Anteprima

Dead to Rights Retribution

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a cura di drleto

Quando nella pianificazione del terzo episodio di una serie si decide di resettare il brand e ripartire da capo le considerazioni che giungono immediatamente alla mente sono due: la prima un po’ scoraggiante, ovvero che i primi episodi non avevano convinto nemmeno coloro che li hanno sviluppati e la seconda, decisamente migliore per tutti i videogiocatori, è che comunque il progetto è ancora valido e forse è finalmente giunto il momento in cui questo troverà la maturazione.

Live in MilanoL’occasione per verificare lo stato di salute di Dead to Rights Retribution è stato un evento milanese negli studi di Namco Bandai Italy dove Imre Jele, il Project Director di Volatile Games, ci ha presentato alcuni livelli del gioco nei quali ci alterneremo nei panni di Jack Slate il nerboruto poliziotto protagonista della serie, o Shadow il suo improvvisato compagno canino. Una delle più grosse peculiarità del gioco è infatti quella di poter vivere parte dell’avventura nei panni, o meglio nella pelliccia, di Shadow, un enorme cane che nel corso di questa avventura incrocerà il suo destino con Jack, col quale formerà un dinamico duo di qui sopra. All’inizio del gioco infatti questi due personaggi non si conosceranno e solo i drammatici eventi che vivremo nei primi livelli li porteranno a cooperare assieme. Questo espediente è stato utilizzato per rendere più vario il gameplay e spezzarlo in due fasi ben distinte. Il cane sarà infatti in grado di muoversi furtivamente, percepire i nemici nascosti dietro protezioni o muri, nascondere i cadaveri ad occhi indiscreti ed attaccare con veloci e letali balzi il malcapitato di turno. I segmenti con Jack invece saranno riconducibili ad un action in terza persona, nel quale potremo sia sfruttare un gran numero di armi e le coperture per attaccare dalla distanza, sia affrontare a viso aperto gli avversari e finirli a mani nude, grazie alla prodigiosa forza del protagonista e all’innovativo sistema di controllo che permette di concatenare l’utilizzo dei ferri con colpi a mani nude. In questi frangenti la presenza del cane donerà al gioco una componente tattica maggiore, legata all’utilizzo del cane. Shadow infatti obbedirà ai nostri comandi e potremo sfruttarlo sia come diversivo per distrarre i nemici sia per eliminare coloro che si stanno riparando dietro muri o barricate.Come si può intuire da questi dettagli il gioco ha un’impostazione molto action, persino ignorante, dove l’esagerazione e la spettacolarità sono all’ordine del giorno. I due protagonisti saranno infatti capaci di mosse dalla violenza inaudita che si risolveranno immancabilmente in un bagno di sangue. Il motivo? Semplicemente perché è divertente, ci assicura Imre Jele. Effettivamente tutti coloro che non si lasceranno impressionare dal liquido scarlatto troveranno piuttosto entusiasmanti alcune finishing move di Jack o gli attacchi di Shadow che raramente non si concentreranno sulle parti basse o sui volti. Per non parlare della possibilità di infierire sui nemici sconfitti o urinare loro addosso. Per quanto inutili tutte queste azioni partecipano a definire la personalità del coprotagonista, con il quale presto entreremo in sintonia, per via della cura con la quale è stato realizzato, a partire dalla resa della pelliccia, fino ad arrivare alle animazioni precise e puntuali sotto ogni aspetto.

Bello violentoAllo stato attuale delle cose, ricordiamo che il gioco giungerà nei negozi non prima del marzo del 2010, Dead to Rights Retribution sembra essere un titolo discreto anche dal punto di vista tecnico. Il motore di gioco, nonostante non sorprenda per qualità delle texture o ampiezza dei livelli si dimostra piuttosto versatile e grazie ad un buon utilizzo degli effetti di illuminazione e particellari riesce a sorreggere degnamente il confronto con la concorrenza attuale. Le animazioni dei protagonisti sono piuttosto buone; menzione d’onore alla gestione delle combo e varietà d’azione di di Jack e alla realizzazione di Shadow, di tutti i suoi movimenti e le sue “stranezze”.Nonostante il level design sia piuttosto lineare, si fanno apprezzare la distruttibilità di alcuni ripari come l’intelligenza nemica, forse persino troppo all’erta ed aggressiva per il livello di difficoltà selezionato. La varietà delle ambientazioni sembra buona, si va da paesaggi urbani a rimesse abbandonate della ferrovia, passando per quelli che sembrano laboratori di ricerca sci-fi nei quali raccoglieremo armi all’avanguardia. Persino il frame rate sembra sia stato messo a posto e nonostante sia presente ancora qualche piccolo calo, la situazione sembra migliorata rispetto all’ultima volta. Si spera anche in una maggiore pulizia del codice di gioco da problemi quali pop-up e compenetrazioni poligonali, che inficiano leggermente il giudizio complessivo, ma come al solito ancora provvisorio, del titolo.Il titolo è suddiviso in circa una decina di livelli di lunghezza variabile e non ancora si sa se conterrà un qualche tipo di modalità in cooperativa. Aspettiamo dunque nuove informazioni per avere un quadro più completo del prodotto Volatile Games.

– Due diverse fasi di gameplay

– Ultraviolento

– Azione esagerata

A questo nuovo raffronto con Dead to Rights Retribution abbiamo potuto constatare come i lavori siano andati avanti, definendo in maniera più precisa le meccaniche di gioco, ripulendo il motore grafico dai difetti riscontrati in precedenza e donando un maggior appeal ai due protagonisti. Insistendo su un lato violento e spettacolare di gioco i ragazzi di Volatile Games stanno cercando di definire un carattere ed un target a questo action/Tps che senza un qualche elemento di riconoscibilità potrebbe rischiare di perdersi nella massa di produzioni odierne. Sempre che Shadow lo permetta.

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