Durante il North American International Auto Show di Detroit, in modo assolutamente inaspettato, è arrivato l’annuncio di Forza Motorsport 6. La rivelazione del sesto capitolo della simulazione automobilistica di Microsoft è giunta assieme alla presentazione della nuova Ford GT, supercar che sarà inserita nella copertina del gioco e sarà, chiaramente, una delle auto di punta del titolo Turn 10. Non conosciamo i dettagli dell’accordo raggiunto tra Ford e Microsoft, ma la puntualità con la quale la serie si presenta – a differenza della concorrenza – è certamente uno di quei fattori che fa gola alle case automobilistiche. Assolutamente in linea con la tradizione di Forza Motorsport, ecco dunque che a cadenza biennale arriva un nuovo capitolo, con quest’ultimo che non dovrebbe saltare la finestra del 2015.
Brand New Motors
Considerando la tabella di marcia, al prossimo E3 Forza Motorsport 6 dovrebbe presentarsi direttamente in versione giocabile, con i mesi che precedono la fiera a fare da raccoglitore di informazioni attentamente centellinate. Naturalmente, del gioco vero e proprio non si sa assolutamente nulla, ma le nostre aspettative sono piuttosto alte, soprattutto in virtù del fatto che questo dovrebbe (e deve) essere per diversi motivi il capitolo del riscatto. Nonostante Forza Motorsport 5 sia stato uno dei pochi titoli di lancio a essere tecnicamente lodevole sotto tutti i punti di vista (ricordiamo i 1080 e i 60 FPS stabili), lo scotto che i primi acquirenti hanno dovuto pagare in termini di accessibilità ai contenuti è stato piuttosto salato. Forza 5 era in realtà un gioco evidentemente incompleto, pubblicato in fretta e furia così come la console su cui girava, e questo, perché c’erano chiare esigenze di marketing e l’acerrimo rivale che spingeva con forza per l’arrivo della nuova generazione. Il risultato è stato un mero assaggio delle potenzialità della console e di ciò che la serie può effettivamente diventare se venisse curata fin nel dettaglio, cosa che chiaramente non è accaduta al primo tentativo. E i risultati sono stati sotto gli occhi di tutti, con pacchetti aggiuntivi che venivano messi in circolazione poco alla volta e non di certo gratuitamente. Per l’appunto, se c’è qualcosa che vogliamo venga evitata assolutamente in Forza Motorsport 6, sono proprio i finti DLC, quelli insomma che fanno parte del gioco e che vengono venduti separatamente per racimolare denaro extra. Voi direte che questa è la norma, e io vi do ragione, ma nel caso di Forza 5 i contenuti sono arrivati poco dopo perché non c’è stato il tempo di inserirli prima; insomma, in fin dei conti non c’era nessuna vera malafede. La vera bruttura, se proprio dobbiamo puntare il dito verso l’episodio precedente, è stata la presenza delle microtransazioni, che devono assolutamente sparire da Forza 6. Ci aspettiamo dunque un gioco che sia contenutisticamente completo fin dal primo giorno e che non cerchi sotterfugi per spillare soldi ai consumatori, perché se con un grande sforzo di comprensione e bonarietà potevamo malvolentieri accettare una situazione simile al lancio, adesso non è più così.
Cavalli imbizzarriti
L’altro aspetto che deve migliorare assolutamente in Forza Motorsport 6 è la modalità carriera, che dovrà essere più corposa, meglio strutturata, decisamente più varia e con una riequilibratura totale delle classi delle vetture. Quella di Forza 5 era davvero deludente, praticamente una sorta di grossa demo estesa, soprattutto per via della mancanza di un buon numero di tracciati che potessero differenziare maggiormente le competizioni. Esigiamo un numero di gare maggiore e ci aspettiamo che Turn 10, in questo senso, si allinei alla grande mole di sfide offerta dall’eterno rivale, o che semplicemente prenda esempio dal quarto capitolo e ampli a dismisura quella formula, a cui mancava poco per avere il massimo.
Un elemento che ci ha colpito in positivo, invece, è stato l’innovativo modo di gestire l’intelligenza artificiale avversaria attraverso la capacità computazionale del Cloud. Grazie alla maggiore diffusione di console, oltretutto, aumenterà anche il numero di utenti potenziali, e di conseguenza anche la varietà dei comportamenti su pista. Non prendete sottogamba questo aspetto, perché se su altri lidi non ci si riesce a liberare dei famigerati trenini diligenti, con Forza la situazione non potrà che essere sempre più vicina alla realtà. E questo, naturalmente, aumenta anche a dismisura il livello di preparazione per quando si compete con giocatori umani; il tutto, a beneficio della godibilità del titolo e della simulazione.
Restando sempre in tema di realismo spinto, sarebbe opportuno anche una cura maggiore per quanto riguarda le condizioni atmosferiche e il ciclo giorno-notte, che devono influire pesantemente e in modo casuale sulle competizioni, in modo tale da testare fino in fondo le capacità dei piloti più esigenti, quelli che non usufruiscono mai del rewind e degli aiuti alla guida, per intenderci.
Per concludere – ma forse ci aspettiamo un po’ troppo – revisionare il sistema dei danni sarebbe cosa buona e giusta, soprattutto sotto il punto di vista estetico, a cui manca ancora la credibilità che una simulazione di così buon livello dovrebbe avere. Allo stesso modo, ci sarebbe anche da rivedere un po’ di precisione per quanto riguarda le collisioni, che risultano talvolta un po’ troppo punitive e non esattamente allineate alla fisica degli impatti. Se Forza Motorsport 6 dovesse riuscire a fare tutto questo, non avremo più grossi dubbi su chi sarà l’indiscusso metro di paragone da qui ai prossimi anni.
– Devono esserci tutti i contenuti, stavolta
– Vorremmo una maggiore efficacia del meteo e del ciclo giorno-notte
– Il sistema dei danni va sistemato
Forza Motorsport 6 arriverà presumibilmente in questo 2015, proprio come vuole la tacita regola della cadenza biennale a cui ci ha abituato la serie. Ci aspettiamo molto da questo seguito, soprattutto perché Forza 5 ha obiettivamente molto da farsi perdonare. Se tecnicamente si è già visto in che direzione la serie sta andando, abbiamo bisogno di forti garanzie per quanto riguarda i contenuti, che nel precedente capitolo sono mancati in modo davvero preoccupante.