Anteprima

Gene Troopers

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a cura di Sarednab

Scienza e tecnologia sono 2 cose, seppur diverse, che avanzano di pari passo ogni anno. Noi stessi ne vediamo i risultati anno dopo anno, modificando quelle che sono le nostre usanze per adattarci allo stile (futuro) di vita. Un esempio banale può essere quello del telefonino, fino a 10 anni fa era un lusso per pochi, mantre oggi, in una famiglia di 4 persone ci sono almeno 8 cellulari. L’evoluzione ci migliora il passaggio transitorio che abbiamo nel mondo, ma non sappiamo mai cosa ci riserva il futuro. Autori, scrittori e registi hanno provato ad avere una visione (a volte drastica e fantascientifica) del futuro rappresentandola su di un libro o in una pellicola egregiamente girata e pompata con effetti speciali da urlo. A volte le tematiche principali trattavano proprio della ribellione degli esseri creati dall’uomo verso il proprio creatore (Terminator, Io Robot), androidi che creano tra loro un’alleanza di massa per prendere possesso della terra. In questo aspetto si allaccia il nuovo nato di casa Atari. Soldati geneticamente modificati, in un futuro piuttosto lontano, alle prese con una guerra atroce e sanguinaria, motivata solo dal desiderio di conquista di un genere ormai in via d’estinzione…quello umano!

Opposizione futuraSi sa, in ogni situazione di sottomissione o guerra c’è sempre un movimento di opposizione che va a contrastare cercando di abbattere quest’avanzare di morte e distruzione. Bene questa opposizione è rappresentata da…voi! La speranza che il genere umano non faccia la fine dei dinosauri è affidata alla vostra persona, inizialmente ignara di ciò che accade intorno alla sua vita, ma poi costretto a compiere atti di eroismo e sopravvivenza in quanto rapito con la sorella da questo esercito spietato. Oltre ai soldati nemici dovrete fare i conti con il vostro passato del quale ignorate la quasi totale o comunque buona fetta di esistenza. Ricordi ed emozioni rimossi chirurgicamente saranno la chiave per lo sviluppo umano (e genetico) del vostro personaggio.Armati di un arsenale futuristico, dovrete farvi strada attraverso 6 diversi mondi. Ognuno di essi è rappresentato da razze diverse, armi con concezione unica da mondo a mondo, tecnologie differenti e veicoli singolari variabili. Perfino le leggi della fisica fin’ora conosciuta saranno modificate da mondo a mondo.Una componente innovativa per questo genere di giochi è sicuramente la tipologia di crescita del personaggio, realizzata simile a quella di un RPG. Avrete infatti a disposizione un negozio dove acquistare varie abilità aggiuntive che vi potranno tornar utili durante il vostro percorso verso la liberazione dalle razze geneticamente modificate. Inoltre ogni scelta presa durante l’avventura muterà il corso degli eventi assegnando al prodotto la caratteristica di essere mostruosamente immenso e assolutamente non lineare.

Visioni di mondi diversiOrmai il mercato videoludico, sopratutto per noi possessori di PC, fà riferimento sempre più spesso al genere degli FPS (ovvero sparatutto in prima persona). Questo da un lato (il nostro) è positivo, in quanto abbiamo sempre molta scelta su cosa acquistare; ma dall’altro lato (lo sviluppatore) costringe a sforzi enormi per rendere il titolo in qualche modo “diverso”, per non cadere nel frequente errore di rientrare in quella cerchia di prodotti che non riescono a superare il “traguardo” della prima impressione.Devo dire che gli sviluppatori devono aver preso sul serio questa concezione. Nella versione dimostrativa ricevuta, ho potuto notare l’estrema cura impressa su ogni singolo elemento su schermo. La rappresentazione di mondi diversi, ambientando l’azione di gioco sia negli esterni (foreste) o in zone interne (basi militari), è stata resa su schermo in maniera impeccabile. Gli effetti luce, i riflessi del protagonista e dell’ambiente globale su acqua o fiumi sono tutte finezze in grado di far crescere l’interesse dei videogiocatori. Tutto questo è unito al motore Havok, già presente in titoli del calibro di Max Payne 2 e Half-Life 2, che gestisce il movimento di oggetti o la fisica dei corpi in maniera del tutto reale, raggiungendo risultati davvero impressionanti. E’ anche presente un effetto stile bullet-time (Max Pyne docet) per le azioni a rilento, movimenti slow-motion con conseguente aumento di spettacolarità.La rappresentazione di armi fittizie create con tecnologia futura è assolutamente perfetta. Ogni arma possiede, come di consietudine per titoli del genere, la doppia potenza di fuoco. Potrete entrare in possesso anche dell’arsenale alieno man mano che atterrerete i vostri nemici. Alcune di esse sono veramente spettacolari, costringendo il giocatore a uno spreco esuberante di munizioni solo per vedere il favoloso effetto di ognuna di esse. Inoltre è presente un meccanismo che tramite la vostra mano, con comandi provenienti dal cervello, vi dà la possibilità di manovrare oggetti, corpi e munizioni o energia a debita distanza. Potrete in questo modo gestire parte dell’ambiente che vi circonda a vostro favore, scaraventando grosse casse su un gruppo consistente di nemici (tutto questo mi ricorda la forza usata nella saga di Star Wars).Anche il lato sonoro è stato magistralmente curato. Ogni arma avrà effetti diversi e ben realizzati, campionamenti in grado di far credere che ogni cosa sia davvero reale e stupendamente accompagnati dalla bellezza fisica dell’equipaggiamento. L’ambiente possiede effetti propri che lo caratterizzano e lo differenziano da ogni altro. Anche le condizioni climatiche (come temporali e fulmini) hanno ricevuto un adeguato trattamento sonoro. Le musiche sono pompatissime, anche se alla lunga potrebbero stancare.L’AI utilizzata per gestire il “cervello” nemico è equilibrata in base a chi vi trovate di fronte. Ogni razza avrà caratteristiche comportamentali diverse. Globalmente è stato fatto un buon lavoro anche su questo fronte e molto spesso sarete costretti a tattiche stealth per raggirare il nemico “intelligente”.

Possiamo dire con certezza che le premesse per un titolo di successo ci sono tutte. Ogni cosa è stata curata con classe, impartendo al giocatore la giusta dose di adrenalina necessaria in ogni buon FPS che si rispetti. Resta dubbia la longevità finale, questo dipende dall’ampiezza che i 6 mondi garantiscono (anche se a prima vista anche quest’aspetto sarà appagato da un ambiente sul quale girovagare davvero immenso). La sola cosa da fare è attendere la versione finale che non tarderà a presentarsi nel vostro negoziante di fiducia…o magari attendere una recensione del prodotto qui su SpazioGames.

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