EA Sports UFC 3, la prova del nuovo simulatore di lotta
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a cura di Marcello Paolillo
Senior Staff Writer
Dopo una lunga attesa durata ben due anni, Electronic Arts ha deciso di tornare finalmente sul ring della Ultimate Fighting Championship con EA Sports UFC 3, seguito diretto del secondo capitolo che aveva stupito per complessità e realizzazione tecnica, pur mostrando il fianco – è proprio il caso di dirlo – ad alcuni difetti che ne pregiudicavano il risultato finale. Ora, EA Canada sembra aver imparato la lezione, e grazie alla prima beta giocabile del titolo, siamo stati in grado di saggiare la bontà del nuovo e attesissimo simulatore di lotta. Sperando che le aspettative non siano andate al tappeto dopo solo una manciata di round.
La volontà è tuttoSe il primo capitolo della serie UFC era sicuramente un gioco con ampi margini di miglioramento, già con il seguito aveva corretto il tiro, che nonostante qualche problema legato al sistema di combattimento e una modalità Carriera piuttosto semplificata, riuscì comunque a saziare la fame di MMO grazie a un roster realmente sorprendente, oltre a un comparto grafico vicino al fotorealismo. Ora, EA Sports UFC 3 cercherà di porre un ulteriore paletto, grazie anche al Real Player Motion Tech, la nuova tecnlogia che permetterà di implementare una rosa di animazioni e un realismo dell’azione mai visti prima, ben lontani dai risultati visti col tradizionale motion capture utilizzato dal team di sviluppo, circa due anni fa. Grazie alla beta abbiamo quindi potuto capire quanti e quali sono i passi in avanti messi in pratica da questa terza iterazione del titolo di lotta targato Electronic Arts. Un sistema di danni di altissimo livello mostrerà i segni dei nostri colpi (sia quelli dati, che quelli ricevuti), i quali saranno solo la punta dell’iceberg di alcuni tra i modelli poligonali più fisici e “veri” mai visti prima in un titolo del genere. I combattenti, animati in maniera così fluida che basterebbe socchiudere gli occhi per immaginare di star vedendo un vero duello sul ring della MMO, si muovono senza scatti o incertezze di sorta: a ogni azione corrisponde una reazione e la magistrale messa in scena darà una soddisfazione pressoché unica, round dopo round, scontro dopo scontro. Dove UFC 2 scivolava purtroppo sui dettagli, EA Sports UFC 3 pare non avere di questi problemi, per nulla al mondo. Senza considerare che il tutto gira a 60 FPS granitici e 1080p su PS4 Pro (ossia la versione da noi provata in occasione di questo primo test) e 30 fotogrammi al secondo sull’ammiraglia “liscia” di casa Sony o Microsoft. In ogni caso, c’è davvero poco di cui lamentarsi.
Il ring non mente maiIn ogni caso, EA Sports UFC 3 non è solo un aspetto visivo coinvolgente: le varie dinamiche legate all’aspetto marziale è stato parzialmente riveduto e corretto rispetto al passato, e lo si può constatare partendo proprio dalla gestione delle schivate, ossia il cosiddetto “striking”. Questi, attivabile grazie alla leva destra del joypad, permetterà al nostro lottatore di muovere agilmente la parte superiore del corpo – ovvero busto e testa – schiavando così il più velocemente possibile i colpi dell’avversario sul ring. A ogni schivata corrisponde poi un contrattacco in avanti, in modo da prendere in contropiede lo sfidante, meccanismo che inizialmente sembrerà piuttosto complesso, ma che a lungo andare diventerà intuitivo e assolutamente funzionale, specie considerando la precisione e la risposta immediata ai comandi. La sensazione di avere a che fare con dei “manichini”, cosa che accadeva piuttosto spesso nel primo capitolo e un po’ meno nel secondo, è ora completamente svanita, grazie anche alla possibilità di effettuare movimenti sul ring rapidi e repentini, anche in situazioni di guardia. Ciò eviterà di cadere in situazioni di stallo, alla mercé del contendente. Ma non solo: ogni zona del corpo, più in particolare testa/corpo/arti inferiori, ha una barra di resistenza. Puntare alla testa vorrà dire stordire velocemente l’avversario, mentre colpirlo alle gambe aumenterà la possibilità di farlo letteralmente cadere su ring.Questo sistema è estremamente tecnico e versatile, cosa questa che smonterà qualsiasi tattica aggressiva o “button smashing”, visto che in ogni scontro servirà sempre una gran dose di tattica e strategia. Un approccio a testa bassa non darà mai – o quasi mai – i risultati sperati, anzi, spesso e volentieri potrebbe portare inevitabilmente alla sconfitta. Poiché EA Sports UFC 3 non è un semplice “picchiaduro” alla stregua di un Tekken, bensì un vero e proprio simulatore di arti marziali dotato di una tecnica realmente sorprendente, cosa questa che favorirà i giocatori più esperti e non i classici smanettoni. Le schivate, la barra della stamina, e la relativa difficoltà nell’effettuare i vari attacchi sono il punto nevralgico della struttura messa in piedi da EA Canada, una struttura possente e vigorosa che sembra mettere un paletto in un genere di non facile digeribilità, ma che come tale rappresenta la summa massima dell’esperienza accumulata in questi anni. Non siamo invece troppo sicuri circa la riuscita della modalità UFC Ultimate Team, la quale vede tornare il sistema a carte collezionabili, rare e meno rare, utili a mettere in piedi il proprio team di lottatori. Le bustine acquistate con la valuta di gioco o con denaro reale ci daranno modo di mettere mano più o meno velocemente a nuovi picchiatori. Nonostante il sistema delle microtransazioni abbia ampiamente fatto parlare di sé nelle scorse settimane, abbiamo deciso di aspettare di mettere mano alla versione finale del titolo per poter giudicare – o criticare – la validità di questo meccanismo.
La nuova tecnologia Real Player Tech è impressionante
Sistema di controllo tecnico e ancora più preciso rispetto al passato
Dopo aver saggiato le potenzialità di questa prima beta giocabile, possiamo dire senza troppi dubbi che Electronic Arts ha tra le mani uno dei più completi simulatori di sempre, considerando tra l’altro il genere di appartenenza: se il giocatore riuscirà a entrare nelle fila del complesso sistema di controllo, l’appagamento e il feeling restituiti da EA Sports UFC 3 sapranno senza alcun dubbio ripagare tutti coloro i quali cercavano la simulazione di lotta perfetta, da molti anni a questa parte, forte di un comparto grafico realmente impressionante. Solo a febbraio scopriremo se l’ultimo progetto targato EA Canada riuscirà davvero a battere in maniera schiacciante tutti i (pochi) sfidanti presenti sul ring.
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