Biomutant, abbiamo visto l'Action-RPG Open World di THQ Nordic
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a cura di DjPralla
Informazioni sul prodotto
Biomutant
- Sviluppatore: Experiment 101
- Produttore: THQ Nordic
- Distributore: THQ Nordic
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH , XSX , PS5
- Generi: Azione , Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 25 maggio 2021 - 14 maggio 2024 (Switch)
Dopo il fallimento di THQ buona parte dei diritti e la possibilità di utilizzare il marchio sono passati in mano a Nordic Game, piccolo pubblisher del nord Europa responsabile per la pubblicazione di giochi che difficilmente avrebbero ricevuto la stessa attenzione da società più grandi. Solo recentemente si è scelto di rispolverare il nome acquisito e passare a un più aggressivo THQ Nordic, ma di tripla A ancora non se ne era vista l’ombra. Fino alla Gamescom 2017, che pur essendo stata scevra di particolari momenti di interesse per quanto riguarda novità, ha portato in dono una nuova e interessante IP: Biomutant.
Qualcosa di nuovo
Alle spalle del progetto c’è un team svedese dal nome Experiment 101 di recente formazione, ma con all’interno personalità di spicco provenienti da Avalanche Studio che hanno lavorato alla serie Just Cause e a Mad Max. Il mondo di Biomutant dipinge una terra in un’era post apocalittica in cui la natura ha rivendicato i suoi spazi a discapito del cemento; l’uomo non è più presente e animali antropomorfi mutati geneticamente combattono tra clan per la supremazia del territorio. Da qui faremo immediatamente conoscenza con il protagonista della storia, un incrocio tra una volpe e un procione che potremo modificare a nostro piacimento per quanto riguarda l’aspetto fisico. Se i cambiamenti inerenti alla pelliccia non saranno che puramente estetici, modificando la stazza, invece, si andranno anche a cambiare i valori di base del nostro personaggio. Una volta entrati in partita ci si ritrova di fronte a un Action RPG open world, dove il giocatore può muoversi liberamente per accumulare esperienza e sbloccare man mano nuove parti dello skill tree, nuove combo e nuove armi craftabili. La base del gameplay è per certi versi simile a quella vista nei giochi Platinum Game, con un tasto dedicato all’arma da fuoco e uno all’arma bianca, che possono essere combinati in vari modi, assieme alla schivata e al bullet time. Ovviamente in questo caso il ritmo dell’azione è molto più blando rispetto a Bayonetta o Devil May Cry e lascia al giocatore la possibilità di riflettere con calma sull’azione sucessiva, ma secondo gli sviluppatori sarà possibile sbloccare diversi nuovi moveset nel corso dell’avventura, che daranno così al giocatore maggiore flessibilità nella concatenazione delle combo. A differenziare il titolo dai predecessori nel genere è stata aggiunta la possibilità di utilizzare elementi come il fulmine, il vento e l’acqua all’interno delle combo, oppure di trovare proiettili speciali che producono stati alterati ai nemici. Lasciati i combattimenti, sarà infatti necessario esplorare questo vasto open world che immerge il giocatore in diversi ambienti, dove ci sono nascoste casse con materiali. Accumulando tutto il necessario diventa possibile creare nuove armi, che andranno così a modificare il gameplay dei combattimenti.
Mutants’ Karma
A governare gli spostamenti del nostro protagonista ci sarà la necessità di investigare sull’inquinamento che sta consumando l’albero della vita e, di conseguenza, la necessità di ricercare i bulbi utili per ripristinarne le radici diramatesi nelle varie regioni. Nel corso dell’avventura verremo messi di fronte a scelte che avranno degli esiti opposti a seconda del nostro agire, così da andare a modificare il karma in positivo o in negativo. Al momento gli sviluppatori non hanno voluto sbilanciarsi sul funzionamento effettivo di questa meccanica all’interno del gameplay, ma hanno voluto sottolineare quanto sarà alla base di tutta l’esperienza. Inoltre hanno voluto un po’ smorzare i toni del gioco che con lo sviluppo stavano diventando sempre più seriosi: un piccolo tocco di stile è l’aggiunta di onomatopee con font classici del mondo dei fumetti di stampo americano che appaiono durante gli scontri. Un altro elemento che ci fa ricordare che siamo all’interno di una storia narrata da animali selvatici è la possibilità di marchiare il territorio urinando sui cartelli di benvenuto nella nuova area, in modo tale da poterli poi sfruttare per il viaggio rapido.
– Combattimento molto sfaccettato
– Molto colorato e vario
Nonostante lo studio di sviluppo dichiari che i lavori su Biomutant siano in corso da più di due anni, è evidente che i ragazzi di Experiment 101 hanno delle ottime idee di gameplay che però devono ancora essere riassunte nella maniera ottimale per poter tirar fuori un prodotto di peso. In più sul versante tecnico c’è ancora veramente tanto da lavorare per potersi mostrare al pubblico come vera e propria tripla A in grado di competere con i più grandi.
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