Anteprima

Haze

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a cura di Falconero

Sono passati giorni, settimane e mesi dall’annuncio di Haze. Un lungo periodo in cui continui ritardi hanno posticipato l’uscita del prodotto anche quando sembrava prossimo all’arrivo nei negozi. L’attesa sembra ormai giunta al termine e così, a distanza di pochissimo tempo dal “gran giorno”, è stata rilasciata sul Playstation Network una demo giocabile, che ci ha permesso di toccare con mano uno degli FPS più promettenti di nuova generazione.

Nel vivo dell’azioneUna volta preso il controllo del nostro alterego digitale, ci ritroveremo immediatamente in uno scenario bellico, ricco di nemici desiderosi di farci fuori. Non avremo tempo per pensare, ma al contrario dovremo soltanto agire. Le prime fasi di gioco risultano semplici ed intuitive, nonostante il caos regni sovrano in ogni luogo. Inizialmente avremo a disposizione due sole armi, una sorta di mitra futuristico dotato di un mirino con zoom per ottimizzare la precisione di fuoco ed una pistola, ma con il passare del tempo, potremo anche attingere dall’equipaggiamento degli avversari per ampliare le nostre alternative di fuoco. Al primo impatto, le armi si dimostrano efficaci e davvero semplici da usare, ma ben presto, purtroppo, ci si accorge del contrario. Il sistema di puntamento dimostra infatti lacune tutt’altro che trascurabili, come ad esempio colpi apparentemente perfetti che non producono alcun effetto sul nemico, ed una mira tavolta davvero “ballerina” che rende molto difficile colpire efficacemente i bersagli. Tali difficoltà possono essere in parte risolte tramite un’iniezione di nettare, con cui i nostri sensi, compresa la mira, miglioreranno notevolmente; data la scarsa quantità di delle dosi a disposizioni, dovremo però imparare a farne a meno, o potremmo rischiare di farci trovare impeparati nelle situazioni di gioco più pericolose. Avremo infatti a disposizione solo sei dosi che, oltre a migliorare le nostre abilità offensive, rappresenteranno un elemento imprescindibile anche per la nostra sopravvivenza; nel caso in cui fossimo preda di un agguato, o peggio, fossimo feriti gravemente, un inizione ci permetterà di incrementare la resistenza del personaggio, accelerando inoltre i suoi tempi di recupero. Insomma, una droga in tutto e per tutto che, come tale, sarà assolutamente necessaria per raggiungere il successo.

Le fasi di combattimento, caratterizzate da una buona frenesia, perdono molto del loro fascino a causa di un’intelligenza artificiale non sempre adeguata alla situazione. I nemici, pur mostrando una notevole affressività, sembrano talvolta incapaci di mettere in pratica qualsiasi manovra d’attacco all’infuori di banali appostamenti e cariche a testa bassa; sconfiggerli risulta quindi un gioco da ragazzi anche per chi non fosse particolarmente portato per gli sparatutto. Il medesimo discorso vale, purtroppo, anche per i compagni di squadra, sebbene quest’ultimi siano leggermente più organizzati dei nemici.

Il comparto tecnico è forse l’aspetto più deludente di questa demo; sebbene non possa essere considerato oggettivamente insufficiente, alla luce di tutti i proclami fatti nel corso della fase di sviluppo, ci saremmo aspettati qualcosa in più. La definizione delle immagini, pur testando il gioco ad 1080p, risulta molto al di sotto degli standard previsti; le ambientazioni, oltre a presentare una scarsa interazione con gli elementi di contorno, denotano infatti texture mediocri e poco brillanti, che rendono l’immersione nella realtà proposta davvero difficile. Se a questo aggiungiamo una poca varietà per ciò che concerne la tipologia dei nemici da affrontare, l’esperienza di gioco perde gran parte del suo fascino. L’unico aspetto degno di nota è quello legato all’utilizzo del nettare; una volta iniettato il liquido, la visuale muterà in maniera molto marcata, enfatizzando alla perfezione l’acuirsi dei sensi del nostro alterego digitale. Un’ottima trovata, che appare però come l’unica ancora di salvezza in un mare di mediocrità. Il comparto audio è invece nettamente superiore a quello grafico, pur non essendo esente da qualche difetto; le musiche di sottofondo risultano piacevoli e gli effetti sonori derivanti da armi e bombe si dimostrano del tutto adeguati ad una realtà bellica. Il doppiaggio al contrario, nonostante una completa localizzazione in Italiano, si rivela scialbo e privo di un’interpretazione degna di nota.

CommentoE’ ancora presto per giudicare il lavoro svolto dai ragazzi di Free Radical, ma, nonostante ciò, non possiamo nascondere la nostra delusione dopo questa prima sessione di gioco. A fronte degli innumerevoli proclami che hanno accompagnato la realizzazione del prodotto, ciò che ci viene proposto appare infatti inadeguato e decisamente al di sotto delle aspettative. Un comparto tecnico discutibile, a cui si unisce una giocabilità sostanzialmente discreta, non possono far certo ben sperare chi, come noi, attendeva questo titolo come un vero e proprio “must” degli FPS di nuova generazione. Non ci resta che attendere, confidando in una versione finale del prodotto, nettamente superiore a questa versione dimostrativa. L’appuntamento con il giudizio definitivo è quindi rimandato al 23 Maggio. Incrociamo le dita.

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