Dopo due giorni passati in fiera, si è chiaramente compreso come a credere nella Gamescom “per la stampa” siano rimaste solamente le realtà europee e, tra i grandi publisher, EA. Basta un semplice sguardo alla dimensione dei booth, o alle “conferenze” che ci sono state in questi giorni per convincersi di ciò. In particolare è stata incoraggiante l’attenzione con cui l’azienda americana ha deciso di portare alla fiera tedesca una varietà di aggiornamenti in grado di soddisfare ogni palato, da quello dell’appassionato di sparatutto, fino a quello dell’immortale e inguaribile romantico giocatore di the sims.
Dimenticando per un attimo le vicende che hanno portato sul palco dell’EA Show un’adorabile cagnolino, ci cogliamo l’occasione per dedicarci allo sparatutto di Dice, Battlefield 1, per analizzare le novità che accompagneranno il titolo da qui fino al prossimo anno: Incursions, In the Name of the Tsar e Revolution.
Incursions
Che la moda del competitivo si fosse estesa a macchia d’olio in tutto il settore è qualcosa che possiamo solo constatare: attualmente non esiste multiplayer che non tiri in ballo campionati, tornei o altri elementi che in qualche modo hanno a che fare con la competizione. L’allenamento costante per il primato è difatti un bene sia per i giocatori, che trovano in esso un motivo di appagamento, sia per i publisher che sviluppano su di esso una community solida e affezionata, disposta a supportarli continuativamente nel tempo.
Battlefield era una delle poche serie che, nonostante la natura ludica intrinsecamente conflittuale, non aveva ancora ufficialmente strutturato una modalità che potesse rappresentare quella vena di sfida che i milioni di giocatori della serie cercavano. Fino a quel momento infatti il volto eSport del titolo si era sviluppato tramite gli strumenti offerti dal gioco, che acconsentivano però questo approccio solo indirettamente, tramite gli sforzi della community.
Ecco allora che Incursions arriva a colmare una delle lacune più importanti di Battlefield 1, in vista di un supporto che anche per quest’autunno non latiterà certo novità e sorprese.
La modalità si sviluppa in un 5vs5 frenetico, in mappe appositamente strutturate, e arricchite dalla presenza di ruoli e veicoli. Entrambi gli elementi messi in gioco nascono dall’esigenza di isolare l’immensità contenutistica del titolo originale, per sedimentare equilibrio e bilanciamento nelle basi della modalità: due valori imprenscindibili per rendere coinvolgente, equa e sana, la competizione che ne scaturisce.
La squadra è composta da un leader, un medico e tre soldati standard, e una volta fatta la scelta si passa all’azione. Ovviamente questo è solo un assaggio e aspettiamo di avere tra le mani l’alpha pubblica, che sarà disponibile a settembre, per trarre delle conclusioni più concrete.
In the Name of the Tsar
Questo sarà invece il nome del prossimo DLC del gioco, anch’esso in arrivo a settembre, che ci porterà a calcare le trincee del fronte Orientale della Grande Guerra. Delle mappe che saranno disponibili TSARITSYN, quella mostrata durante la conferenza e che sarà compresa nel pacchetto, è stata già rilasciata per tutti coloro che possiedono il premium pack del gioco. Le dimensioni di essa sono piuttosto contenute, e su un lato c’è una grande cattedrale che sovrasta la piazza antistante, al cui termine iniziano gli edifici. I punti di controllo sono 3 e, mentre due sono facilmente catturabili, l’ultimo è sede della violenta guerriglia che si scatenerà tra le mura dell’edificio religioso, risultando il fulcro dell’intera contesa.
La premessa dunque ci ha convinto, anche se la presentazione durante la conferenza con un intero match mostrato ai presenti, ha dimostrato lo scarso attuale appeal del titolo per tutta quella fetta di pubblico che si limita ad osservare le partite, magari durante le streams online.
Revolution
Arriviamo infine all’ultima novità relativa al titolo, ovvero Revolution, che è a tutti gli effetti considerabile la “Game of the Year Edition” del pacchetto. Essa comprende tutti i DLC, usciti e in programma, per una quantità di contenuti assolutamente impressionante e che vuole spingere Battlefield 1 a dominare le classifiche di vendita anche in questa stagione autunnale 2017.
La tendenza a supportare con questo impegno i titoli non si può dire che non abbia ripagato gli sviluppatori più costanti, come nel caso di Rainbow Six Siege, per cui ci sentiamo di approvare questa scelta al fine di limare tutte le note imperfezioni e rendere definitiva l’esperienza di gioco. Infine, il prezzo consigliato per la vendita è di 60,00€ ed è già disponibile sul mercato.
– Un supporto imponente
– Tanti contenuti in arrivo
– Un nuovo spiraglio di ingresso per i neofiti
Battlefield 1 è un titolo su cui i ragazzi di EA vogliono puntare parecchio. L’impegno nel portare avanti lo sviluppo di nuove modalità e di nuovi contenuti in-game ne è assolutamente una dimostrazione, assieme allo spazio che anche in fiera vi è stato riservato. Incursions punta a ridefinire gli standard competitivi della serie, con match molto più serrati e intriganti da vedere. In the Name of the Tsar aggiunge il fronte orientale della grande guerra agli scenari disponibili, con un primo assaggio, ovvero la mappa TSARITSYN, già disponibile per i giocatori premium. Revolution infine punta a definire chiaramente il tipo di supporto che lo studio vuole dare al titolo e nel frattempo crea un’interessante finestra per i neofiti per reiniziare ad avvicinarsi a Battlefield 1