Anteprima

Disgaea 4: A Promise Unforgotten

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a cura di Dr. Frank N Furter

Quando si parla di strategici a turni, gli amanti del gioco di ruolo giapponese non possono non pensare a Disgaea, serie nata dallo studio di sviluppo Nippon Ichi nell’ormai lontano 2003. Complice l’uscita settembrina in America e l’imminente rilascio sul territorio nostrano del quarto capitolo intitolato A Promise Unforgotten, abbiamo avuto modo di raccogliere un sostanzioso numero di informazioni e, ovviamente, fare qualche partita diretta. Andiamo a vedere quali sono le principali caratteristiche che potrebbero far la gioia del popolo di JRPG fan.

Le sardine fanno bene, anzi no, benissimoLord Valvatorez, il protagonista del gioco, è uno dei più grandi estimatori di sardine che tutto il Netherworld (e l’Hades, la prigione interna al regno) possano conoscere. Le proprietà nutritive di questi piccoli pesci sono incredibili, senza dimenticare che sono ricchissimi di omega 3, fondamentale per… da come avete capito i folli dialoghi al limite dell’assurdo sono una prerogativa della serie, soprattutto se a pronunciarli è un vampiro “astemio” a causa di una vecchia promessa non ancora soddisfatta, che per colpa di questo digiuno è passato dall’essere un grande e potentissimo tiranno a semplice istruttore di Prinny (la mascotte della saga Disgaea). Il suo fedele servitore, un lupo mannaro di nome Fenrich, sempre per andare contro i canoni classici della fantasia occidentale, cerca in ogni modo di far tornare il suo padrone come un tempo, forte e spietato, ma con scarsi risultati. La prima impressione offerta dal duo e dai dialoghi utilizzati è stata positiva, lo spirito della serie non è cambiato, humor e piccole gag non sono mancate e non mancheranno nel corso dell’avventura. In sede di recensione vedremo se l’intero cast sarà capace di sostenere l’impalcatura narrativa con situazioni ancor più assurde e divertenti.

Più classico di così non si puòCome abbiamo già accennato, Disgaea 4 è un gioco di ruolo strategico a turni. L’impostazione delle battaglie e la gestione del party è rimasta pressoché invariata rispetto al terzo capitolo, apparso sempre su PS3. All’inizio dello scontro dovrete selezionare e posizionare i partecipanti alla battaglia dando così via al massacro. Ogni personaggio godrà di abilità particolari in base alla classe di appartenenza, di conseguenza anche l’equipaggiamento e le caratteristiche fisiche cambieranno con essa. Gli elementi di gameplay tipici della saga ritornano ancora una volta, sarà dunque possibile concatenare gli attacchi con i compagni adiacenti, sollevare e lanciare cubi per raggiungere livelli altrimenti inaccessibili, oppure impilare i personaggi del proprio team l’uno sopra l’altro in modo da creare una torre in grado di infliggere danni ingenti agli avversari. Ritorna il sistema dei geoblocchi, che avrà una grandissima influenza strategica sul campo di battaglia andando a condizionare l’andamento delle battaglie. Questo è uno degli aspetti che approfondiremo maggiormente il giorno della recensione, insieme a tanti altri elementi che in questa anteprima non possono ancora essere esplicati in maniera esaustiva. Le operazioni di routine, come il mantenimento e il potenziamento del proprio team, si svolgeranno nell’hub centrale del gioco, dove negozi di armi e oggetti saranno aperti ventiquattro ore su ventiquattro per fornirvi i loro servigi. Così anche l’Evility Shop, dove comprare utili abilità secondarie e assegnare ai membri del team nuove capacità combattive e tecniche sempre più devastanti. Un altro importante tassello del gameplay è rappresentato dal Cam-Pain Hq, luogo chiave del gioco, che rappresenta in sostanza il centro del potere, un vero e proprio governo con tanto di deputati, progetti di legge e senatori. Il Cam-Pain Hq sostituisce dunque la vecchia scuola superiore vista in Disgaea 3: non si tratta solo di un mero cambiamento estetico ma rappresenta anche la volontà del team di sviluppo di raccontare una storia leggera e piena di gag divertenti, cercando di cambiare le carte in tavola e motivando così il giocatore navigato a proseguire nella narrazione.

Old fashioned 2DDa sempre i titoli Nippon Ichi non brillano per un comparto tecnico d’avanguardia, tuttavia il 2D utilizzato nei loro giochi si è sempre fatto apprezzare per la qualità artistica più che per quella prettamente tecnica. Disgaea 4 non fa eccezione, si notano dei discreti miglioramenti rispetto al suo predecessore ma nulla che faccia gridare al miracolo e in tutta sincerità questo non ci disturba per nulla. Si potrebbe ampliare il numero di animazioni degli sprite dei protagonisti, forse sin troppo limitato, e un bestiario più variegato non sarebbe una cattiva idea, poiché dopo otto anni e quattro giochi (senza contare i porting) si sta rendendo evidente una certa carenza di idee. Per quanto concerne la colonna sonora abbiamo trovato il brano d’apertura azzeccato, una bella opening senza ombra di dubbio. Non ci resta che ascoltare il resto della soundtrack e il doppiaggio per esprimere un giudizio definitivo.

– Gameplay profondo e vario

– Ironia a palate

– Le Sardine

Disgaea 4: A Promise Unforgotten promette bene, soprattutto per i fan della serie e degli strategici a turni di stampo orientale. Tutto quello che ci si aspetterebbe da un capitolo della saga è presente in abbondanza, senza dimenticare qualche piccola novità nella trama e nel sistema di sviluppo delle classi, che non fa mai male. Tuttavia potrebbe risultare un prodotto ancora indigesto per chi si avvicina per la prima volta al brand, anche se la dilagante ironia e il corposo tutorial potrebbero rivelarsi un’utile medicina. Il titolo sviluppato da Nippon Ichi, distribuito in Italia da Namco Bandai, verrà rilasciato il prossimo 28 ottobre, restate sintonizzati sulle pagine di Spaziogames per la recensione.

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