Anteprima

Bayonetta 2

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Se la versione finale di Bayonetta 2 dovesse essere entusiasmante, fuori di testa e appagante anche solo la metà della demo che abbiamo provato, non avremmo molti dubbi su quale titolo incoronare come miglior action stylish degli ultimi anni. Ma circa un quarto d’ora non può e non deve essere la cartina di tornasole del prodotto completo; ciò che questo tempo passato in compagnia della sexy strega dal taglio di capelli sbarazzino è in grado di fornire, però, è la prova schiacciante che Platinum Games non ha perso la mano durante la transizione alla console Nintendo, e che i deliri e le assurdità a cui il giocatore è sottoposto durante i furenti combattimenti non hanno cessato di esistere in questo secondo e promettente capitolo. È legittimo chiedersi se la demo sia stata confezionata ad arte per stupire e dare l’illusione che in Bayonetta 2 non ci darà nemmeno un attimo di respiro, ma osservando un certo tipo di continuità nell’azione, volutamente esagerata e artificiosa, abbiamo avuto l’impressione che verremo braccati dall’inizio alla fine. Con grande gioia di chi da un gioco simile si aspetta il massimo in termini di frenesia ed esaltazione.

Hot witch
Bayonetta, a parte qualche centimetro di capelli, non ha davvero perso nulla: si muove ancora sensuale e leggiadra tra creature angeliche e demoniache che vogliono sbarazzarsi di lei, esibendosi in moine sexy, passi provocanti e colpi carichi di estremo sadismo, mentre con grande velocità si dimena tra un nemico e l’altro ora a mezz’aria, ora con piroette da terra. Gli attacchi con la frusta danno adesso la possibilità di tenersi un po’ più a distanza, nonostante i combattimenti ravvicinati rappresentino anche stavolta il fulcro attorno al quale ruotano gli attacchi più efficaci e devastanti. Facendo un paragone col primo capitolo, bisogna dire che Bayonetta 2 è senz’altro più rapido e fluido, oltre a essere una dimostrazione di forza delle capacità di Wii U. Sebbene spesso la mole poligonale su schermo fosse realmente impressionante e i cambi di situazione, con conseguente affollamento, si presentassero con grande sorpresa e in modo inaspettato, non abbiamo mai notato nessun tipo di rallentamento né tantomeno dei singhiozzi del motore grafico. Considerando che la prima parte della nostra sessione di gioco era ambientata su un velivolo sparato a grande velocità verso un’ignota cittadina, con alti palazzi e complesse architetture che sfrecciavano di lato mentre i nemici spuntavano con regolarità e attaccavano senza posa, è facile capire come Platinum Games voglia dare una dimostrazione di bontà del titolo anche a livello tecnico, puntando a stupire anche attraverso le esagerazioni tipiche a cui ci ha abituato con i precedenti prodotti. Tra un’ondata nemica e l’altra, infatti, non di rado capiterà di assistere a delle scene di intermezzo che spezzano momentaneamente il furore dell’azione, facendoci concentrare ad esempio sulla pressione furiosa di un solo tasto per contrastare il portentoso attacco di un singolo ed enorme antagonista.
Vincendo lo scontro, la scena di intermezzo proseguirà per qualche secondo, fino a catapultarci come di consueto in un’altra zona da dove dovremo riprendere il gioco e infliggere danni al boss di turno. Indipendentemente dalla stazza di chi vorrà farvi fuori, se riuscirete a schivare un colpo all’ultimo momento, partirà l’ormai conosciuto Witch Time, che rallenterà per un breve periodo l’azione aiutando così Bayonetta a infliggere più danni. Così facendo, riempiendo un apposito indicatore, verranno abilitate delle particolari esecuzioni tortura che, se possibile, saranno ancora più assurde da vedere rispetto a quelle presenti nel capostipite della serie. Tra tutte, un’impiccagione aerea con una catena appesa a un macchinario bizzarro, un tapis roulant alle cui spalle sono posti degli enormi spuntoni verso cui calciare i nemici e tanto altro ancora che vi lasciamo il piacere di scoprire. Il comune denominatore di questi attacchi, è che finiranno tutti in un tripudio di sangue e grande soddisfazione per voi che li eseguirete. Riempiendo infine le sfere magiche poste in alto a sinistra sullo schermo, col dorsale di sinistra potrete attivare l’Umbran Climax, che abilita alcuni attacchi molto potenti, da utilizzare specialmente con nemici dotati di parecchi punti vita.
