Anteprima

Empire Earth 3

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a cura di Mugo

Si può essere ambiziosi o meno, ma comunque la prospettiva di controllare l’intero globo terracqueo stuzzica le fantasie un po’ di tutti noi (soprattutto di noi maschietti se vogliamo essere precisi).La cosa bella dei videogiochi è proprio la possibilità affrontare situazioni che nella vita reale sarebbero decisamente improbabili se non impossibili. Essere il miglior calciatore della nazionale, difendere il nostro bel pianeta da molteplici e bellicose razze aliene, salvare principesse e perché no: diventare i signori indiscussi della Terra.Diffondere quindi i nostri possedimenti oltre l’orizzonte, spostare le nostre armate su ogni territorio visibile, soggiogare le civiltà nemiche… Insomma, creare un Impero sulla Terra, o come dicono i ragazzi di Mad Doc Software: Empire Earth.

Non c’è due senza treQuesta volta dietro al titolo di una delle più famose serie di strategici in tempo reale campeggia, secondo la numerazione romana, un bel tre che ovviamente codifica il titolo in uscita il 16 novembre come il terzo capitolo della serie. Il fatto che sia il terzo capitolo non è semplicemente un fattore temporale, non è che nei negozi troveremo un Empire Earth 2 potenziato, vi troveremo infatti un gioco che pur tenendo ben stretto il legame con gli episodi precedenti cerca di svecchiarsi introducendo diverse nuove caratteristiche, molte delle quali suggerite dai giocatori stessi.Non è la prima volta che SpazioGames incontra questa produzione, ma è la prima volta che Vivendi Games ce lo porta proprio sotto casa, infatti lo scorso primo ottobre siamo stati invitati allo spazio Pleon di Milano per dare un’occhiata in anteprima al gioco, e constatarne i miglioramenti per esempio dal Sierra Spring Event di San Francisco tenutosi la scorsa primavera.

La prima cosa che si può notare già dai menù di gioco è la presenza di tre distinte “razze”: occidentali, mediorientali ed orientali. Ognuna di queste popolazioni avrà diversi tratti caratteristici, quali differenze architettoniche, differenze nelle unità, e soprattutto differenze di gameplay. Gli occidentali avranno una società basata sullo sviluppo tecnologico e sulla forza delle loro unità, i mediorientali pur con l’avanzare delle epoche manterranno stretto il legame con le tradizioni, puntando molto su unità a cavallo e su edifici mobili, in ultimo gli orientali avranno unità sostanzialmente più deboli della media, ma decisamente meno costose ed in più abili alla costruzione. Dunque tre differenti tipologie di approccio, che paiono ben diversificate l’una dall’altra. Come tutti voi sapete la serie di Empire Earth ha sempre trattato lo sviluppo di una civiltà dall’età della pietra al futuro, anche in questo terzo capitolo sarà così, però per rendere più semplice il gioco e marcare maggiormente il passaggio tra le epoche gli sviluppatori di Mad Doc Software hanno deciso di limitarle a cinque fondamentali periodi storici: classico, medioevale, coloniale, moderno e futuristico. Questa scelta è stata guidata proprio dai giocatori che lamentavano un’eccessiva similitudine tra le epoche più vicine, da ora invece il passaggio sarà evidente a livello di gioco ed anche a livello grafico. Proprio sulla caratterizzazione delle unità è stata posta molta attenzione: ora hanno un aspetto più caricaturale, lineamenti esasperati e forte carattere. Nei menù di caricamento è possibile vedere degli artworks che confermano l’ottimo lavoro svolto in fase di disegno.Tornando al gameplay un’altra aggiunta sarà la così detta “world domination”, ovvero una mappa mondiale in stile Risiko sulla quale tra un combattimento e l’altro potremo pianificare le nostre mosse e sviluppare la nostra civiltà. Oltre alla modalità di controllo del mondo potremo affrontare un tutorial oppure una semplice battaglia che non involva tutto il globo, mentre sul fronte multiplayer segnaliamo la possibilità di giocare con altre sette persone attraverso internet. Ultima modalità interessante è il world editor: come suggerisce il nome stiamo parlando di uno strumento che ci permetterà di disegnare il nostro pianeta, e poi di sfruttarlo nelle altre modalità di gioco.

Empire Earth 3 si è presentato come un titolo forte del suo passato, che ha saputo sfruttare i suoi punti di forza e cambiare le sue debolezze, rimanendo comunque un gioco molto classico senza portare alcuna innovazione al genere. Purtroppo però dal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte ad una produzione qualitativamente non definita: se le unità e gli edifici sono realizzati bene, come la fisica e gli effetti del resto, abbiamo dall’altro lato un frame-rate decisamente insufficiente ed alcuni difetti più generali. Niente di eccessivamente grave, ma per esempio avere lo stesso HUD attraverso migliaia di anni di storia lascia un po’ perplessi. Per sapere se il prezzo aggressivo di 39,99 Euro e la grande passione dei giocatori italiani per gli RTS potranno passare sopra a questi difetti dovremo aspettare metà novembre quindi, per una recensione approfondita su queste pagine.

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