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Genesis Alpha One

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a cura di DjPralla

Informazioni sul prodotto

Immagine di Genesis Alpha One
Genesis Alpha One
  • Sviluppatore: Radiation Blue
  • Produttore: Team 17
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Strategico
  • Data di uscita: 29 gennaio 2019

Nonostante l’E3 sia per lo più fatto di enormi stand dove i publisher fanno provare le loro ultime hit del momento, esiste anche una parte quasi nascosta, tra una hall e l’altra, fatta di stanzette anonime, in cui trovi un PC e persone molto cariche pronte a raccontarti tutto del loro gioco. Questo è successo per Genesis Alpha One, titolo sviluppato da Radiation Blue che nelle stanze di Team 17 mostravano con orgoglio la loro produzione. A presentare il gioco c’erano due dei tre membri del team di sviluppo, dove uno giocava davanti ai nostri occhi, mentre il secondo spiegava nel dettaglio quanto più possibile del titolo.
In cerca di salvezza
Genesis Alpha One è un progetto dalle vedute mastodontiche, dai sotto sistemi infiniti dove riuscire a vedere tutto quello che ha da offrire sulla carta è utopia. Per fare chiarezza sul gioco si potrebbe iniziare con una contestualizzazione storica, dove il progetto Genesis ha dato il via al suo stadio centrale, dal momento che la globalizzazione sulla Terra ha portato all’implosione del genere umano, che ora deve sperare in questa nave carica di DNA per la ricerca di una nuova casa. Se per gli amanti del fantascientifico potrebbe sembrare un incipit per lo più banale, una contestualizzazione storica così aperta serve per concentrare l’attenzione sul gameplay, più che sulla narrativa stessa. Il gioco è una commistione di generi che negli effetti ben si amalgamano tra loro, ma che diventano di passo in passo sempre più complessi da armonizzare. La base è quella di uno shooter in prima persona, dove dovremo sfoderare il nostro fucile per sopravvivere in caso di minaccia aliena, mentre ci si muove all’interno della nave; a questo va ad aggiungersi la necessità di costruire man mano i vari pezzi della nostra imbarcazione spaziale, che ci apriranno nuove possibilità e nuove abilità. Qui dovremo gestire la generazione del personale e l’assegnazione nei vari distretti della nave, tra cui anche la parte esplorativa. Esplorando i pianeti (operazione che non vede compreso il giocatore, ma viene svolta esclusivamente dall’intelligenza artificiale) si possono recuperare parti di DNA, oltre che essere inseguiti da alieni che devono essere combattuti in prima persona, fucile alla mano, come accennato all’inizio. Accumulando più DNA possibile si può dare vita a personaggi ibridi, che quindi sono in grado di avere caratteristiche diverse tra loro, specialmente rispetto agli umani iniziali, in modo tale da poter esplorare nuovi pianeti e ricevere nuovo DNA per lanciarsi ancora più in là nell’esplorazione della galassia. Ovviamente nel caso in cui il capitano, ossia il personaggio che si interpreta in prima persona, morisse, il suo ruolo passerebbe al suo secondo, che potrebbe essere un ibrido e che cambierebbe così le caratteristiche del gameplay anche nelle fasi shooter.
L’evoluzione per sopravvivere
Questo è il riassunto a spanne di una mezza oretta larga di giocato condotta dallo sviluppatore, che è arrivato alla presentazione studiando ogni step da intraprendere, salvo il fattore randomico dato dalla minaccia nemica che potrebbe anche non manifestarsi al rientro di un convoglio. In una partita normale, specialmente per imparare le basi su cui si muove questo gioco, sarebbero state necessarie ore. 
Tenendo in mente le infinite possibilità date dai nuovi equipaggiamenti, le nuove parti della nave e il DNA che si può raccogliere, ci sarà sicuramente tanto da giocare, ma sembra già intravedersi anche il rischio che alla lunga la situazione possa diventare metodica e ripetitiva. Per quanto riguarda invece la veste grafica, il titolo di Radiation Blue girava su Unreal Engine, mostrando delle parti di nave spaziale che per certi versi esulavano dal banale già scritto nella fantascienza. Ovviamente la base è quella e Genesis Alpha One tutto sommato non si inventa nulla, ma aggirarsi per la nave, passare un corridoio, trovarsi in una serra sotto il cielo stellato, per poi oltrepassare un altro tunnel per addentrarsi nella sporca sala motori, ha il suo impatto. Specialmente se si pensa che è possibile costruire in tempo reale ogni nuovo pezzo della nave ed esplorarlo il secondo successivo. Oltre a tutto ciò anche la qualità tecnica ci è sembrata di alto livello, con un uso interessante degli effetti di luce in grado di generare non poca suspance, in aggiunta alla musica dai ritmi sì lenti, ma scadenzati da un potente basso.

– Sistema di gameplay enorme

– Graficamente più che ottimo

– Anche su console

A riconferma del fatto che l’E3 non sia solo produzioni mastodontiche, è bello ritrovarsi faccia a faccia con sviluppatori che stanno cercando di mettere in piedi un progetto enorme con solo sei mani al lavoro. Voler far uscire Genesis Alpha One sia per PC che per Xbox One e PlayStation 4 è un’impresa veramente importante per un team così ristretto, ma non vediamo l’ora della data d’uscita per poter lanciarci alla ricerca della nuova casa per l’umanità.

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