Anteprima

Far Cry 5, siamo tornati in Montana con Ubisoft

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a cura di YP

La conferenza Ubisoft è stata una delle più apprezzate, sia in termini di ritmo, che di qualità delle produzioni mostrate. Tra queste c’era ovviamente Far Cry 5, storico brand del publisher francese che in questa sua quinta incarnazione dimentica i paesaggi primordiali per piombare invece nell’epoca contemporanea, più precisamente nel midwest americano, dove una setta formata da violentissimi adepti ha preso il controllo dalle zona. All’E3 2017 abbiamo avuto la possibilità di giocare una breve demo di circa venti minuti che ci ha permesso di piombare nel bel mezzo dell’azione e portare a termine un paio di quest. Il trailer mostrato durante la conferenza ci aveva assolutamente convinto dal punto di vista del setting e dello stile produttivo, ma eravamo curiosi di saperne di più pad alla mano: ecco quindi le nostre impressioni.
Montana, dove il caos regna sovrano
Una delle novità di questo Far Cry 5 è quella di poter scegliere un companion da portarsi dietro nel corso dell’avventura e che parteciperà attivamente all’azione. Sebbene nella versione finale del gioco il team di Ubisoft ci ha assicurato che le scelte saranno molteplici, in questa breve prova le nostre opzioni erano limitate a tre potenziali compagni: Nick Rye, aviatore spericolato (la nostra scelta), Grace Armstrong, ex-marine tiratore scelto, e infine un simpatico cane, addestrato ad azzannare qualsiasi cosa accenni il minimo movimento sospetto. L’hands on ci catapulta immediatamente nel conflitto a fuoco, e dopo pochi secondi utili ad orientarsi, Far Cry 5 riesce a far emergere tutte le caratteristiche già conosciute tramite i capitoli precedenti: il feeling con le fasi di shooting è sempre molto immediato, divertente e ritmato, perfetto per calarsi subito nell’azione e iniziare a uccidere nemici su nemici. In termini di gunplay la risposta rimane sempre soddisfacente e realistica, con le armi ad alto calibro difficili da utilizzare per via di un rinculo esagerato e la poca gittata. Le ambientazioni iconiche del Montana poi contribuiscono a creare una cornice affascinante e che stimola l’esplorazione, da sempre elemento cardine del brand e che anche questa volta ricoprirà un ruolo chiave. Anche il level design ci è parso molto funzionale, per via di agglomerati urbani che si alternano a paesaggi boscosi piuttosto che piccole collinette sulle quali rifugiarsi per poi ripartire all’assalto. La prima parte della quest consisteva proprio in questo: muoversi con destrezza e ferocia tra le varie case del quartiere e utilizzare le piccole zone sopraelevate per respirare qualche secondo, per poi procedere ancora una volta all’eliminazione di tutti i nemici; è stato divertente, brutale ma forse troppo semplice. Ovviamente c’è ancora qualche ritocco da fare ma d’altronde mancano ancora diversi mesi all’uscita e siamo fiduciosi che Ubisoft sopperisca ad alcune piccole mancanze in termini di IA, bilanciamento, difficoltà e qualche calo di frame rate di cui parleremo fra pochissimo.
Terrore fra le nuvole
Dopo aver trucidato qualche decida di adepti furiosi, la demo prosegue con l’attivazione di un’ altra quest; prima di proseguire con il racconto, abbiamo fatto qualche domanda al team Ubisoft per capire come funzionerà il sistema di sub quest di Far Cry 5. Ci è stato detto che il tutto sarà più dinamico e meno, passateci il termine, lineare. L’attivazione delle quest secondarie non sarà più forzatamente legata a parlare con Tizio o Caio, piuttosto sarà possibile sbloccare missioni aggiuntive anche mediante il recupero di alcuni documenti o semplici fase d’esplorazione. Anche se questi buoni propositi sono ancora tutti da verificare, abbiamo proseguito con la nostra breve storia e ci siamo diretti ad un hangar d’atterraggio per liberare la zona e prendere possesso di un breve aeroplano. Ancora una volta lo schema è molto familiare: si arriva al punto d’interesse, si uccidono tutti i presenti e si prende il controllo della situazione. Successivamente ci mettiamo al comando del piccolo aereo e scopriamo di dover bombardare alcuni avamposti nemici. Qui viene fuori qualche limite o, se vogliamo, complicazione nel sistema di controlli del mezzo: non è facile pilotarlo al meglio e al contempo essere efficaci nello scontro a fuoco. Dopo esser morti qualche volta portiamo a termine la missione e con essa la demo di questo E3 2017. Abbiamo approfittato un po’ della sequenza ad alta quota per dare un’occhiata al mondo di gioco e il colpo d’occhio è notevole: il Montana è ben caratterizzato e rappresenta perfettamente quelli che sono i paesaggi americani, unici e per certi versi inquietanti. Il problema risiede più che altro nella risoluzione, quando nelle fasi “a terra” ci accorgiamo di modelli poligonali non perfettamente rifiniti, uniti a un frame rate che qualche volta zoppica un po’, forse troppo. Abbiamo voluto anche chiedere qualche informazione relativa alla versione Xbox One X e ci è stato riferito che il gioco sarà ovviamente in 4K nativo ma non girerà a 60fps; peccato, ma sospendiamo i giudizi definitivi in sede di recensione.

Setting molto affascinante

Gameplay molto in linea con i canoni della serie

Far Cry 5 ci ha regalato buone impressioni, sopratutto per quanto riguarda il setting del midwest americano e la componente shooter molto in linea con i canoni della serie e per questo indovinata. Purtroppo la demo che abbiamo provato non ci ha permesso di scoprire qualcosa in più in merito alla narrazione e al villain di turno. La speranza è che questa nuova produzione Ubisoft riesca a dare il meglio di se anche e sopratutto sotto questo aspetto. In attesa di avere fra le mani la versione completa però ci riteniamo parzialmente soddisfatti, al netto di un comparto tecnico non troppo esaltante ma comunque soddisfacente.

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