Castlevania: LoS - Mirror of Fate
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a cura di Hybr1d
Vimercate – Prendere un brand di peso come quello di Castlevania e riproporlo dopo un periodo abbastanza lungo di inattività, non è cosa da poco. Le aspettative dei fan si fanno sempre più ingombranti e con il passare del tempo aumenta il rischio di non riuscire a far breccia nel cuore di coloro che hanno amato il franchise fin dai suoi esordi e che al ricordo dei bei tempi andati sono sempre più persuasi che titoli così, non si vedranno più . Nonostante questa premessa, Castlevania: Lords of Shadow si è confermato un ottimo action game, in grado di unire fasi platform e di combattimento ad una trama abbastanza profonda e interessante da tenere i videogiocatori incollati allo schermo per un buon numero di ore. Dopo l’annuncio del secondo capitolo per home console arrivato allo scorso E3, Mercury Steam è ormai pronta a rilasciare il suo primo Castlevania su 3DS, Mirror of Fate, action game bidimensionale con una nutrita componente platform che rimanda ai titoli originali della serie, ma rimane comunque legato all’attuale reboot per quanto riguarda trama e personaggi. Grazie a Nintendo, che in Italia distribuirà il gioco in uscita l’8 marzo, abbiamo avuto la possibilità di provare con mano Castlevania: Lords of Shadow – Mirror of Fate, e ne siamo rimasti positivamente colpiti.
Una storia di famigliaCome detto, Mirror of Fate riprenderà il filone narrativo tessuto precedentemente da Lords of Shadow, proponendo una trama che si svolgerà successivamente agli avvenimenti avvenuti nel primo capitolo del reboot targato Mercury Steam. Se siete interessati a giocarvi quest’ultimo, o siete in prossimità di finirlo visto l’annuncio del secondo capitolo per home console, vi consigliamo di passare direttamente al secondo paragrafo, in modo da evitarvi possibili spoiler. Ci troviamo 25 anni dopo l’avventura che ha condotto Gabriel Belmont, membro della Confraternita della Luce, a fronteggiare il Signore dell’Oscurità in uno scontro epico che ha visto il nostro eroe uscirne vincitore. Non tutto però è andato per il meglio: dopo essere stato trasformato in vampiro dalla piccola Laura ed avere assorbito gli oscuri poteri di un’antica divinità, Gabriel è diventato egli stesso Dracula e ha preso le redini dell’ordine dell’oscurità, tramando contro la fratellanza che fino ad allora lo aveva sostenuto ma che tante disgrazie gli aveva causato durante l’intera vita. Minacciati dal nuovo Lords of Shadow, i suoi ex confratelli preparano la controffensiva, affidandosi proprio al figlio di Gabriel, Trevor, nato durante una delle tante missioni che hanno portato il padre lontano da casa. Temendo la possibile disfatta di Gabriel e il pericolo del suo cambio di fazione, la Confraternita della Luce ha allevato Trevor in segreto, strappandolo in tenera età dalle braccia della madre e lasciando il padre ignaro della sua esistenza. Trevor viene sottoposto a duri allenamenti da parte dei membri della fratellanza che lo portano a diventare un guerriero esemplare e il miglior cavaliere della Confraternita. Una vota fatta luce sull’oscuro passato di suo padre, egli decide di intraprendere un viaggio che lo porterà al castello di Dracula, ma non tutto va per il verso giusto e il destino, ancora una volta, sembra voltare le spalle alla dinastia dei Belmont. L’avventura narrata in Castlevania: Lords of Shadow – Mirror of Fate, non ci metterà solamente nei panni di Trevor e di suo padre Gabriel, ma anche in quelli di suo figlio Simon, protagonista del primo Castlevania, e del mai dimenticato Alucard, protagonista dell’amatissimo Symphony of the Night. La campagna sarà quindi divisa in differenti atti, e vedrà il giocatore calarsi nei panni di un diverso protagonista per ognuno di essi. L’ambientazione rimarrà quella del Castello di Dracula, da visitare in epoche differenti in base al personaggio utilizzato. In questo caso il palazzo diventa esso stesso protagonista del titolo, mutando con il proseguo dell’avventura e mettendoci alla prova con numerosi enigmi e nemici sempre più potenti.
