Al momento di scrivere mancano ancora due settimane alla chiusura della campagna su Kickstarter per
Goetia. La cifra richiesta (30.000 dollari) è davvero poca cosa per un videogioco e speriamo davvero che Ynnis Interactive riesca nel suo intento. Tra l’altro, a differenza di tantissimi altri progetti alla ricerca di finanziamenti anche molto più corposi, è già disponibile una demo del gioco (
potete scaricarla da qui) che fa capire piuttosto bene cosa ci aspetterà nella versione finale di questa atipica avventura punta e clicca attesa per il prossimo autunno.
Cosa si nasconde in quella casa?
Goetia cerca di proporre qualcosa di nuovo nel genere avventuroso mettendoci nei panni di una sfera bianca che possiamo controllare a piacimento con il mouse. In realtà quella luce bianca è lo spirito di Abigail Blackwood, una donna morta agli inizi del ‘900 che all’improvviso torna in vita (si fa per dire) prendendo le sembianze di questa sorta di ectoplasma. La demo inizia proprio in un bosco do notte vicino alla tomba della donna, che da qui in poi diventa il nostro alter-ego spiritico del gioco. Goetia si gioca quasi come qualsiasi altra avventura grafica, con però due differenze sostanziali. Se infatti le icone case-sensitive sono bene o male quelle di sempre e corrispondono a tre precise azioni (guardare, utilizzare e prendere), non esiste un inventario. Semplicemente possiamo prendere possesso di alcuni oggetti, muoverli a piacimento e utilizzarli là dove serve. Si può possedere un solo oggetto per volta e ciò di fatto elimina uno dei cardini su cui è costruita una classica avventura punta e clicca, ovvero la grande quantità di cose da raccogliere e mettere nell’inventario. L’altro aspetto originale di Goetia è che, controllando uno spirito, è possibile spostarsi liberamente attraverso i muri e le porte della grande magione che dobbiamo esplorare nel corso della demo. Per andare ad esempio al piano superiore, basta muovere lo spirito di Abigail in alto attraverso il soffitto e lo stesso vale per le porte. Ci sono però dei passaggi ancora insuperabili segnalati da alcuni strani simboli magici, che però immaginiamo verranno sbloccati nella versione finale del gioco.
Misteri gotici da svelare
In un gioco simile, più che i pochi enigmi e puzzle contro cui ci siamo scontrati nell’oretta scarsa di gioco, contano soprattutto l’atmosfera e la narrazione. Goetia d’altronde è un’avventura dai connotati carichi di mistero, con molti riferimenti alla tradizione gotica britannica (sembra di essere capitati nel lugubre maniero di The Woman in Black), un’atmosfera cupa e tanti riferimenti a mitologia, misticismo e magia. Non un vero e proprio horror come il bellissimo e per certi punti di vista simile The Last Door (almeno, non da quanto visto nella demo), ma qualcosa che ci si avvicina e anche il mistero dietro il ritorno di Abigail appare intrigante. La grande magione della famiglia Blackwood appare infatti deserta e qualcosa, a parte la guerra (il gioco è ambientato negli anni ’40), deve aver causato la scomparsa dei parenti della donna. A un certo punto nella demo ci si ritrova faccia a faccia con un volatile gigante (e parlante), giusto per farvi capire anche la presenza di elementi del tutto bizzarri. Gli enigmi ci hanno convinti abbastanza e prevedono la combinazione di oggetti e puzzle da ricomporre, ma anche la grafica in 2D, contando quanto è piccola questa produzione indipendente, svolge bene il proprio lavoro.
Tutti su Kickstarter
Ci si muove in schermate singole ben disegnate e ricche di dettagli, molti dei quali hanno una loro descrizione testuale e possono essere letti e osservati. Potendo portarsi dietro un solo oggetto per volta, il backtracking risulta inevitabile e forse, quando le stanze saranno decine e si apriranno anche altre aree del gioco, questo potrebbe diventare un problema sulla lunga distanza. Abbiamo osservato anche diversi errori grammaticali nei testi inglesi (il team di sviluppo è francese) e qualche oggetto dal design non proprio impeccabile, ma per il resto Goetia sembra promettere bene, almeno se si cerca un’avventura un po’ diversa dal solito e se vi piacciono le atmosfere gotiche e cariche di mistero. La speranza a questo punto è che la campagna su Kickstarter (magari proprio grazie alla spinta di questa demo) abbia successo, anche se vista la lentezza delle offerte da parte dei backer non lo diamo per scontato.
– L’atmosfera coinvolge fin da subito
– Finalmente qualche elemento originale
– La trama promette bene
Abbiamo giocato troppo poco a Goetia per capire se questa avventura punta e clicca dai toni gotici si trasformerà in un gioco davvero valido e appassionante. La cosa certa però è che gli appassionati del genere potrebbero trovarsi di fronte a un titolo con almeno due elementi originali (tipo di movimento e assenza dell’inventario), una valida caratterizzazione degli ambienti di gioco e un comparto grafico-sonoro tutt’altro che disprezzabile, almeno tenendo conto del budget risicatissimo. Se siete incuriositi, scaricatevi la demo dal sito ufficiale del gioco. Potrebbe convincervi a donare qualcosa su Kickstarter.