Il ritorno di Shigeo Komori alla guida di Etrian Odyssey significa poter tornare alle origini del dungeon crawler, ai precedenti capitoli, mettendosi alle spalle la parentesi dedicata alla quarta iterazione. Pubblicato già nell’agosto dell’anno scorso in Giappone, Etrian Odyssey V si prepara ad arrivare anche in Europa, sul finire di quest’anno, ma all’E3 di Los Angeles abbiamo avuto l’occasione di provare una demo messa a disposizione da Atlus per iniziare a capire quali sono le novità che ci attendono su Nintendo 3DS.
Mi dipingono cosìEtrian Odyssey V, partendo dal giudizio complessivo, è l’ennesima ottima iterazione di un genere che attira una nicchia molto ristretta, ma che in quella nicchia riesce sempre a svettare. Con questo quinto capitolo non significa soddisfare soltanto i fan già navigati, ma aprirsi anche a un pubblico che ancora non ha avuto modo di approcciare la serie e che con curiosità potrebbe decidere di farlo adesso. Chiaramente per tutti coloro i quali hanno già preso la decisione di non approcciare un dungeon crawler non sarà sicuramente questo Etrian Odyssey a far loro cambiare idea, perché le novità, le nuove features, sono semplicemente una stratificazione maggiore di ciò che bene o male era stato già proposto negli scorsi capitoli. Andando per ordine, quindi, veniamo alle principali differenze rispetto ai precedenti capitoli che abbiamo potuto notare nel corso della nostra prova. Innanzitutto segnaliamo che tutti gli NPC e i dialoghi faranno riferimento al nome della nostra gilda, senza rivolgersi precisamente a uno dei personaggi che avremo nel party: anche in questo Etrian Odyssey, quindi, ci ritroveremo a impersonare un gruppo di persone, un drappello chiamato all’importante compito esplorativo di tutti i dungeon proposti da Atlus. Ogni membro del party, però, questa volta avrà una customizzazione altissima, che vi permetterà di cambiare qualsiasi aspetto vogliate dei vostri personaggi, partendo da una serie di set preimpostati di base. Colore degli occhi, della pelle, dei capelli e così via, fino alla possibilità di scelta tra 20 diverse voci maschili e altrettante femminili: tra l’altro anche nella fase di reclutamento di nuove unità abbiamo notato una grandissima varietà del set estetico proposto. Non vi sarà alcun cambiamento dal punto di vista del gameplay, ma avrete a vostra disposizione quattordici possibilità diverse, per esempio, quando vi troverete a reclutare un Dragoon: così facendo si permette di avere un party davvero fatto su misura e scelto nei minimi particolari. Un aspetto sul quale Atlus ha puntato molto il dito, per assicurare che stavolta in Etrian Odyssey la customizzazione assuma un ruolo fondamentale, più di quanto avvenuto nei precedenti capitoli.
Falco, a me!Venendo al gameplay, quindi, ci siamo fiondati subito nel dungeon che ci è stato proposto dalla demo, affrontando il quarto piano di uno dei più classici scenari di Etrian Odyssey: la meccanica di combattimento e di esplorazione è rimasta la stessa ed è invariata, come giustamente ci si aspetta, con le FOE che appariranno dopo un tot di caselle percorse e solo quando l’indicatore in basso a destra avrà raggiunto il colore rosso e il totale riempimento. Proprio durante il combattimento ci siamo scontrati con la seconda grande novità di giornata, ossia la presenza di una barra sul lato destro dello schermo che si andava a riempire dopo ogni colpo messo a segno: arrivata al massimo riempimento, tale barra ci ha dato la possibilità di utilizzare le abilità Union, pronte a darci man forte sfruttando un determinato numero di componenti del party. Per esempio la Resurrezione richiedeva l’intervento di due guerrieri pronti a risvegliare il terzo caduto in battaglia, ma c’erano anche altre abilità che richiedevano quattro componenti del party: quest’ultima nello specifico non abbiamo potuto sperimentarla perché il nostro party, nel mentre, era stato ridotto a solo due componenti. Utilizzare tali abilità non ci farà saltare il turno, anzi ci permetterà comunque di gestire tutti gli attacchi che vogliamo nel turno successivo e verranno utilizzate all’inizio della fase d’attacco. Un modo ottimo per permetterci una difesa maggiore in una situazione di svantaggio e un attacco più poderoso in situazione di vantaggio: tra l’altro la barra riesce a ricaricarsi in circa tre battaglie, permettendoci di averla piena alla quarta. Un ottimo modo per rendere più profonda anche la pianificazione strategica delle sfide. A tal proposito segnaliamo anche un’altra novità, che riguarda sempre il battle system: all’interno del party ci saranno degli speciali slot che riguardano le classi che utilizzano degli animali, come per esempio l’Houndmaster e il Necromancer. Non appena ci siamo trovati in difficoltà e con soltanto due membri del party rimasti vivi, è arrivato in nostro soccorso l’animale del nostro Houndmaster, che ha iniziato ad attivarci un Regene che ci ha subito aiutati a recuperare la giusta energia per evitare di morire fragorosamente.
– Customizzazione molto più profonda
– Piccole aggiunte al battle system
Etrian Odyssey V è un titolo che, ci è stato assicurato, durerà come al solito intorno alle 50 ore. Valore che può chiaramente salire esponenzialmente a seconda delle necessità e delle volontà di ogni giocatore, che può trattenersi molto di più nell’esplorazione dei dungeon. Con qualche piccolo aggiustamento al battle system e pochissime novità dalla sua, Atlus riesce a rinnovare ancora una volta una serie che ha già raggiunto l’apice del successo e che danni riesce a dare soddisfazione a tutti i suoi fan.