Vagare per un immenso mondo di possibilità e pericoli: potremmo riassumere così, in poche – pochissime – parole EverQuest Next (EQN), la nuova titanica fatica free-to-play di Sony Online Entertainment, nonché nuovo episodio del fortunato franchise MMORPG. Ma, se lo facessimo, non daremmo merito ai progetti e alle ambizioni del team di sviluppo, che sembra più deciso che mai a rendere il gioco, come loro stessi lo hanno etichettato, degno dell‘epiteto di precursore della “nuova generazione dei giochi di ruolo”. Come i ragazzi di SOE siano intenzionati a raggiungere questo scopo, lo vedremo insieme in questa succosa anteprima.
Un enorme mondo (sotto) ai tuoi piedi
Per rimanere fedele alla promessa di creare un precursore che possa parlarci del futuro del genere MMORPG, il team di sviluppo ha deciso di ripartire dalle solide basi del primo EverQuest, promettendo ai fan che questo nuovo episodio sarà un ritorno alle origini condito dalla naturale evoluzione di un genere storico per i videogiocatori. Così, SOE ha deciso di rendere EverQuest Next non un seguito o un prequel dei precedenti episodi, ma un’alternativa: ci troviamo innanzi ad una reinterpretazione del mondo di gioco, all’interno del quale gli appassionati sapranno sicuramente riconoscere i vecchi dettagli, anche sotto alla loro nuova luce.
L’enorme mondo sarà suddiviso in diverse aree, estremamente varie tra loro e completamente esplorabili dagli utenti: avremo regioni caratterizzate da una rigogliosa vegetazione, altre quasi celate dai manti nevosi, altre ancora rocciose e visibilmente ostili. SOE ha puntato forte sulla costruzione e sopratutto sulla caratterizzazione del mondo di gioco, al punto tale che proprio esso – tra le altre cose – costituirà uno dei punti di forza di EQN: tutte le ambientazioni, gli scenari e gli edifici saranno infatti completamente distruttibili, e potremo interagire con essi tramite i nostri attacchi e i nostri incantesimi. E quando diciamo tutto, intendiamo tutto, pavimenti compresi: le nostre offensive potranno infatti danneggiare anche questi ultimi, facendoci letteralmente mancare la terra da sotto ai piedi, e lasciandoci precipitare all’interno di sotterranei altrimenti inaccessibili. Oltre all’esplorazione orizzontale e a quella verticale classica costituita dalle alture, quindi, EverQuest Next sfodera anche una verticalità discendente che, costituendolo su più strati, aiuta il mondo di gioco a mostrarsi ulteriormente immenso e ricco di aree da scoprire – al punto tale che, una volta caduti in un dungeon sotterraneo, niente vi vieterebbe di spaccare ancora il suolo con l’intento di addentrarvi ancora più in profondità nelle viscere della terra.
Ma non è tutto: per riuscire nell’intento di creare “il più grande MMO sandbox di sempre” (un altro degli slogan del gioco) i ragazzi di SOE hanno deciso di chiedere l’aiuto dei più grandi esperti di videogiochi che esistano: gli utenti. L’enormità dei mondi di EverQuest Next sarà infatti a vostra disposizione e, grazie al sistema Rallying Calls, potrete collaborare con i giocatori presenti sul vostro server per modificare le aree giocabili a vostro piacimento, erigendo città o difese che rimarranno sulle mappe in maniera permanente, e che richiederanno anche due o tre mesi di affiatata collaborazione per essere completate. Mentre un utente, ad esempio, può occuparsi di rinvenire i materiali necessari a costruire le mura di difesa, un esperto guerriero potrà assicurarsi che l’area di edificazione sia sicura, e non ci siano in giro delle creature ostili che possano minare già in partenza l’abitabilità del nuovo villaggio.
Il pulsante mondo di Norrath sarà insomma uno dei punti di forza del gioco, per il modo in cui spingerà gli utenti non solo a vagare in cerca di ricchezze o dungeon da esplorare – persino nel sottosuolo – ma anche per come li spronerà a collaborare tra loro, per il bene della comunità o della loro razza.
