di alcuni personaggi storici visti nel manga originale del 1983, come ad esempio Rei o il malvagio Shin (e siamo sicuri che anche un certo Re di Hokuto farà la sua imponente apparizione, in un modo o nell’altro).
Tu sei già morto!Ma in cosa differirà veramente Hokuto Ga Gotoku rispetto alla ben nota serie di Yakuza? Da quel poco che abbiamo avuto modo di vedere, il sistema di combattimento sembra essere stato ripreso in toto da quello visto – e apprezzato – nelle avventure di Kazuma Kiryu. Vale a dire che rimarranno intatte le “risse” dal retrogusto beat ’em up anni 90 che da sempre caratterizzano la serie di Yakuza. Ma non solo: sembra inoltre chiaro che il nostro protagonista sarà in grado di scatenare la sua furia al raggiungimento di un determinato livello di carica (le classiche “Heat Actions” viste nella serie originale). Decimare gli avversari usando le più rinomate tecniche della Scuola di Hokuto (come la leggendaria mossa dei Cento Colpi) sarà un’emozione da brividi, specie se il meccanismo scelto dallo Yakuza Studio eviterà di lasciarsi influenzare dal classico button smashing visto nei due capitoli di Ken’s Rage ad opera di Koei Tecmo. Hokuto Ga Gotoku sembra però non voler solo ricalcare la serie di Yakuza per quanto riguarda l’ossatura generale, bensì pare volerne riprendere anche il lato “comico”. L’avventura di Kazuma era infatti costellata spesso e volentieri da mini-game di vario genere, con la possibilità di fare visita a club privati e karaoke, oltre alla presenza di tradizionali sale giochi tanto in voga nel paese del Sol Levante. Anche il prossimo titolo dedicato a Kenshiro sembra voler offrire tutta una serie di attività collaterali – come ad esempio il gioco d’azzardo – offrendo anche alcuni siparietti umoristici e volutamente esagerati che sembrano usciti più da un episodio de Le bizzarre avventure di JoJo piuttosto che da un’opera seriosa e impostata come il manga di Hokuto no Ken. Se ciò rovinerà l’atmosfera generale, facendo storcere il naso ai fan storici abituati a ben altro timbro narrativo, non ci è dato sapere. Fortuna vuole che, perlomeno dal punto di vista tecnico, Hokuto Ga Gotoku non sembra scendere a compromessi di alcun genere: complice l’utilizzo del motore grafico già visto e apprezzato in Yakuza 6, l’ultimo parto di Toshihiro Nagoshi si prefigge di offrire ai giocatori uno spettacolo di stile e animazioni perfette, repliche pressoché impeccabili dei frenetici duelli visti nella serie televisiva originale di Ken Il Guerriero (il duello tra Kenshiro e Rei visto nel primo trailer ha dell’incredibile). Questo, per molti, varrà sicuramente il costo del biglietto per entrare nella ricca e prosperosa città di Eden.
Kenshiro è nuovamente tra di noi, ed è furioso
Gameplay dinamico e perfettamente contestualizzato
Un passo in avanti rispetto ai precedenti videogiochi dedicati a Hokuto No Ken
Yakuza e Kenshiro, due serie così distanti ma allo stesso così vicine, ora che SEGA ha deciso di fondere i due universi in un promettente gioco d’azione esclusivo per console PlayStation 4 e ispirato proprio alla serie di Ryu ga Gotoku. Da quel poco che abbiamo potuto vedere, lo stile di gioco si adatta alla perfezione all’universo di Ken il Guerriero, proponendo di fatto un sistema di gioco dinamico, privo di tempi morti e ricco di attività secondarie. Se le promesse verranno mantenute, questo lo scopriremo solo nel 2018. Prima di allora, indirizziamo fiduciosi il nostro sguardo verso la costellazione dell’Orsa Maggiore. L’unica e sola.
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