L’Italia non parteciperà ai Mondiali in Russia, ma questo oramai lo sanno tutti. Non voglio infilarmi nella piaga con tutto il braccio, ma semplicemente dirvi che non per questo dobbiamo precluderci la possibilità di vivere una delle competizioni più belle del calcio scevri dall’ansia del dover vincere. Simpatizziamo per una nazionale e affezioniamoci, stavolta, in attesa di essere protagonisti tra quattro anni, o tra due con gli Europei. Intanto, però, questa premessa serve per dirvi che Italia o non Italia,
Fifa 18 si prepara a lanciare la sua espansione gratuita dedicata a Russia 2018. Abbiamo avuto la possibilità di provarla, direttamente negli studi londinesi del publisher, e siamo qui a raccontarvi parte delle novità, che saranno approfondite poi in sede di recensione.
Al di là degli ovvi aspetti grafici che accompagnano l’espansione dedicata a Russia 2018, il DLC dei
Mondiali di Fifa 18 ci porterà in un nuovo Ultimate Team, completamente da scoprire. La modalità principe di Fifa, che oramai ha ricreato un gioco nel gioco e ha catalizzato la maggior parte dei giocatori nella creazione della propria squadra, torna in una veste particolare e che si scinde completamente da quella principale. Non avrete modo di coniugare i due aspetti, pertanto dovrete fare tabula rasa della vostra precedente squadra – che rimarrà comunque attiva nel FUT principale – e ripartire da zero. Ovviamente la nostra prova è stata condizionata da alcune agevolazioni, tanto nei Fifa Points a disposizione quanto nella possibilità di spacchettare subito Lionel Messi come primo giocatore della nostra squadra: si è trattata di semplice fortuna e non di un’azione scriptata che spetterà a tutti quanti voi, per chiarire. Per quanto riguarda l’intesa ovviamente non conteranno più, nella creazione della formazione, le squadre di appartenenza o il campionato nel quale si gioca: saranno fondamentali la nazione per la quale si scende in campo e il continente di riferimento, pertanto Messi andrà a creare una connessione verde chiaramente con Aguero o Dybala, ne avrà una arancione con Neymar, ma la avrà rossa con il compagno di squadra del Barcellona Busquets. Un cambiamento che vi spingerà a ragionare in maniera leggermente diversa e che vi costringerà, in un certo qual modo, a scegliere se avere una squadra completamente europea o completamente sudamericana, o – perché no – completamente africana o asiatica. Le modalità a disposizione sono divise equamente tra online e offline, ma ovviamente non è stato possibile provare le prime, non essendo i server attivi. Infine a nostra disposizione c’era il draft, anche qui online od offline, pensato per ricreare l’esatta esperienza vissuta con l’Ultimate Team di base. Ovviamente a impreziosire questa esperienza c’erano le Icon, con delle novità che ci hanno indubbiamente soddisfatto e che ci hanno trasmesso qualche brivido di nostalgia che non ci era stato concesso da quelle già presenti nel gioco standard. Quelle già note, come per esempio Pelé, Okocha, Maradona, verranno affiancate, infatti, da Miroslav Klose e da Hidetoshi Nakata, due conoscenze tanto del nostro calcio che di quello internazionale. Per la lista completa vi lasciamo alle valutazioni in fase di review, o comunque all’annuncio dell’intera lista da parte di EA.
Azzurri in RussiaSpostiamoci sulle modalità più tradizionali e arriviamo all’esperienza Mondiale, quella pura e semplice. Avrete la possibilità di creare sia un torneo personalizzato e giocare l’esperienza di Russia 2018 così come verrà presentata tra meno di un mese a Mosca. La prima scelta vi permetterà anche di sostituire alcune nazionali con quelle già presenti nel gioco, come per esempio l’Italia: un modo astuto per mandare gli azzurri alla competizione che li vide vincitori nel 2006 e condurli fino a un’amara vittoria, che rimarrà soltanto virtuale e non reale. C’è da dire che la formazione schierata in campo non era delle migliori e ci ha costretti, per dire, a terminare il tridente offensivo con Verdi piuttosto che con Candreva: la scelta è sicuramente figlia della penuria di giocatori in determinati ruoli da parte del nostro calcio, ma guardando le scelte compiute da Mancini per le tre amichevoli di fine stagione sembrerebbe che Fifa 18 sia stato un selezionatore poco accorto. Tralasciando, però, questi dettagli sterili, poter aggiustare la competizione come meglio si crede è sicuramente un modo per personalizzare la propria corsa alla vittoria finale, andando anche a rivedere la composizione di alcuni gironi. A completare la scena anche i 12 stadi che ospiteranno il Mondiale, riprodotti fedelmente e per concedervi un’esperienza unica.