DeathSpank
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a cura di Alex Overkilll
DeathSpank è il nome dell’ultima creatura di Ron Gilbert, l’uomo dietro l’indimenticato The Secret of Monkey Island; un motivo questo già sufficiente per meritare le attenzioni più sincere del pubblico videogiocante. Il prodotto, che si presenta come action-RPG di stampo comico, è pronto a uscire quest’estate per Live Arcade e PSN, e ha saputo mostrarsi in azione recentemente per offrire un consistente assaggio del lavoro finale. Pronti alla pregustazione?
L’alba di un nuovo anti-eroeDeathSpank è proprio il bizzarro protagonista del gioco, alla ricerca di un misterioso artefatto, chiamato originalmente… Artefatto, sigillato da una sinistra fatucchiera. Dopo il filmato introduttivo di rito, l’eroe viene catapultato davanti all’abitazione di quest’ultima, Ms. Heybenstance, a combattere contro orde di scalcianti scheletri e Stupide Galline (tale il nome preciso con cui i pennuti vengono identificati attraverso apposite diciture a schermo). Conclusa la battaglia, la strega lo accoglie, pronta ad aiutarlo nel tentativo di sciogliere l’oscuro sigillo magico posto sull’agognato Artefatto a un prezzo: salvare i fedeli compagni rettiliformi di Heybenstance dalle appuntite grinfie delle Galline Crudeli. La vera lotta non deve che iniziare.Come ogni buona tradizione ruolistica imporrebbe, gli avversari vengono graficamente “incorniciati” da utili diciture identificative del loro livello, per lasciar capire al giocatore il grado di sfida imposto da un eventuale confronto armato. Naturale perciò aspettarsi dai nemici di livello più alto una maggior resistenza e forza con cui fare i conti, preparandosi a una lunga contesa o a una ben più radicale fuga strategica. Il protagonista stesso può del resto livellare ed accrescere così i propri personali parametri e parco mosse attraverso speciali Carte Eroe. Solo sei sono però le carte equipaggiabili, obbligando il giocatore a ponderare le scelte e ad adattarsi all’ambiente così come alle diverse situazioni contestuali.La storia prosegue. E dopo avere portato a compimento la missione per conto della strega, DeathSpank deve percorrere un nuovo cammino, quello alla ricerca degli ingredienti per l’incantesimo di scioglimento del sigillo. Così si dischiude l’intero universo del lavoro, costellato di missioni e sottomissioni da intraprendere per il conseguimento degli obiettivi prefissati, interagendo con i numerosi abitanti del mondo digitale (evidenziati da utili punti esclamativi sopra le loro teste). Anche sotto questo aspetto il prodotto segue fedelmente le orme dei comuni giochi di ruolo, portando l’utente ad accettare quest, compierle e poi riscuoterne la meritata ricompensa. I dialoghi, metà dei quali scritti dal pugno stesso di Gilbert, risultano tutti recitati oralmente da competenti doppiatori, e si ramificano in molteplici direzioni, presentando così una buona profondità complessiva. Un agevole menù è poi capace di ordinare le quest accettate, suddividendole sostanzialmente in due macro-categorie: “Cose importanti da fare” e “Cose non importanti da fare”. Speciali biscotti della fortuna disseminati in giro per gli scenari permettono comunque di ricevere dritte nel caso ci si smarrisca durante un compito, regalando preziosi indizi sulla corretta strada da seguire.
Azione totaleLa mappatura dei comandi è stata pensata per dare una forte impronta action al combattimento. Ai tasti del controller e al D-pad sono infatti associabili rispettivamente precise azioni a mano armata e oggetti, scongiurando l’utilizzo del salto ma focalizzandosi piuttosto su quello delle braccia. Una scelta potenzialmente criticabile, che viene però ben assimilata dopo pochi minuti di gioco. Oggetti curativi per situazioni d’emergenza possono in questo modo essere istantaneamente utilizzati in combattimento, assicurando assistenza immediata e affidabile mentre si è impegnati a mulinare la fedele spada e annientare le minacce che attentano alla propria vita.La deambulazione nel mondo di DeathSpank è accentuata dalla rotazione fisica degli scenari sotto i piedi del protagonista, con un effetto generale molto simile a quello goduto nelle recenti versioni di Animal Crossing. Gli ambienti sembrano così rotolare lentamente come su un gigantesco corpo sferico, lasciando scomparire in maniera graduale alberi e alture all’orizzonte. Questa scelta stilistica si sposa del resto molto bene con i tratti cartoon dell’aspetto estetico del gioco, tra i suoi colori accesi e vivaci, e i suoi elementi paesaggistici stilizzati e fiabeschi, che donano all’insieme il gusto di una magnifica fiaba per bambini.
– Esteticamente accattivante
– Gameplay semplice e immediato, ben calzante con l’azione concitata del gioco
– C’è Ron Gilbert alle redini…
DeathSpank si presenta come un gioco di ruolo dalle pesanti impronte action, tanto da far sorgere il dubbio che non possa piuttosto trattarsi di un gioco d’azione con influenze ruolistiche. Non sembra aggiungere molto all’uno e all’altro genere, ma riesce a proporre con uno stile tutto personale un magnetico mondo fiabesco, un gameplay immediato e funzionale e una profondità insospettabile per un prodotto destinato a Live Arcade e PSN. Interessante è il completo sistema di dialoghi e naturalmente la mano di Ron Gilbert, elemento che non può che ingigantire di molto le aspettative. Lo stesso game designer ha del resto ironicamente etichettato il prodotto come “miglior gioco mai realizzato”. E’ quindi forse possibile non attendersi quest’estate – al momento dell’uscita del lavoro – un’esperienza memorabile?
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