Più colori, più belloPrima di tutto ci è stata mostrata da Yamauchi in persona, una presentazione contenente tutti i dati relativi ai miglioramenti grafici, a partire proprio dalla rinnovata resa dei colori permessa dall’HDR. I colori tipici di alcune supercar, per esempio, non riuscivano ad avere un perfetto corrispondente nel formato SRGB, mentre in Gran Turismo Sport, per l’appunto grazie al supporto a questa nuova tecnologia, risulteranno più splendenti che mai. Al di là dell’effetto chiaramente pubblicitario di queste affermazioni, dobbiamo ammettere che la resa grafica del titolo ha raggiunto dei risultati ottimi, anche se bene o male condivisi dalle produzioni più importanti.
Sempre continuando con la teoria, le slide di presentazione ci hanno condotto per i numeri dei contenuti, che prevederanno sia un singolo imponente con più di 140 eventi, come ci si aspetterebbe dalla serie, sia diverse competizioni online, con criteri di selezione basati sulla nazionalità o sulla marca dei veicoli. In generale comunque il gioco presenta una mole di contenuti pazzesca, tra cui dobbiamo contare anche la modalità VR, provata anch’essa nel corso dell’evento.
Tra il dire e il fare
Una volta conclusa la parte teorica ci siamo gettati nella pratica, abbiamo imbracciato il volante e ci siamo messi a bordo di una velocissima Bugatti da Gran Turismo. Disattivati gli aiuti, abbiamo iniziato ad affondare le curve nel giro di prova senza grossi problemi, a testimonianza di un sistema di guida che, per quanto appagante pecca un po’ nella resa della simulazione.
C’è anche da dire che questa differente sensibilità è ciò che distanzia Gran Turismo dagli altri titoli automobilistici, quel modello di guida che si è evoluto nel corso del tempo, ma non ha perso assolutamente quella capacità di catturare il giocatore nel vortice del perfezionamento, giro dopo giro.
Nulla da dire sulla resa grafica che su PS4 Pro, la piattaforma utilizzata nella prova, non lasciava davvero spazio a molte critiche, soprattutto sul fronte dell’illuminazione, primo elemento per importanza verso la resa fotorealistica di un veicolo.
Abbiamo anche avuto modo di sperimentare la modalità VR, sia in una gara più canonica a bordo dell’Alfa Romeo 4C sia in un rally a bordo di una Ford Focus, e possiamo fin da subito confermare la bontà della stessa, che al di là del dettaglio evidentemente ridotto a causa dei limiti della piattaforma, ha visto il gioco girare fluido per tutto il corso della prova, senza un Blur eccessivo, ma soprattutto non lasciando spazio ad alcun tipo di motion-sickness.