Nonostante la fine della saga letteraria e cinematografica, il franchise di Harry Potter sembra lontano dalla sua fine. Non solo grazie alla pellicola di Animali Fantastici e Dove Trovarli e ai suoi futuri sequel, ma grazie anche all’arrivo di nuovi giochi che andranno ad arricchire l’universo creato da J. K. Rowling. Il primo di questi, Hogwarts Mystery, è finalmente disponibile sugli store dei nostri smartphone: lo abbiamo provato e vogliamo raccontarvi le nostre prime impressioni, in attesa della recensione.
Bentornati ad HowgartsLa prima cosa che ci verrà chiesta una volta avviato il gioco sarà quella di creare il nostro avatar. Una volta scelto il sesso, potremo personalizzarlo cambiando il colore dei capelli, degli occhi, la fisionomia del volto e la sua acconciatura. Alcune capigliature sono inizialmente bloccate e necessitano di essere sbloccate proseguendo nel gioco, così come deve essere sbloccata la possibilità di modificare il vestiario del nostro alter ego virtuale. Ad ogni modo, il gioco ci avvisa che è possibile modificare il proprio personaggio a piacimento, nome compreso, durante il corso dell’avventura. In questo modo, non dovrete temere di fare una scelta sbagliata e di rimanere legati per tutto il resto dell’avventura ad un personaggio che non apprezzate più. Terminata questa fase, veniamo catapultati nel mondo di gioco: il nostro protagonista senza nome ha già ricevuto la famigerata lettera, e si trova già a Diagon Alley. Qui facciamo il nostro primo incontro con Rowan, il nostro primo amico che si unirà a noi nella nostra avventura. Grazie ai suoi consigli recupereremo i primi libri e la bacchetta magica, recandoci da Olivander in persona. La storia si inserisce negli anni in cui Harry è ancora un bambino, e nella sua struttura ricalca l’opera originale della Rowling: abbiamo un compagno di (dis)avventure, un rivale (in questo caso una ragazza di nome Merula), ed il nostro protagonista ha già una sua fama a scuola a causa di un fratello che ha causato dei guai qualche tempo addietro. L’aspetto grafico è piacevole, con modelli di personaggi e ambientazioni ben realizzati, che si muovono senza rallentamenti di sorta. E’ un peccato vedere che le bocche dei personaggi rimangano immobili durante i dialoghi: certo, non c’è alcuna forma di doppiaggio, ma vederli così inespressivi durante gli scambi di battute fa calare un po’ il senso di immersione nel gioco.
Primo anno di scuola
Dragon Alley funziona un po’ da tutorial: qui prendiamo mano col gameplay, simile a quello di tante avventure grafiche. Per muoversi bisogna premere su un determinato punto, ed è possibile vedere un’altra sezione della schermata scorrendo il dito sullo schermo. Dopo questa infarinatura generale ci ritroviamo ad Hogwarts, dove arriva il momento tanto atteso: la scelta della casa (per chi è abituato alla vecchia traduzione Salani ci sarà un duro colpo). Fatta la sudata scelta, comincia la vera vita scolastica, fatta di lezioni da seguire, incantesimi da imparare e coppe della casa da vincere. Le diverse sfide che compongono il gioco sono abbastanza semplici: imparare una magia, ad esempio, richiede di premere diversi punti sullo schermo al momento giusto, corrispondenti a diverse azioni per il nostro personaggio, come osservare il professore o seguire delle istruzioni; fatto questo, dovremo eseguire la magia tracciandola sullo schermo, seguendo lo schema indicato dal gioco. Fare queste azioni, però, consuma energia. Una volta terminata la nostra riserva, avremo di fronte a noi due possibili opzioni: attendere la sua rigenerazione oppure comprarne di nuova, altrimenti saremo bloccati e non potremo proseguire. L’energia può essere comprata attraverso i diamanti, una delle due valute presenti nel gioco; i diamanti, a loro volta, possono essere ottenuti completando delle sfide oppure pagando con denaro reale. Le microtransazioni sono una creatura difficile da gestire, e solo il tempo ci dirà quanto sono invasive in questo Hogwarts Mystery: il rischio è quello di disincentivare una buona fetta di giocatori a causa della copiosa quantità di energia richiesta durante il gioco. Per adesso, però, vogliamo lasciare questo dubbio in sospeso. Da segnalare, infine, sono le scelte multiple nei dialoghi: molte scelte influiranno sulle caratteristiche del nostro personaggio, andando ad aumentare uno dei suoi tre parametri: coraggio, ingegno ed empatia. Alcune scelte di dialogo saranno bloccate a meno che non si possieda il giusto livello di un determinato parametro: è importante quindi cercare di sviluppare il nostro personaggio a tutto tondo.
– Finalmente possiamo diventare studenti di Hogwarts
– Semplice e immediato
Le nostre prime impressioni su questo Hogwarts Mystery sono tutto sommato positive, al netto di qualche nota al reparto tecnico. Il dubbio più grande, al momento, sta nella gestione delle microtransazioni, che rischiano di essere fin troppo ingombranti per via del modo in cui sono state inserite. Per avere un giudizio a riguardo, però, vi rimandiamo alla recensione che arriverà a breve su queste pagine. Nel frattempo, raccontateci della vostra avventura a Hogwarts: che casa avete scelto? Vi sta piacendo questa nuova fase videoludica del mondo potteriano?