Anteprima

Divinity: Original Sin Enhanced Edition

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

La mia dieta a base di giochi di ruolo occidentali, iniziata con l’espansione di Pillars of Eternity e il reveal di Sword Coast Legends, è proseguita all’E3 con una visita al booth di Focus Home Interactive, publisher di quel piccolo gioiello di programmazione che è stato Divinity: Original Sin, sviluppato dai ragazzi di Larian Studios e ormai prossimo allo sbarco su Xbox One e PS4 sotto forma di Enhanced Edition.Vediamo insieme cosa mi è stato mostrato.

Migliorare il passatoCome spesso accade quando si parla di giochi di ruolo, un genere spesso prodotto da appassionati per appassionati, orgoglio e sincera soddisfazione per il lavoro svolto trasparivano dalle parole di Octaaf Fieremans, uno dei membri del team di sviluppo, che ha risposto alle mie domande e mi ha consegnato il Dual Shock 4 al termine della sua presentazione, per consentirmi di provare in prima persona la nuova interfaccia e il feeling pad alla mano (la versione provata era quella Sony, ma mi è stato assicurato che non ci saranno differenze di sorta tra questa e quella Microsoft).Dopo aver abbondantemente superato il milione di copie vendute e aver fatto incetta di premi, i ragazzi di Larian Studios si sono rimessi al tavolo di lavoro e hanno ottimizzato il titolo per console, adattando l’interfaccia originaria, pensata per l’accoppiata mouse – tastiera, per i gamepad, modificando le dimensioni del font e rimappando i controlli in modo da sfruttare al massimo i tasti disponibili.La sensazione alla prova diretta è ottima: il tempo di abituarsi, avendo giocato su PC, è quantificabile in una decina di minuti appena, e l’aumentata dimensione delle icone rende maggiormente leggibile l’intero menu, sia in battaglia, sia durante le fasi di micromanagement.La lista delle migliorie e delle aggiunte comprende anche la possibilità di ruotare la visuale a trecentosessanta gradi, feature che migliora le fasi di esplorazione e facilita la navigazione nel vasto mondo di Original Sin, e il doppiaggio completo di tutte le linee di dialogo (Fieremans ha tenuto a sottolineare questa aggiunta, perché in ambito console può fare la differenza).Sebbene vada presa con le pinze, l’impressione è più che positiva anche su questo versante: durante la demo giocata non ho riconosciuto doppiatori famosi, ma la qualità media e l’intonazione sembravano più che adeguate.

Co-op e nuovi contenutiGià presente nel titolo originale, la modalità co-op drop-in drop-out sembra aver giovato del passaggio da personal computer a console: la visuale contiene entrambi i giocatori se questi non si distaccano in maniera troppo marcata, ma, in caso si scelga di proseguire su strade diverse, un comodo split-screen consente di dividersi, così da ottimizzare i tempi e portare avanti strategie più articolate.Il numero di dialoghi che è possibile intrattenere in modalità multiplayer è aumentato, e con essi la possibilità che le scelte fatte anche durante queste conversazioni impattino significativamente sul mondo di gioco.A proposito di quest’ultimo, i Larian hanno aggiunto una serie di contenuti, nella forma di nuove quest, nuovi personaggi non giocanti, nuovi nemici, ad ampliare ulteriormente un’offerta contenutistica che già su PC era mastodontica.I possessori di quest’ultima versione, peraltro, saranno felici di sapere che tutte le migliorie apportate alla versione per console saranno aggiunte, tramite un update gratuito, anche al titolo originario.Apprezzabile, a mio parere, la scelta di non stravolgere il sistema di combattimento a turni, che funzionava benissimo e consentiva un approccio sempre molto personale all’azione: visto il pubblico significativamente diverso tra PC e console, ci si sarebbe potuto aspettare che si virasse maggiormente verso l’azione, mentre invece il team belga ha scelto solo di raffinare l’intelligenza artificiale nemica e di dotare il gioco di ulteriori due livelli di difficoltà (per un totale di quattro), che consentiranno anche ai giocatori più navigati di trovare pane per i loro denti.

– Interfaccia perfettamente adattata ai pad

– Contenuti inediti

– Dialoghi interamente doppiati

Considerando che quelle vecchie volpi dei ragazzi di Larian Studios non mi hanno mostrato tutto ciò che avevano a disposizione, lasciandomi intendere di avere ancora qualche asso nella manica (che probabilmente sarà svelato a ridosso della Gamescom di Colonia), le premesse per questa Enhanced Edition di Divinity: Original Sin sono delle migliori, non solo perché sembra che la qualità (eccelsa) della versione PC sia stata mantenuta, ma anche perché vi sono numerose aggiunte all’orizzonte, dal doppiaggio ai nuovi contenuti.

Rimanete sintonizzati sulle pagine di Spaziogames.it almeno fino all’autunno, finestra di lancio del gioco.

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