I ferri del mestiereDurante la nostra prova negli uffici di Nintendo, abbiamo avuto la possibilità di giocare sia nei panni di Gabriel che in quelli di Simon, mente Trevor è apparso solo in una piccola cut scene che ci ha lasciato con la curiosità di vedere quali avventure sarà destinato ad affrontare. Gabriel ci ha guidato all’interno del Prequel, una sorta di tutorial con cui familiarizzare con i comandi di Mirror of Fate. Ai tasti fisici sono affidati i due attacchi, uno a corto e uno a lungo raggio, il salto e l’utilizzo delle armi secondarie. L’utilizzo combinato dei due attacchi darà vita a numerose combo, sbloccabili nel proseguo dell’avventura accumulando punti esperienza e salendo di livello. La schivata è affidata al dorsale sinistro e l’interazione con l’ambiente al dorsale destro. La croce digitale è invece dedicata all’invocazione degli spiriti e alle armi da lancio, ma per entrambi gli utilizzi abbiamo preferito affidarci direttamente alle icone presenti sul touch screen, più comode e intuitive da utilizzare. Sul piccolo schermo verrà anche visualizzata la mappa, essenziale per orientarsi nei labirintici corridoi del castello, e i vari menù di gioco. Dopo un paio d’ore di gioco, il tutto ci è sembrato funzionare a dovere, con i comandi reattivi e ben bilanciati che hanno reso frenetici i combattimenti fin dalle prime battute, complici anche nemici ostici al punto giusto da risultare impegnativi ma mai frustranti. Per padroneggiare al meglio il combat system e tutte le combo a nostra disposizione ci è voluta un po’ di pratica, ma questo non ha fatto altro che aumentare la nostra soddisfazione durante i combattimenti. Vista la grande varietà di nemici che ci troveremo ad affrontare, avere ben chiaro in mente quale tipo di attacco sia più efficace ci renderà la vita più facile. Si passa da zombi lenti ma coriacei, a lupi veloci e potenti in grado di metterci in seria difficoltà quando ci attaccano in gruppo. Anche le arpie non sono una passeggiata: stando sempre a mezz’aria saranno fondamentali il tempismo e le specifiche combo di cui sopra per avere la meglio su di loro. Abbiamo anche incontrato numerosi boss durante la nostra prova. Ognuno è apparso ben caratterizzato sia in termini estetici che di pattern di attacco, costringendoci ogni volta a provare più di una strategia per riuscire ad avere la meglio. Sbagliare costa caro, ma una volta trovato il punto debole la soddisfazione per la vittoria è stata ancora maggiore.
Nel castello di DraculaOltre che per le creature che lo popolano, il Castello si è fatto notare per l’ottimo design che lo contraddistingue. In questi termini, Mirror of Fate sarà più simile ai precedenti capitoli per portatili Nintendo, piuttosto che all’action game sviluppato da Mercury Steam su home console. In tal senso gli sviluppatori si sono dimostrati capaci di cambiare approccio al level design dando vita a fasi platform di tutto rispetto, sicuramente migliori di quelle scialbe, e in alcuni punti problematiche, viste in Lords of Shadow. L’eredità lasciata da Order of Ecclesia, uscito su DS nel 2008, non era sicuramente facile da gestire, ma a quanto pare Konami ci ha visto giusto ad affidare anche questo capitolo allo studio spagnolo. Corde, casse, pareti da scalare, fasi subacquee ed enigmi ambientali danno ottima varietà e ritmo al titolo, facendo degnamente da contraltare alle fasi di combattimento che si confermano sempre frenetiche ed impegnative al punto giusto, richiedendo riflessi pronti e un ottimo tempismo nell’utilizzo della schivata, essenziale soprattutto se ci troviamo ad affrontare molteplici nemici. Passaggi secondari, nicchie nascoste, cancelli e portoni rendono la residenza di Dracula un vero labirinto in cui perdere la bussola è tutt’altro che difficile. A questo proposito, oltre alla già citata mappa visibile sul touch screen, ci vengono incontro i portali del teletrasporto, utili anche per non soffrire eccessivamente il backtracking dei livelli. A onor del vero, quest’ultimo non si presenta così asfissiante come si potrebbe pensare: ritornare sui nostri passi, specie dopo aver appreso nuovi poteri, ci permette di avere accesso a stanze e passaggi nascosti che eravamo stai costretti a tralasciare in precedenza. Su questo punto però non ci sentiamo ancora di formulare un giudizio definitivo, in quanto dobbiamo ancora capire bene come saranno gestiti i salti temporali della trama e conseguentemente come il castello del re dei vampiri andrà a modificarsi. Se dovesse risultare troppo uguale a se stesso, trascorrerci le 15 ore dichiarate dagli sviluppatori per portare a termine l’avventura, potrebbe risultare piuttosto pesante. Il comparto grafico è apparso curato e ben realizzato, con un effetto 3D ottimo che non ci ha dato nessun problema anche con parecchie ore consecutive di gioco. Anche l’audio fa la sua bella figura, con una colonna sonora evocativa che sintetizza al meglio il tono cupo dell’avventura, aumentando notevolmente il coinvolgimento del giocatore.
– Ottime fasi platform
– Molteplici personaggi giocabili
– Combat system bilanciato
In vista dell’uscita sempre più imminente, le nostra prova di Castlevania: Lords of Shadow – Mirror of Fate ci ha lasciati piacevolmente soddisfatti. Gli sviluppatori spagnoli di Mercury Steam hanno dimostrato di saper gestire il reboot di una serie importante come quella di Castlevania e anche questo capitolo per 3DS sarà coinvolto nel progetto. Con molteplici personaggi giocabili e un Castello di Dracula che in quanto a level design ci è sembrato particolarmente ispirato, questo titolo ha tutte le carte in regola per soddisfare sia i fan storici della serie, che gli amanti degli action bidimensionali con una spiccata componente platform. Rimane ancora da far luce su alcuni aspetti come il backtracking e la gestione dei salti temporali, ma le impressioni sul titolo sono più che positive.
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