Avere classe e intelligenza
Un altro dei punti di forza sui cui SOE ha dichiarato di puntare è l’intelligenza artificiale, che renderà Norrath ulteriormente viva ed autonoma: tutti gli NPC saranno infatti dotati di storie, motivazioni e preferenze personali, che li spingeranno a prendere una decisione piuttosto che un’altra, e a condurre quindi un certo tipo di vita a discrezione delle loro inclinazioni. I profili delle loro personalità, insieme alle decisioni di ciascun utente, andranno ad arricchire ulteriormente il contesto del gioco, al quale parteciperanno anche i nemici, come spiegato dagli sviluppatori: un’orda di orchi ostili potrebbe ad esempio decidere di attendere nemici da depredare in un determinato sentiero perché consapevole dell’assenza di guardie nei paraggi. Se il loro assalto dovesse fallire diverse volte, magari incappando proprio in dei guerrieri, i nemici modificherebbero il loro comportamento, andando a cercare un’area più fortunata dove provare a mettere a segno i loro furti.
Oltre ad adattarsi alle vostre costruzioni e decisioni, SOE ha voluto anche che EQN si tagliasse sul vostro stile di gioco: sarà infatti possibile scegliere tra oltre quaranta diverse classi di personaggi – che sbloccherete via via che esplorerete il mondo di gioco – e decine e decine di armi, da combinare insieme alle già citate classi per costruire il vostro alter-ego perfetto. Il team di sviluppo ha vagliato l’ipotesi che un utente volesse impersonare un guerriero capace di lanciare incantesimi, tanto per esemplificare uno dei tanti casi possibili, ed ha deciso di rendere questa opzione realtà.
È stato anche anticipato che, inizialmente, potremo scegliere tra solo otto classi, delle quali solo sei sono state fino ad ora rese note: si tratta di umani, nani, elfi, elfi oscuri, ogre e kerra – grossi e forzuti felini.
EverQuest Landmark
Sony Online Entertainment ha deciso non solo di coinvolgere gli utenti in una beta (potete candidarvi per partecipare
cliccando qui), ma anche di renderli parte integrante dello sviluppo del gioco. Per farlo, il team renderà disponibile nel corso dell’inverno
EverQuest LandMark, che vi consentirà di cominciare a scorrazzare per i continenti del gioco principale, di ritagliarvi una vostra fetta di territorio da reclamare come vostro e – udite udite – di creare oggetti e strutture di gioco con un preciso tool che vi consentirà di scolpirli. I migliori interpreti di questo
Minecraft in edizione RPG potrebbero vedere le loro creazioni comparire nella Norrath vera e propria che esploreremo in
Next, e addirittura venderle per ottenere denaro reale.
Un’idea, quella di coinvolgere attivamente gli utenti nella creazione delle aree di gioco, che non può che fare piacere, dato che nessuno meglio degli appassionati potrebbe dire a SOE cosa sarebbe bello trovare vagando per Norrath.
– Gli utenti possono contribuire allo sviluppo
– Un enorme mondo vivente e intelligente
– Scenari distruttibili
– Sistema aperto di classi e abilità
La carne sul fuoco di EverQuest Next è veramente tanta, e il profumo che ne proviene è indubbiamente allettante ed appetitoso. L’idea di un mondo che punti non solo sulla grandezza, ma anche sulla forza vitale e sull’interazione (anche distruttiva) con l’utente è fresca e gradita, così come quella che ci consentirà di scegliere tra classi, abilità e armi aperte a qualsiasi tipo di personaggio, piuttosto che ad una specifica categoria predeterminata nel momento in cui creeremo il nostro avatar. Anche la volontà di coinvolgere gli utenti – la parte più importante di un videogioco – addirittura nella creazione e caratterizzazione del mondo fa ben sperare, e mette ancora più in evidenza quanto i ragazzi di Sony Online Entertainment siano fortemente intenzionati a tenere fede alla parola data. Non possiamo ancora sapere con certezza se davvero EverQuest Next sarà la nuova generazione dei MMORPG né se sarà il più grande sandbox di sempre della categoria, ma le premesse sembrano fare da preludio ad un ottimo titolo che dovrebbe saper tenere compagnia agli appassionati molto molto a lungo.