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God of War

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di God Of War
God Of War
  • Sviluppatore: Santa Monica Studios
  • Produttore: Sony
  • Distributore: Sony
  • Piattaforme: PC , PS4
  • Generi: Azione , Avventura
  • Data di uscita: 20 aprile 2018 (PS4) - 14 gennaio 2022 (PC)

Se Crash Bandicoot è la mascotte del brand PlayStation, in arrivo a breve dopo un lungo periodo di assenza, God of War è senza dubbio una delle IP più rappresentative delle macchine di casa Sony. Da PlayStation 2 a PlayStation 3, le avventure del furioso Fantasma di Sparta hanno accompagnato la vita delle console nipponiche, e non poteva mancare un episodio dell’epopea su quella che, ad oggi, è l’hardware più famoso (probabilmente da sempre) di Sony.Con un doppio reveal a due anni di distanza, siamo in grado di farci un’idea relativamente precisa di cosa aspettarci da questo God of War rigorosamente non numerato, perché pronto a rivedere molte delle idee e rifondare quelle basi che hanno reso storica la saga dei Santa Monica Studios.

Educazione norrenaDal primo reveal datato E3 2016, God of War mise bene in chiaro gli intenti innovatori di questa produzione rispetto alla storia del franchise. Molta più attenzione al lato narrativo, con un Kratos ed Atreus (questo il nome del ragazzo) che strizzano una manciata di occhi ad una ben più celebre coppia creata dai Naughty Dog. L’altra promessa è quella di accentuare di più le dinamiche esplorative di un mondo che, a quanto sembra, sarà molto aperto, con tanto di dinamiche da gioco di ruolo con punti esperienza ed azioni contestuali che migliorano l’una o l’altra abilità. Purtroppo, durante questo E3 2017 non abbiamo visto molto di nuovo rispetto a questo elemento, se non che Atreus sarà un elemento importante di questo nuovo viaggio di Kratos. Padre e figlio (non naturale, a quanto pare) collaboreranno nel corso del gioco, ed Atreus non sarà un ostacolo, ma anzi sarà molto utile, soprattutto per quanto riguarda la traduzione del dialetto della zona, che il furibondo guerriero non conosce. Su questo aspetto, il game director Cory Barlog ha dichiarato: “Kratos e suo figlio lavorano insieme e Atreus non è un fardello, per tutto il gioco continua a tradurre. Ogni volta che trovi una scritta sul muro la legge. Alla fine ci si renderà conto che il figlio non è un peso: quando migliora si è quasi fieri di lui”. Inoltre, in alcune parti del gioco Atreus potrà essere controllato dal giocatore, e potrà imparare nuove abilità a sua volta. Avevamo visto uno scampolo di questo aspetto nel primissimo reveal, quando il ragazzo aiutava Kratos a combattere l’enorme bestia, purtroppo non riuscendo ad essere efficace.Interessante anche la rilettura del protagonista. Abbiamo visto il Fantasma di Sparta fin da subito più umano, pronto addirittura a mettere una mano sulla spalla del ragazzo (non riuscendoci) per consolarlo della sua prima uccisione, un maestoso cervo. Kratos sarà pur sempre un Dio, ma ora è anche un padre (putativo o meno), e un uomo consapevole di avere un leggero problema con la rabbia. L’idea è che Kratos sappia di essere schiavo di questa sensazione, aggiunta al fatto che ora non può morire. Sempre Barlog definisce il personaggio dentro un percorso di cambiamento, in cui il guerriero proverà a cambiare per essere un uomo diverso, migliore. Se il fil rouge dei precedenti capitoli era la rabbia e la sete di vendetta, ora Kratos deve imparare a padroneggiare la rabbia stessa, insegnando al contempo ad Atreus a controllare la sete di sangue che inizia ad attenebrare la mente di questo giovane ed inesperto combattente.

Una questione personaleA proposito di combattimenti, il primo dubbio più che lecito riguardo a questo nuovo God of War riguarda proprio il combat system. Un gioco così “emozionale” potrebbe mettere in secondo piano la belligeranza, ma nella sequenza mostrata all’E3 2017 abbiamo avuto la conferma che, pur meno caciarone che sia, Kratos è sempre uno con cui non bisogna discutere.Ovviamente il combattimento sarà diverso dal passato perché, tanto per fare un primo ovvio esempio, la telecamera è posizionata alle spalle del protagonista. Gli scontri daranno più libertà al giocatore rispetto ai precedenti episodi, che erano incentrati su una progressione abbastanza lineari. L’ascia di Kratos, che ricorda un po’ il martello di Thor, potrà essere usata per abbattere i nemici, oppure lanciata per rallentarne altri più lontani, visto che poi ritornerà in mano all’eroe. La telecamera ravvicinata, per quanto mi riguarda, dona all’azione ancora più dinamicità, rendendola più viva proprio perché più vicina agli occhi del giocatore. Questo, unito al ritorno degli iconici quick time event a sottolineare i momenti più spettacolari, regala una sensazione decisamente appagante, facendo scomparire definitivamente ogni dubbio sull’aspetto coreografico dei combattimenti di God of War.Ci sarà sempre la possibilità di usare varie armi, ma anche uno scudo, mentre Atreus avrà un arco sempre a disposizione. Tra gli elementi che ritornano invece dal passato c’è la progressione delle armi e dell’equipaggiamento che, in modi ancora sconosciuti, saranno potenziabili sia in efficacia che in nuove abilità e “mosse” offerte al giocatore.Dicevamo della rabbia che, pur con le nuove attenzioni emotive in termini narrativi, è sempre un elemento ben presente nel sistema di gioco. Nei precedenti capitoli il Rage Meter andava riempito inanellando combo su combo e annientando i nemici nel modo più brutale e sanguinolento possibile. La situazione ora è leggermente diversa, andando ad abbracciare il cambiamento fluido nella psicologia di Kratos riguardo il suo problema “comportamentale”, per così dire. In God of War, quando il Rage Meter è attivo, lo spartano può assalire in ogni momento il nemico afferrandolo, dando così inizio ad un combattimento ravvicinato dove, tramite l’uso dei QTE, Kratos può infliggere danni ingenti all’avversario, anche uccidendolo nel caso. Potremmo dire quindi che cambia la prospettiva rispetto al Rage Meter, con una maggior consapevolezza data al giocatore, il quale dovrà gestire la rabbia (proprio come il suo avatar virtuale) per evitare di rimanerne sprovvisto proprio nel momento del bisogno.

– Il nuovo Kratos è affascinante

– Il combattimento non è affatto messo da parte

– La mitologia norrena in mano ai Santa Monica

La nuova apparizione di God of War fa svanire ogni minimo dubbio sorto riguardo il retaggio di questa saga. Pur con la rinnovata attenzione in termini narrativi, la nuova avventura del Fantasma di Sparta nel mondo della mitologia norrena non perde la sua anima più viscerale. Il nuovo Kratos sembra essere tratteggiato in modo molto convincente, e la vicinanza con Atreus non potrà che aggiungere nuove sfumature ad un personaggio già iconico. Peccato per la data d’uscita ancora completamente ignota.

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