Come ogni anno, settembre è dedicato ai titoli sportivi, pronti a svelarsi al pubblico negli ultimi giorni del mese. In Italia il titolo più atteso è sicuramente Fifa, con EA che ha recentemente rilasciato la demo del suo titolo di punta per soddisfare la curiosità di tutti gli appassionati di giochi calcistici. La demo di Fifa 18 ci ha dunque permesso di riprovare nuovamente il titolo, per verificare i progressi dello sviluppo dopo la nostra prova di giugno, per immergerci per l’ultima volta prima della recensione sui campi di questo calcistico.
Gameplay
Come ogni anno, si parte da una scelta limitata delle modalità disponibili, potendo soltanto giocare un pezzo della seconda stagione di The Journey e il classico calcio d’inizio contro la CPU. E’ subito importante fare una premessa: la demo non è il gioco completo, molte cose verranno sicuramente cambiate nella release finale ed è quindi prematuro dare un giudizio definitivo, anche se fin dalle prime partite emergono le novità di questo capitolo. Impossibile non partire dall’IA della CPU, vero punto debole degli scorsi anni. Giocare offline nei vecchi capitoli era un incubo, con il computer troppo debole ai livelli di difficoltà più bassi e troppo perfetto ai livelli alti, tanto da assistere ad un possesso palla perfetto anche da squadre di terza divisione. Su Fifa 18 tutto questo è cambiato, con gli sviluppatori che hanno cercato di rendere più umano il computer, ora decisamente più affrontabile e più simile a un avversario in carne ossa, in grado di punire ogni nostro errore ma molto più agevole da sfidare in difesa. Siamo ancora lontani dalla perfezione ma i progressi sono evidenti, giocare offline è tornato ad essere molto più piacevole, con partite più aperte e ricche di azioni, con le squadre più deboli ora incapaci di giocarsela a viso aperto contro i top team. Positivo anche il nuovo sistema che gestisce i movimenti dei giocatori: ora infatti le animazioni dei calciatori sono gestite dopo ogni frame, con il risultato di assistere a una fluidità maggiore durante la manovra di gioco. Questa novità ha portato grandi benefici al dribbling, inutilizzabile nello scorso capitolo e ora importante arma a disposizione dei giocatori più tecnici, veri protagonisti di questa demo di Fifa 18. Giocare con i vari Kroos, Fabregas e Pjanic è finalmente un piacere, con la demo che premia le squadre in grado di tenere il controllo del pallone ricercando lo spazio giusto per colpire l’avversario. Buoni anche i nuovi cross su cui nutrivamo parecchi dubbi lo scorso giugno: nonostante non sia impossibile segnare, con gli attaccanti bravi a inserirsi alle spalle dei difensori, siamo molto lontani dalla situazione di Fifa 14, con le difese che non riuscivamo mai a seguire il pallone. Netti cambiamenti anche per la fase difensiva, ora radicalmente depotenziata rispetto al passato e più in mano agli utenti: un modo per premiare maggiormente i giocatori bravi in difesa rispetto a quelli in grado unicamente di appoggiarsi alla CPU per fermare la manovra avversaria, tattica utilizzata da moltissimi giocatori nello scorso capitolo.
Chiudiamo con l’unica vera nota negativa, i portieri, punto debole di questa demo. Gli estremi difensori si sono infatti rivelati abbastanza sicuri solo nei tiri all’interno dell’area di rigore, commettendo comunque qualche errore di troppo, e quasi totalmente inermi di fronte alle conclusioni da lunga distanza, facendo un netto passo indietro rispetto a quanto visto su Fifa 17 con il risultato di assistere a partite dai punteggi tennistici.
The Journey
Come detto in precedenza, oltre al classico calcio d’inizio, nella demo di Fifa 18 potremo affrontare un pezzo della seconda stagione di The Journey, utile per introdurre gli argomenti del nuovo anno insieme ad Alex Hunter. La prima scena ci porta direttamente nella casa di Hunter, con la giovane promessa del calcio inglese che riceve la notizia di essere nel mirino di diversi club esteri, Real Madrid su tutti. Il fascino di giocare per le Merengues è irresistibile e il nostro protagonista si lascia tentare dalle parole del suo procuratore, non ascoltando le parole del nonno, mentore del giovane Alex, che consiglia invece di rimanere ancora in Inghilterra. Le trattative però, non sono sempre facili e il nostro protagonista è chiamato a onorare gli impegni con la sua attuale squadra, il Chelsea nel caso della demo, impegnata in una difficile rimonta contro lo United in una partita di campionato. Al termine dell’incontro, sia in caso di vittoria che di sconfitta, ci ritroveremo all’ultimo giorno di mercato, con Alex che riceve un’autentica doccia fredda da parte del suo agente: il Real non era mai stato interessato a lui, si trattava di una pura mossa mediatica da parte di un intermediario. A poche ore dalla chiusura delle trattative e con il futuro di Hunter in bilico si chiudeva la demo. Grazie alle informazioni rilasciate da EA sappiamo che il nostro protagonista riuscirà comunque a lasciare l’Inghilterra, approdando in uno dei top club europei o cercando fortune negli Stati Uniti, scelta coraggiosa per un giocatore così giovane
IA molto più umana
Giocatori tecnici finalmente utilizzabili
Difensori depotenziati
La demo di Fifa 18 ha confermato le buone impressioni che avevamo avuto durante la nostra prova lo scorso giugno. I passi in avanti rispetto a Fifa 17 sono evidenti, da un’IA avversaria finalmente più umana fino a una maggiore rilevanza sul campo dei giocatori più tecnici. Unica nota stonata i portieri, troppo poco efficaci sui tiri da fuori e da rivedere assolutamente con l’arrivo del gioco completo