Anteprima

Dishonored

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a cura di ViKtor

Mentre tutti attendono con trepidazione l’uscita di Skyrim, Bethesda è al lavoro su un nuovo brand annunciato a sorpresa poche settimane fa. Sviluppato dall’esperta divisione Arkane (autori di Arx Fatalis, collaboratori in Dark Messiah of Might and Magic), Dishonored sarà un action/stealth game dal gameplay profondo e vario concepito da Harvey Smith, la stessa mente che partorì Deus Ex. Con queste credenziali, non ci resta che sognare.

Il ninja disonoratoDishonored sarà ambientato nel 17° secolo a Dunwall, una metropoli molto povera e isolata dal resto del continente il cui unico sostentamento è il commercio dell’olio di balena. Vestiremo i panni di Corvo, la guardia del corpo dell’Imperatrice, accusato ingiustamente di aver assassinato la sua stessa protetta. Nella battaglia per la libertà contro il nuovo regime dittatoriale di Lord Regent, Corvo avrà un’arma formidabile: la sua forza inumana. Conosciuto come uno dei guerrieri più temibili al mondo, il protagonista potrà contare su poteri soprannaturali e su una serie di gadget che ne faranno un soldato stealth infallibile. Questo il background del titolo, a cui si affiancherà un gameplay fresco e, sotto certi aspetti, innovativo. I poteri, ad esempio, potranno essere sfruttati nelle condizioni più varie e con gli obiettivi più diversi, finanche combinandoli per creare una situazione tattica favorevole. Corvo all’occorrenza correrà velocemente, effettuerà salti sovrumani, si teletrasporterà (capacità utilissima nelle ambientazioni sviluppate in verticale), modificherà lo scorrere del tempo, genererà uragani o evocherà orde di topi. Tutti i poteri verranno aumentati nel corso dell’avventura attraverso l’utilizzo di Rune. La gamma di possibilità concessa al giocatore in ogni situazione sarà molto ampia, almeno sulla carta. Gli sviluppatori hanno spiegato come in Dishonored, a differenza di Elder Scroll, la libertà di gioco non sia legata all’esplorazione, bensì sia stata studiata per garantire un elevato numero di approcci nel superare ogni singolo ostacolo. Come accennavamo, Corvo usufruirà di preziosi gadget: trappole, granate appiccicose, rasoi, dardi avvelenati sono solo alcuni esempi dei gingilli che ci porteremo dietro, tutti utili e funzionali al basso profilo che dovremo mantenere nel procedere tra i livelli. Grazie alla telepatia, inoltre, sporadicamente controlleremo per un breve lasso di tempo altri uomini o animali: curiosa aggiunta in un gameplay dalle peculiarità molto interessanti.

L’etica contaUn aspetto su cui Arkane sta investendo grandi quantità di tempo e risorse è l’intelligenza artificiale. Le ambizioni degli sviluppatori si spingono fino a creare un sistema che permetta di gestire i personaggi non giocanti come persone “vive”, condizionate dall’ambiente circostante, non come singole entità tutte uguali tra loro. Per capirci meglio, un soldato che sta parlando con un collega avrà un udito meno sensibile e un livello di attenzione più basso rispetto a una guardia in ronda solitaria, rendendolo più facilmente aggirabile. Tutto ciò assume un ruolo fondamentale in quanto i nemici e, più in generale, il mondo circostante, si comporteranno in modo differente a seconda della nostra condotta: l’omicidio, pratica quasi mai necessaria per procedere, avrà pesanti conseguenze sulla nostra reputazione e sul rapporto con gli abitanti di Dunwall. Il mondo di gioco, insomma, sarà dinamico e in continua evoluzione, seppur la trama non si discosterà quasi mai dai suoi binari; solo alcuni dialoghi apriranno bivi differenti, ma difficilmente stravolgeranno il corso degli eventi. Tecnicamente parlando è ancora troppo presto per dare una valutazione precisa, l’unica certezza è che il motore garantirà una qualità visiva tale da permettere di integrare le cut-scene mantenendo la visuale in prima persona. Bethesda presto rilascerà nuove informazioni su questo intrigante progetto, noi di Spaziogames saremo in prima fila.

– Gameplay stealth vario e aperto

– Intelligenza Artificiale profonda e promettente

Dishonored si presenta con un carico di promesse e di ambizioni degne di chi vuole entrare con prepotenza nell’elite dei grandi brands del panorama videoludico. Bethesda ha incaricato uno studio dalle sicure credenziali per un progetto che sembra un po’ l’erede naturale del vecchio Deus Ex, un action/stealth fresco e moderno. Il gameplay vario, basato sull’utilizzo in simbiosi di poteri e gadget, unito ad una intelligenza artificiale profonda e complessa, è il biglietto da visita con cui Dishonored ci lascia l’acquolina in bocca, in attesa di avere maggiori dettagli soprattutto per ciò che concerne il comparto tecnico. L’appuntamento con l’uscita nei negozi è fissato per un generico 2012, quindi abbiamo tutto il tempo per capirne di più. Restate sintonizzati, potrebbe valerne davvero la pena.

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