Duelyst si propone un obiettivo ambizioso: riuscire a proporre un’esperienza da gioco di ruolo a turni, integrata in una struttura sostanzialmente da gioco di carte in stile Hearthstone. Si tratta di un titolo in cui si dovrà fare attenzione alla composizione del proprio deck, dunque, senza però sottovalutare le mosse che è possibile compiere a ogni turno sulla scacchiera di gioco. Vediamo a quali conclusioni siamo arrivati dopo la nostra prova della beta pubblica.
Il mio esercito da quaranta carteDuelyst propone dunque delle battaglie 1 vs 1, siano esse contro la IA o altri giocatori, molto strategiche e legate alle capacità del giocatore. Il titolo propone soluzioni già viste in altre produzioni: il giocatore, ad esempio, dovrà scegliere il proprio generale, decidendo quale delle sei classi disponibili fa al suo caso. Va da sé che ogni classe presenta differenze specifiche, che poi vanno a determinare la composizione del proprio deck. Questo perché le varie componenti del proprio mazzo saranno divise in incantesimi, artefatti e creature; i primi elementi potranno essere utilizzati durante gli scontri per ottenere svariati vantaggi, nonché malus per i propri avversari. Gli artefatti, invece, garantiranno bonus legati al generale, che però termineranno dopo un numero predefinito di turni o azioni effettuate (ad esempio dopo un dato numero di attacchi). C’è da dire che sia gli incantesimi che gli artefatti sono specifici per ogni tipologia di generale: tutto questo, ovviamente, consente di creare un set adatto alle proprie capacità ed esigenze.Le creature, invece, sono un mondo a parte. La maggior parte di esse possiederà tre valori fondamentali, corrispondenti all’attacco, alla difesa, e ad un potere specifico. Ogni classe potrà contare su alcune creature esclusive, mentre altre saranno disponibili qualsiasi sia la classe scelta. I poteri delle varie creature sono vari e permettono di sbizzarrissi con la creatività; alcune creature, così, potranno muoversi immediatamente dopo essere state evocate (di norma, invece, bisogna aspettare un turno), oppure potranno essere disposte su qualsiasi casella della scacchiera di gioco, e così via.A ogni classe, allora, corrisponde un deck di partenza di 40 carte, che però può essere personalizzato a piacere scegliendo gli elementi maggiormente interessanti (sempre nell’ambito, però, dei vincoli delle varie classi). L’importanza di avere un deck bilanciato viene confermata anche dalla possibilità di poter aggiungere nuove frecce al proprio arco grazie al crafting, che prevede il sacrificio di alcune delle proprie carte per la creazione di nuovi elementi, o grazie all’acquisizione degli Spirit Orbs. Si tratta, in sostanza, di pacchetti di cinque carte (di cui almeno una di rarità elevata), ottenibili tramite il pagamento di una certa somma (si parte da $ 2,99 fino ad arrivare a $ 49,99). Gli spirit Orbs, d’altra parte, sono ottenibili anche spendendo oro, ovvero la valuta in game del gioco, ottenibile grazie allo sblocco degli achievements, e alle prestazioni positive in battaglia.
Questioni strategicheVeniamo adesso al fulcro dell’esperienza al momento offerta da Duelyst, ovvero gli scontri sul campo contro la IA o, meglio, contro gli altri giocatori in partite classificate. Ogni duello avviene su una griglia composta da 45 caselle. Alcune di esse ospiteranno sfere luminose che, se occupate, garantiranno un bonus relativo al mana per turno. Tutto ciò è estremamente importante perché, come si può intuire, ogni incantesimo, creatura emanata, o artefatto utilizzato avrà un costo proprio in termini di mana; ogni giocatore inizierà la partita con due punti mana, cui si andrà a sommare un punto aggiuntivo a ogni nuovo turno.Lo scopo centrale del gioco, allora, è quello di fare la pelle al generale avversario. Tutti i generali, non importa quale sia la loro classe, inizieranno le partite con 25 punti vita, un punto di difesa e due di attacco. Si tratta di valori che, come prevedibile, possono mutare anche di molto grazie agli incantesimi e agli artefatti che si potranno utilizzare durante le battaglie. Durante i vari turni, poi, si potrà scegliere di scartare una carta del proprio deck a favore di un’altra: una scelta molto utile, questa, specialmente se si è a corto di mana e si vuole impedire l’avanzata avversaria.Nonostante la presenza di tutte queste dinamiche da gioco di carte, Duelyst è pur sempre un titolo strutturato come una sorta di gioco di ruolo a turni, e perciò è importante non solo la gestione del proprio deck, ma anche il posizionamento e lo spostamento delle unità sul campo di battaglia. Ogni unità, infatti, dovrà sottostare ad alcuni vincoli, che ad esempio obbligano a muoversi per non più di due caselle per turno. La maggioranza delle creature, poi, dovrà essere emanata su una casella adiacente al generale. La commistione di generi di cui abbiamo parlato in precedenza, poi, fa sì che le varie battaglie abbiano un ritmo abbastanza veloce. Ogni scontro che abbiamo intrapreso, difatti, non è durato mai più di dieci, quindici minuti, e questo rende l’idea di come il gioco sia strutturato in maniera tale che le sfide siano sì tattiche e profonde, ma anche sostanzialmente rapide.Dal punto di vista tecnico, infine, dobbiamo sottolineare come anche il comparto grafico presenti una commistione di generi. Le arene e i menu di gioco, infatti, presentano uno stile assai pulito e colorato, molto piacevole da guardare; tutti i vari generali, le creature, e in sostanza gli elementi mobili presenti sul terreno di gioco, sono invece riprodotti in pixel art. Una scelta che, possa piacere o meno questa particolare rappresentazione visiva, garantisce al titolo una estetica di sicuro impatto.
– Interessante commistione di generi
– Scontri tattici e profondi
Duelyst è un titolo da tenere d’occhio: l’integrazione delle dinamiche da gioco di ruolo a turni con un impianto da gioco di carte risulta essere divertente, e capace di offrire una personalizzazione profonda del proprio deck. Il titolo riesce a regalare già da ora delle buone sensazioni, risultando impegnativo da padroneggiare, ma non eccessivamente pesante in termini di lunghezza dei vari scontri.
Questa prima occhiata al progetto Counterplay Games, insomma, ci ha lasciato soddisfatti: per saperne di più sull’evoluzione del gioco, il nostro consiglio è quello di continuare a seguirci, sempre su queste pagine.