Anteprima

Fifa Street 3

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a cura di Mugo

Gran bel momento per FIFA.La serie calcistica più discussa al mondo sta vivendo un periodo di successi di critica e pubblico che danno uno scossone al mercato dei titoli dedicati allo sport più bello del mondo diventato ormai da qualche anno a questa parte decisamente “konamicentrico”.Da quest’anno come sapete non c’è più solo PES, ma FIFA 08 si presenta come valida alternativa grazie al grande sforzo degli sviluppatori di EA che abbiamo già avuto modo di analizzare.Tutto questo interessa quella fascia di giocatori più attenti ed esigenti verso la simulazione, quei consumatori che pretendono che il pallone abbia una fisica curatissima, e che si possa riconoscere un giocatore solo dalla corsa. Per chi invece è più orientato all’azione arcade, senza però disdegnare il gioco del calcio cosa rimane? Fifa Street ovviamente!

Un solo nome per due filosofie diverseJoe Nickolls (Producer di EA Canada) l’ha messo subito in chiaro: “Questo titolo condivide solo il nome con la serie di FIFA, il concept di base è completamente diverso!”, così la presentazione del titolo negli studi milanesi di Electronic Arts ha preso subito la giusta piega, allontanando da noi giornalisti l’immagine di un rettangolo erboso e avvicinandoci a quella più “underground” di tetti, parcheggi, navi porta container e diverse altre ambientazioni che meglio si adattano alla filosofia di Fifa Street. Filosofia che fondamentalmente è rimasta invariata anche in questo terzo episodio, e che somiglia molto a quella propostaci da una nota marca di accessori sportivi, con i suoi tornei “in gabbia”. Infatti vedremo i migliori giocatori delle maggiori nazionali al mondo sfidarsi cinque contro cinque (non più squadre da tre dunque) in campetti dove le regole del gioco del calcio non trovano posto. Tiri di sponda, gioco pericoloso, e soprattutto incredibili acrobazie saranno infatti la norma in frenetici match che risultano comunque più giocabili di quelli dei capitoli precedenti (forse grazie al maggiore spazio a disposizione, all’incrementato numero di giocatori, e ai sessanta frame per secondo).La versione che abbiamo potuto provare è quella per Xbox 360 (il gioco è previsto anche per PS3): i controlli sono risultati comodi ed efficaci, anche se il movimento dei giocatori era leggermente legnoso. “Vogliamo che un giocatore possa prendere in mano il pad e cominciare subito a divertirsi!” ci ha detto Mr. Nickolls, ed in effetti il gioco appare immediato, ma è innegabile che sia necessaria un po’ di pratica (o comunque una cerca confidenza con il pad) per padroneggiare al meglio le partite.Dal punto di vista tecnico quanto visto era in una fase che si può inquadrare a metà del processo di sviluppo, quindi era presente ancora qualche piccolo bug e si vedeva che mancavano tutte le finiture che sicuramente troveremo nella release finale (anche perché proprio per puntare sull’aspetto tecnico sono state scelte come piattaforme PS3 e 360). I giocatori sono rappresentati con uno stile personale che prende spunto dal film “Gli Incredibili” come ci è stato detto: “Non abbiamo gli Incredibili che giocano a calcio, ma sicuramente la nostra rappresentazione dei giocatori combacia con l’immagine che avrebbero se fossero personaggi del film Disney-Pixar!”. Anche per quanto riguarda le ambientazioni lo stile rimane fumettoso, infatti “Non avrebbe senso inseguire il fotorealismo nei fondali quando i personaggi sembrano più delle caricature.”.

Fifa Street 3 sembra correggere il tiro rispetto ai capitoli precedenti, che nonostante non fossero dei capolavori avevano comunque incontrato un discreto successo di pubblico. Affrontare con i cinque migliori giocatori della propria nazionale preferita (a proposito: niente Argentina ed Olanda per problemi legati ai diritti) il meglio dei giocatori mondiali da sicuramente soddisfazione, come da soddisfazione prodursi in acrobazie a volte oltre il limite della fisica. Una buona realizzazione tecnica ed una giocabilità immediata fanno di questo titolo un gioco da tenere d’occhio, sicuramente per gli appassionati, ma anche per chi cerca un modo indolore per avvicinarsi a questo genere.

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