The power of two
Sballottati dal jet e finiti non si sa come sopra un treno in corsa, veniamo inseguiti dal boss che si aggancia dapprima al vagone per poi correrci a fianco e continuare ad attaccarci. Dopo qualche scambio di cortesie tra Bayonetta e l’Angelo, un secondo nemico lancia una grossa spada verso i binari e distrugge tutto, catapultandoci su una nuova piattaforma in cui procede lo scontro, che vede anche l’arrivo di Jeanne – già vista nel primo capitolo – che si affianca a Bayonetta per darle una mano. Se vi state chiedendo se esiste la possibilità di giocare in due, la risposta è sì, ma Platinum Games ha spiegato che questa modalità verrà resa nota più in là, pertanto non è ancora chiaro se le sessioni giocabili da un secondo utente saranno le stesse che vedremo interpretate dalla CPU. 
Senza avere nemmeno il tempo di renderci conto di aver eliminato quello che pensavamo fosse il boss principale, in pochi attimi sbuca da una depressione spazio temporale un gigantesco dragone demoniaco semplicemente fuori scala, che si arrampica sulle vetrate lucide di un altissimo grattacielo sferrando attacchi violentissimi mentre Bayonetta, dispiegando le sue ali nere, affronta il nemico in volo, dando vita a un magnifico scontro che si fa più feroce nel momento in cui la creatura si abbarbica e volteggia sulla cima dell’edificio come un King Kong partorito dal più profondo abisso infernale. Tra morsi improvvisi, zampate, risucchi d’aria per ingurgitarci e fiammate della bocca del drago, riusciamo a resistere grazie ai nostri poteri da strega e all’Umbran Climax, che ci facilità il compito con colpi di grande intensità. Ridotto ormai allo stremo, il boss si lancia contro Bayonetta mentre la strega evoca una creatura ancora più grande, che lo finisce una volta per tutte ricacciandolo all’interno dello stesso vuoto dimensionale che lo aveva vomitato. La demo, infine, si chiude con l’atterraggio di Bayonetta sul terreno, mentre porta in braccio Jeanne, momentaneamente priva di sensi.
È difficile non innamorarsi ancora una volta del grande fascino di Bayonetta e di questa sua seconda avventura, come è anche difficile trovare dei difetti a questo titolo pieno di adrenalina e situazioni estremamente variabili da un attimo all’altro, che trascina con grande forza il giocatore e non lo lascia libero nemmeno un secondo. Se Platinum Games sarà davvero capace di mantenere il ritmo sempre così alto e il sistema di gioco così appagante, quest’esclusiva Wii U potrebbe diventare improvvisamente uno dei più grandi motivi d’invidia per chi non possiede la console Nintendo e per chi non riesce a fare a meno di un certo tipo di giochi d’azione. Non fatevi intimorire dal fatto che è stata inserita una modalità easy a prova di pivello che permette di giocare anche solo toccando il GamePad con assoluta semplicità, perché per tutti gli altri, potrete starne certi, ci sono dei livelli di difficoltà ben più proibitivi. Siamo curiosi di capire se alla fin fine, come ci si aspetta, saranno all’altezza degli hardcore gamer più esigenti.

– Azione pura e senza sosta

– Esagerato e pieno di stile

– Combat system ulteriormente migliorato

Bayonetta 2 è fuori di testa, esplosivo, regala una spropositata quantità e qualità di azione senza sosta e sembra essere migliorato in tutto e per tutto. La demo che abbiamo provato non ci ha lasciato molti dubbi sullo stile tipico di Platinum Games, uno studio che si rivela essere davvero in grandissima forma e che sa muoversi agevolmente e con facilità all’interno di questo genere. È ancora presto per i giudizi definitivi, ma se queste sono le premesse, puntare fortemente su questo titolo non ci sembra affatto un azzardo.

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