Darkspore
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a cura di Sidmarko
Will Wright è uno che di innovazione se ne intende, e non poco. Dopo averci regalato la prima vera simulazione di vita con la serie The Sims e la possibilità di vivere ogni fase dell’evoluzione grazie al colorato Spore, il game designer statunitense ha deciso, inaspettatamente, di reinterpretare a suo modo il filone dei giochi di ruolo con l’hack’n’slash DarkSpore. Pescando a piene mani alcune idee dal suo immagnifico repertorio e mischiandole sapientemente ad un gameplay à la Diablo e ad un’ambientazione cupa e seriosa, Will ha creato un action GDR fresco, originale, dal ritmo incalzante e, soprattutto, molto divertente. Grazie all’open beta disponibile su Steam dal 29 Marzo all’1 Aprile, abbiamo potuto testare con mano alcuni livelli e farci una prima idea su cosa rende Darkspore tanto diverso e spassoso.
Mai giocare con il DNAL’intero universo di Darkspore si trova riverso in una profonda situazione di degrado. Eoni prima, i Crogenitor, scienziati molto abili nella manipolazione genetica, sfruttarono le loro conoscenze per dar vita a delle creature belliche potentissime, denominate Living Weapons o Eroi, il cui compito era quello di mantenere l’ordine intergalattico. I Crogenitors però, non ancora soddisfatti dal risultato raggiunto, decisero di aggiungere all’esperimento l’ E-DNA, una sostanza mutagena molto potente. L’uso incosciente di questo ingrediente portò però ad una destabilizzazione del DNA degli Eroi, trasformandoli in bestie senza scrupoli, chiamate Darkspore. Queste si ribellarono ed iniziarono ad eliminare i Crogenitor, obbligandoli a trovare rifugio nei meandri più sperduti dell’Universo, onde evitare la totale estinzione. Solo sei di loro riuscirono a scampare al genocidio, e si fecero ibernare nelle loro navicelle in attesa che i computer trovassero la cura adatta adatta a stabilizzare l’E-DNA. Moltissimi anni dopo, uno di questi scienziati viene risvegliato dal sonno criogenico, dopo che il computer di bordo ha finalmente trovato un rimedio. Il giocatore vestirà i panni di questo ultimo Criogenitor, ed avrà il compito di porre fine alla minaccia Darkspore potendo contare sull’aiuto dei Living Weapons.
Colleziona, Customizza, Combatti!In linea con lo stile degli hack’n’slash isometrici più tradizionali, in Darkspore si dovrà falcidiare tutto ciò che compare sul terreno di gioco semplicemente cliccandoci sopra, con la frenesia e la soddisfazione tipica, ed unica, di questo genere. Ma dopo qualche uccisione ci si renderà subito conto della vastità e dell’originalità che contraddistingue questo titolo, a partire dal looting. Quest’ultimo offre un’interessante gamma di oggetti: gli equipaggiamenti, divisi in quattro livelli di rarità, le sfere di energia e salute e le eliche di DNA, che rappresentano la moneta del gioco e risultano fondamentali per installare nuove parti sulle creature. Ed è proprio nel momento in cui si customizza che inizia il vero divertimento, e che l’ottenimento degli equipaggiamenti comincia a dare i suoi frutti. Infatti, attraverso un classico editor, sarà possibile aggiungere all’eroe ogni singolo pezzo trovato sul campo di battaglia, non semplicemente incasellandolo nella tabella dell’inventario come accade nei tipici giochi di ruolo, ma manipolando a piacimento ogni arma, aumentando o diminuendone le dimensioni, scegliendo l’inclinazione più adatta al fisico e, per gli amanti dell’estetica, anche cambiandone il colore. Come in Spore, la personalizzazione delle creature risulterà una parte preponderante dell’esperienza di gioco e, anche se non così approfondita come nel suo “predecessore”, si è rivelata un’attività appagante; anche se molto più influente dal punto di vista estetico che da quello ludico. Resta da vedere se la formula adottata sarà in grado di divertire il giocatore per tutto l’arco della campagna.
