Anteprima

Face of War

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a cura di Francesco Ursino

Il progetto di cui parliamo oggi è sviluppato dalla italianissima BaAlengo, e ci porta dritti nel passato. Non solo perché si parla della guerra in Vietnam, ma anche per via di una impostazione generale che richiama chiaramente titoli di decenni fa. Scopriamo cosa ha da dire, allora, la versione beta di Face of War, disponibile peraltro gratuitamente sul sito dello sviluppatore.

Una missione impossibilePrima di parlare dell’esperienza di gioco vera e propria, è bene dire che Face of War non è un titolo esattamente convenzionale: il progetto si rifà pesantemente ai titoli che era possibile provare decenni fa, con tutte le conseguenze del caso. È bene però non lasciarsi ingannare dall’aspetto vintage del progetto: lanciarsi nella prova del gioco senza avere un minimo di concentrazione, infatti, porterà a ripetute figure barbine. Tutto quello che dovremo fare in Face of War è riuscire a portare a termine una missione di salvataggio, avendo a disposizione un manipolo di pochi uomini; dovremo quindi immergerci nelle infide profondità della foresta vietnamita, infestata di trappole e nemici pronti a sbucare da ogni anfratto. Ma non è tutto: per complicare ancora di più le cose, gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire anche un misterioso oggetto volante (ovviamente di matrice russa), precipitato a pochi passi dal luogo dove sono tenuti prigionieri i nostri compagni d’arme; sarà nostro compito, allora, cercare di scoprire qualcosa in più riguardo alla faccenda.In termini di gameplay, tutto ciò si traduce in un gioco che ricorda veramente tanto Cannon Fodder, titolo sviluppato dalla mitica Sensible Software, disponibile inizialmente su Amiga nel 1993 e poi su una sequela vagamente infinita di supporti e macchine da gioco. L’obiettivo di gioco è quello di guidare una squadra di tre uomini tramite l’azione del mouse: in sostanza, si punta nella direzione in cui si vuole andare con il tasto sinistro, mentre si spara con il tasto destro. Il gioco consente anche di variare le proprie opzioni offensive: oltre ai classici colpi di d’arma da fuoco, potremo fare affidamento su altre opzioni come granate, oppure un lanciafiamme.

Apparenze ingannevoliAbbiamo detto dunque che Face of War è un gioco fortemente vintage, sia nel suo aspetto che nel suo gameplay, ma ciò non ha impedito agli sviluppatori di proporre un’esperienza di gioco che, seppur breve, ha comunque un suo senso compiuto. Venire a capo della sfida, infatti, richiederà una certa perizia, considerato che i vietcong ci daranno filo da torcere. Non solo i nemici saranno presenti in numero evidentemente maggiore al nostro, ma ci seguiranno come delle ombre nella vegetazione, per poi sbucare al momento meno opportuno. Non mancano i campi minati, le postazioni con mitragliatrice, per non parlare di corsi d’acqua abitati da famelici coccodrilli. Insomma, lo ripetiamo: è tutto molto vintage e old style, ma la difficoltà c’è e dà un senso all’esperienza di gioco. Il titolo, peraltro, consente di arrivare all’obiettivo seguendo vie leggermente differenti, per cui non è detto che si riesca ad avere successo durante la prima spedizione.Accanto alla missione di salvataggio, che sembra costituire la premessa a una sorta di campagna, trova spazio poi la modalità Arcade, che difatti è un gioco a parte. Quello che pare essere proprio un titolo per cabinati del secolo scorso, si rivela essere un gioco a scorrimento verticale in cui dovremo farci strada tra i vietcong. Inutile dire che questa modalità di gioco è ancora più complicata della precedente e presenta una cura tecnica particolare. Tra la grafica che ricorda l’era dei vari Commodore 64 e ZX Spectrum e la colonna sonora che non possiamo fare altro che definire anni ’80, c’è da dire che l’effetto nostalgia è sicuramente riuscito. Anche qui, come detto, il livello della sfida si rivela assai ostico, visto il numero di nemici che sarà pronto a sforacchiarci ripetutamente; noi, d’altro canto, potremo farci strada facendo esplodere ostacoli e vegetazione varia, e potendo anche contare sulle classiche tre vite in nostro possesso. Da notare, poi, che questa particolare modalità di gioco include il supporto nativo al pad Xbox 360, che rappresenta una piacevole ventata di modernità.

– Feeling puramente vintage

– Livello di sfida non banale

Face of War è un progetto che riporta veramente indietro nel tempo: i nostalgici dei gameplay alla Cannon Fodder, ma anche degli shoot’em up a scorrimento verticale, potrebbero sicuramente dare una possibilità alla versione scaricabile sul sito ufficiale della produzione. La cura con la quale è stata realizzata questa prima versione giocabile, difatti, è innegabile, e restituisce una sfida complicata da portare a termine e non fine a sé stessa. Certo, da qui alla versione finale del progetto la distanza è ancora molta, e bisognerà vedere se il progetto incontrerà il favore degli appassionati fin da queste prime fasi; in ogni caso, il nostro invito è quello di continuare a seguirci su queste pagine, per tutti gli aggiornamenti del caso.

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