Ben 10: Alien Force – Vilgax Attacks

L’attacco di VilgaxIl plot sul quale si sviluppano le vicende si va ad inserire tra le avventure televisive di Ben Tennyson proponendo un’inedita storia parallela, nella quale assisteremo all’ennesimo tentativo di conquista del pianeta da parte di Vilgax, il peggior nemico del buon Ben. Alla testa di un enorme esercito alieno, questo losco figuro sbarca sulla terra, mettendola a ferro e fuoco. Naturalmente il nostro eroe e la sue coraggiosa squadra non rimarranno a guardare inerti tale scempio e si lanceranno immediatamente sulle tracce dei malvagi. Grazie all’utilizzo della misteriosa energia Omnitrix, Ben ha la possibilità di assumere la forma di diversi e strani esseri viventi, ognuno di essi caratterizzato da un potere specifico. Avremo colossali giganti capaci di spezzare un autobus con pochi colpi, ad agili scimmie in grado di arrampicarsi su grondaie e sporgenze o ancora esili “mante volanti” capaci di planare per lunghi tratti.Grazie a queste diversità gli sviluppatori di Papaya Studios hanno costruito un action/platform con alcuni elementi di puzzle, risolvibili scegliendo la trasformazione più adeguata per il proprio eroe.Il gioco adotta uno schema piuttosto semplice: per combattere i nemici avremo a disposizione due tipi di colpi offensivi e un potere speciale che ovviamente differiranno dal tipo di essere impersonato. Contro nemici abili negli attacchi a distanza sarà preferibile utilizzare un personaggio agile e veloce, mentre contro avversari corazzati sarà meglio sfruttare una pura potenza di percosse. Da questo punto di vista Ben 10: Alien Force – Vilgax Attacks appare discretamente caratterizzato, grazie al differente approccio che è necessario utilizzare in base al personaggio selezionato. Certo potremo in qualsiasi momento cambiare forma, ma dovremo sempre tenere sotto controllo la barra Omnitrix per evitare di esaurire questa energia prima del dovuto. Una meccanica molto semplice, ma efficace che impedisce di abusare delle trasformazioni.Il target del titolo Papaya Games lo si può intuire dalla forte caratterizzazione dei personaggi, fedeli alla loro controparte animata. Tutto, dai movimenti dei protagonisti ai poteri delle trasformazioni di Ben e la sua squadra corrisponde in maniera fedele a quanto conosciuto dai fan. Seguaci di età mediamente piuttosto bassa, che ha spinto gli sviluppatori a ricercare dei metodi per facilitare l’incedere lungo i livelli, che per via dei tanti differenti poteri potrebbero, perlomeno inizialmente, disorientare. Le indicazioni che si possono ritrovare lungo i livelli, atte a suggerire quale potere scegliere per superare un determinato ostacolo, servono esattamente a questo, ovvero ci diranno quale fisionomia assumere, ma non ci diranno cosa dovremo fare. Per raggiungere le zone bonus inoltre dovremo arrangiarci e sperimentare sulla nostra pelle le diverse soluzioni.

FedeltàGraficamente il gioco alterna una certa cura nel riproporre i personaggi tanto amati dal grande pubblico con alcune leggerezze non proprio confacenti l’hardware sul quale il prodotto è stato provato, ovvero Xbox 360. I filmati infatti sono di ottima fattura, realizzati con un’ottima computer grafica e doppiati in maniera molto professionale, in lingua inglese, sottotitolato in italiano. Una volta scesi in campo il lavoro mostra però alcune lacune, come texture piatte, livelli piuttosto poveri dal punto di vista poligonale e qualche problema di compenetrazioni tra i corpi. Apprezzabile invece i pochi accenni di fisica che permettono ai personaggi più robusti di distruggere alcuni elementi dei fondali, come veicoli, casse o i muri, se le dimensioni della trasformazione sono ritenute troppo massicce per una normale porta. Divertenti in questo senso anche i piccoli “stacchetti” in ascensore, che grazie ai classici jingle rilassanti che è possibile ascoltare durante le ascese, sono in grado di creare un umoristico stacco con l’azione incessante ed i conseguenti ritmi rocckeggianti del resto del gioco.Dal punto di vista sonoro risottolineiamo il buon doppiaggio, sfortunatamente solo in lingua anglosassone, e le discrete musiche, dal ritmo alterno in base all’azione mostrata a schermo. La longevità sembra direttamente proporzionale all’interesse che le avventure di Ben ed i suoi amici sapranno suscitare nei giovani giocatori. Il prodotto è infatti sembra troppo legato al brand d’origine e privo di altre peculiarità per suscitare interesse in giocatori disincantati.