Anteprima

Darksiders II

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a cura di Pregianza

Il primo Darksiders fu una sorpresona. Vigil Games, il team di sviluppo dietro al titolo, era praticamente sconosciuto ai tempi, e aveva attirato un po’ di attenzione principalmente perchè il noto fumettista Joe Madureira era uno dei due fondatori. Il loro primo sforzo però dimostrò un talento nettamente superiore alle aspettative: le avventure di Guerra fondevano alla grande un solido sistema di combattimento, esplorazione ed enigmi alla Zelda e l’inconfondibile stile del disegnatore, in un pacchetto davvero sopraffino che qualunque amante degli action adventure avrebbe dovuto provare. Le vendite furono buone (seppur inferiori a quanto il gioco effettivamente meritasse), e THQ decise quindi di commissionare un bel seguito alla software house. Notizia grandiosa per chi il primo capitolo se l’era mangiato, migliorata ulteriormente quando gli sviluppatori hanno annunciato che il nuovo protagonista sarebbe stato l’unico cavaliere dell’apocalisse più figo di Guerra, ovvero Morte. Dopo un paio d’anni di sviluppo segretissimo, le prime info stanno trapelando e qualche demo ha iniziato a girare tra le redazioni. Ecco cosa è stato scoperto di nuovo.
“Sono Morte” “Chi?” “Morte” “Si ma chi?” “Io” “No, semmai sono morte loro” “Ma porc…”
Alcuni dei principali punti di forza di Darksiders erano l’enormità del mondo di gioco, i tanti enigmi da risolvere e l’innumerevole quantitativo di zone segrete da esplorare. Vigil Games lo ha capito alla grande e in questo seguito ha deciso di ampliare ulteriormente le zone visitabili, eliminando la parziale linearità e consequenzialità del predecessore, e introducendo missioni secondarie, città, e un gran numero di NPC. Morte avrà molta più libertà del fratello, e vagherà per un mondo nettamente più vivo, in teoria ancora popolato dai rimasugli della razza umana oltre che da orde di demoni. Per cavarsela in questo ambiente enorme e pericoloso, l’oscuro cavaliere ha dalla sua tutta una serie di nuove abilità: può balzare di muro in muro con facilità, eseguire rapide schivate e capriole durante le battaglie, camminare sulle pareti e, nelle recenti apparizioni, ha dimostrato di potersi aggrappare a grossi anelli con l’ausilio di un’estensione magica del proprio braccio. Non finisce qui, il nostro eroe è uno spaventoso esperto di armi e arti marziali, in grado di usare un enorme quantitativo di strumenti distruttivi. Oltre alle immancabili falci, maneggia con maestria asce, mazze, grossi martelli, armi da fuoco, artigli e un sacco di altri arnesi ancora non svelati.  Morte ha anche una certa dimestichezza con la sua forma potenziata, ed è in grado di trasformarsi in un enorme mietitore alato con più facilità rispetto a quanto sperimentato in passato con la forma demoniaca di Guerra. Speriamo che questa sua capacità non influisca negativamente sul livello di sfida. Il primo Darksiders era già abbastanza facilotto.
I programmatori non si sono fermati e hanno deciso di dare un tocco più gdr alle meccaniche del gioco. Si sa poco a riguardo, ma pare che il sistema di potenziamento delle armi sarà molto più complesso di quello visto nel primo capitolo e si avranno molte più opzioni di personalizzazione nei rami delle abilità speciali (Harbinger quello legato alle armi, Necromancer per le magie). I mostri uccisi ora lasciano cadere anche degli oggetti, e non sarà raro trovare pezzi di armatura o monili da equipaggiare durante lo sterminio dei vostri nemici. Soltanto le magie ci sono parse più o meno invariate. Morte è esperto nell’arte dell’evocazione, e può scagliare uno sciame di corvi contro gli avversari, o riesumare qualche morto vivente con facilità. Non sappiamo di quante abilità disporrà nel gioco finito, ma crediamo che anche in questo caso Vigil Games abbia deciso di espandere le possibilità. 
Corvo del buon augurio?
Non abbiamo potuto vedere molto di Darksiders 2, ma il gioco ci è sembrato migliorato soprattutto per quanto riguarda l’impatto visivo. La grafica non fa certo gridare al miracolo, ma l’inconfondibile stile di Madureira sopperisce alle mancanze tecniche. I livelli mostrati erano prevalentemente al chiuso, e vedevano Morte districarsi tra enormi stanze piene di lava, muri da scalare e golem arcani da utilizzare per navigare le varie zone. La complessa strutturazione dei dungeon e dei livelli alla “Zelda” dà l’impressione di essere rimasta impeccabile. Parlando della indimenticabile serie Nintendo, non si può non descrivere una pensata geniale del team di sviluppo. Tutti sanno quanto è utile Navi in Ocarina of Time, e tutti sanno anche quanto è incredibilmente irritante la sua voce. In Darksiders 2 Morte è accompagnato da una sorta di Navi, ma non si tratta di una fatina bensì di un corvo chiamato Polvere, che grazie al cielo non urla di continuo e si limita a svolazzare in silenzio attorno ai punti d’interesse. Idea semplice ma geniale. Per quanto riguarda il sonoro siamo sempre su altissimi livelli, anche se i fan di Mark Hamill purtroppo dovranno fare a meno della voce dell’attore (fortunatamente il suo personaggio era odioso in Darksiders, quindi la sua mancanza non dovrebbe pesare molto). La longevità del gioco dovrebbe aggirarsi attorno alle 20 ore, e si parla solo delle quest principali, quindi chissà fino a che punto si potrà arrivare. Notevole per un action adventure, non c’è che dire.

– Più longevo e profondo dell’originale

– Morte è più agile, veloce e divertente da usare del fratello

– Un frullato perfetto di rompicapo, combattimento ed esplorazione

In redazione abbiamo moltissimi estimatori del primo Darksiders. L’avventura di Guerra era una gemma notevole nel panorama videoludico, forse un po’ grezza in certi punti, ma di certo splendente e ben tagliata in molti altri. Questo seguito promette di essere più vasto, più bello, più profondo e meglio strutturato del primo capitolo. Bava. Se Vigil Games manterrà tutte le promesse, avremo presto un capolavoro per le mani. Speriamo bene. Morte è abbastanza ganzo da meritare un’avventura coi fiocchi.

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