Vai Zrin, scelgo te!Action GDR in cui è possibile controllare party composti da più personaggi contemporaneamente è oramai una consuetudine in questa generazione videoludica. Ma non fatevi strane idee, perché non è questo il caso di Darskpore. Prima di scendere dalla vostra nave sul campo di battaglia, anche se potrete comunque comporre una squadra di tre eroi, solo uno sarà schierabile. La vera novità risiede infatti nell’inedita possibilità di scambiare fra di loro i membri del team in qualsiasi momento, a seconda della situazione e della tipologia di nemico incontrato, con la semplice pressione di un tasto. Inizialmente si avranno a disposizione solo tre creature, ma successivamente, avanzando nella campagna e innalzando il livello Crogenitor, sarà possibile assoldarne altre, fino ad un massimo di venticinque. Questo numero potrà ulteriormente incrementare grazie alla possibilità di dare vita a ben tre varianti genetiche per ogni Eroe, che differiscono dall’originale per le abilità possedute. Un’altra differenziazione è rappresentata dall’appartenenza ad una determinata famiglia genetica, che può essere: Plasma, Quantum, Bio, Cyber, e Necro. I Living Weapons di categoria Plasma hanno a disposizione il potere del fuoco; i Quantum sono in grado di manipolare la dimensione spazio-temporale; i Bio controllano la natura attraverso l’ausilio di piante o animali; i Cyber utilizzano armi meccaniche e, infine, i Necro sono in grado di evocare anime e incutere timore ai nemici. Oltre alle tipologie genetiche appena elencate, sono presenti anche le classi più tradizionali, accostabili ai canonici archetipi rappresentati da guerriero, ladro e mago, che in Darkspore vengono chiamati rispettivamente Sentinel, eroe molto potente nei combattimenti ravvicinati ma lento nei movimenti; Ravenger, molto rapido e particolarmente abile negli attacchi a distanza; e Tempest, creatura in grado di utilizzare particolari abilità di supporto, simili alle più classiche magie.
Spore OscureDa quello che abbiamo potuto provare, il level design ha mostrato un grande riciclaggio di elementi e scenari, ed una morfologia delle mappe marcatamente lineare e poco votata all’esplorazione. Speriamo vivamente che la versione completa sia caratterizzata da una maggiore eterogeneità di ambienti e situazioni. Tuttavia, dal punto di vista meramente tecnico, la realizzazione è risultata decisamente buona e rispecchia fedelmente l’atmosfera sci-fi della narrazione. I modelli poligonali di Darkspore ed Eroi sono ben dettagliati, colorati da tinte molto sgargianti e in linea con lo stile caricaturale delle precedenti produzioni firmate dall’accoppiata Wright/Maxis. Allo stesso modo il comparto audio dispone di buone soundtrack a tema spaziale e di una discreta campionatura.
MultiplayerLa modalità campagna potrà essere giocata anche in multiplayer cooperativo, sia online che offline, fino ad un massimo di quattro giocatori. Inutile asserire come in questa modalità risieda la massima espressione ludica del prodotto, che innalzerà esponenzialmente il divertimento e permetterà l’applicazione di tattiche e attacchi combinati con i propri compagni di avventura. Ad aumentare la varietà offerta dal multiplayer sarà la presenza di una modalità Player vs Player con sfide da 1vs1 o 2vs2. Durante le nostre prove il netcode si è comportato egregiamente, senza mostrare alcun problema.
– Personalizzazione Eroe
– Immediato e divertente
– 25 Eroi da collezionare
Ancora una volta Wright è riuscito nell’intento di sviluppare un titolo originale, su questo non ci sono dubbi. La grande personalizzazione degli Eroi e il gameplay immediato e frenetico, tipico degli action GDR da cui Darkspore pesca a piene mani, si mescolano in un’ottima commistione di elementi, destinata a divertire tutti i tipi videogiocatori. A causa dei pochi livelli a disposizione nella beta non siamo ancora in grado di dire se l’offerta ludica si rivelerà ripetitiva o meno, ma il multiplayer cooperativo sembra avere le carte in regola per scongiurare anche questo pericolo.
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