Anteprima

FIFA Street

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a cura di ViKtor

Il calcio da strada di EA non ha mai regalato perle indimenticabili. La colpa dei vecchi episodi è fda attribuire sostanzialmente alla volontà di snaturare troppo il lavoro fatto dagli stessi sviluppatori con le controparti simulative, creando prodotti superficiali e alla lunga monotoni.Il nuovo FIFA Street si presenta invece con ambizioni totalmente differenti, provando a stupire anche i più accaniti detrattori.Abbiamo provato a fondo la demo pubblicata su Xbox LIVE e PSN e ne siamo rimasti piacevolmente colpiti.  Free style MessiL’impressione generale che si ha navigando nei menu e che, come vedremo, viene pienamente confermata una volta in campo, è che FIFA Street sia un diretto discendente di FIFA 12 e che provi ad ereditarne tutti i pregi e le qualità.Le modalità proposte sono molte, dall’amichevole veloce al Tour mondiale, fino all’attesissimo online. Navigando tra le tappe del Tour mondiale è chiaro come EA abbia cercato di rendere l’esperienza di gioco il più varia possibile, introducendo diversi modi di intendere il calcetto da strada. Non ci troveremo solo a dover battere il portiere una volta in più dell’avversario, ma durante qualche partita potremmo doverlo fare con stile, anticipando ad ogni goal una serie di finte che ne aumentino il valore.Tralasciando per un momento le modalità, di cui abbiamo già ampiamente parlato nelle precedenti anteprime e che valuteremo nell’imminente recensione, è giusto concentrarsi sul gameplay. E’ pad alla mano che FIFA Street riesce a stupire maggiormente, regalando una profondità inattesa e sicuramente senza precedenti nella serie. Innanzitutto sono state portate due delle feature più apprezzate di FIFA 12, ovvero l’impact engine e il precision dribbling. La costruzione dell’azione, inoltre, può essere gestita in modo molto simile a ciò che avviene nei grandi campi d’erba, grazie al cross impostato su “manual” e alla presenza del passaggio filtrante. Tali scelte di progettazione, unite all’impossibilità di intervenire in scivolata e commettere fallo, rendono il sistema di controllo un ibrido quasi perfetto tra simulazione ed arcade. E’ sorprendente scoprire come segnare dopo una sequela di scambi di prima sia soddisfacente e divertente quasi quanto farlo saltando in driblling tre uomini, pregio questo totalmente assente in passato e che può rappresentare un valore aggiunto non da poco nell’economia del titolo. Ciò non significa, ovviamente, che l’enfasi maggiore non sia ancora dedicata ai trick e ai giochetti uno contro uno, vera anima di FIFA Street. Fortunatamente i passi avanti, anche sotto questo aspetto, sono davvero molti. L’utilizzo contemporaneo del grilletto sinistro e dell’analogico destro permette un controllo totale del pallone tra i piedi, rendendo possibile umiliare il marcatore nascondendo la sfera o dribblandolo con ubriacanti cambi di direzione. Lo stesso analogico destro, se utilizzato da solo, regala tutte le finte già viste in FIFA, qui debitamente semplificate e potenziate in efficacia. Basta sfogliare il manuale (sempre disponibile tramite il menu di pausa) per rendersi conto di quante abilità abbiano inserito gli sviluppatori, tra quelle comuni a tutti e quelle specifiche per i giocatori più importanti.Le differenze con i vecchi episodi, avrete capito, sono davvero molte. La versione da strada di FIFA non è più quello spin-off frivolo e futile, bensì impara dal fratello maggiore ad essere un titolo profondo e degno d’interesse pur mantenendo l’anima arcade. Se basterà a catturare anche i fedeli più accaniti della simulazione lo scopriremo tra pochi giorni.

L’esperienza insegnaImpact engine e precision dribbling non sono le uniche eredità di FIFA 12. Naturalmente il motore grafico è esattamente il medesimo e la presenza di un numero esiguo di giocatori in campo ha permesso di dedicare un buon numero di poligoni anche ai campetti ed agli elementi di contorno. La build della demo, non definitiva, presenta un buon livello di dettaglio e le consuete animazioni fluide e realistiche. L’unico appunto che possiamo muovere riguarda proprio l’Impact engine, di cui era lecito attendersi una minima revisione per correggere quegli sporadici problemi sui contrasti visibili in FIFA 12.Per testare il comparto online dobbiamo attendere la recensione; proprio il multiplayer vestirà un ruolo fondamentale in fase di valutazione perché se studiato bene, così come ci aspettiamo da EA, potrebbe fare davvero la differenza. Trovarci di fronte ad un ottimo gioco o solo ad un onesto arcade sarà questione di dettagli.

– Ottimo ibrido tra simulazione e arcade

– Impact engine e precision dribbling da FIFA 12

– Multiplayer potenzialmente fuori di testa

La prova su strada (è proprio il caso di dirlo) del nuovo FIFA Street ha convinto. Dimenticato il passato e sfruttata l’esperienza maturata nel tempo con il classico FIFA, la EA potrebbe aver regalato alla serie quel salto di qualità in grado di renderla davvero appetibile e di scollarle finalmente di dosso l’etichetta di inutile e scialbo spin-off. L’ibrido tra simulazione ed arcade studiato dagli sviluppatori sembra seguire la strada giusta. A breve lo capiremo definitivamente.

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