Army of Two: The 40th Day
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a cura di andymonza
A quasi due anni dal loro divertente debutto nel mondo videoludico Elliot Salem e Tyson Rios fanno il loro ritorno, in un sequel che promette di riportare sugli schermi la stessa notevole dose di divertimento in cooperativa e tamarraggine che i due carismatici protagonisti trasudano.Il nuovo setting è una Shangai devastata da un intenso bombardamento ed invasa da una Task Force di militari che sembra intenzionata a prendere in ostaggio l’intera popolazione della città; nel bel mezzo di questo caos i due mercenari sembrano trovarsi perfettamente a loro agio, ed imbracciate le armi non esitano a gettarsi nella mischia, per salvare capra e cavoli e guadagnarsi una bella ricompensa.Una visita negli studi di Electronic Arts ci ha permesso di mettere le mani sulle prime due ore circa di azione, di cui potete trovare un assaggio nella demo cooperativa distribuita proprio in questi giorni su PlayStation Network ed Xbox Live; in essa è contenuta la prima mezz’ora circa di gioco, affrontabile solo in cooperativa, sia locale split-screen che online.
Gioco a dueChiunque abbia familiarità con il primo episodio si renderà conto che le meccaniche alla base del gameplay sono rimaste perlopiù invariate: si tratta di un’esperienza di gioco del tutto votata alla cooperativa, che oltre a sfruttare il level design e la disposizione dei nemici per enfatizzare la necessità di un compagno sul campo, propone strumenti inediti finalizzati al lavoro di squadra. E’ il caso dell’Aggrometro, un grosso indicatore posto nella parte centrale alta dello schermo che indica quale dei due compagni sta ricevendo la maggior attenzione da parte dei nemici, permettendo all’altro di sgattaiolare non visto alle loro spalle e fare pulizia, oppure utilizzare indisturbato un fucile da cecchino. Facendosi strada nelle prime fasi di gioco, intervallate da molte brevi sequenze video tutorial, ci si rende conto di come la formula cooperativa sia stata ulteriormente arricchita con diverse mosse aggiuntive, utili a rendere il gameplay più ricco di possibilità, aggiungendo allo stesso tempo un aspetto inedito per la serie: la morale. Avvicinandosi di soppiatto ad un nemico sarà infatti possibile prenderlo letteralmente in ostaggio, immobilizzandolo da dietro e costringendo i suoi compagni ad arrendersi; a questo punto si potrà decidere se giustiziarlo oppure immobilizzarlo definitivamente, decidendo anche della sorte dei suoi commilitoni. A seconda delle strade intraprese si riceveranno bonus o malus per la condotta morale; per quanto non sia ancora chiaro che effetto questi potranno avere sul gameplay, ci sono delle probabilità che vadano ad influire sullo svolgersi degli eventi. A questo si affiancano vere e proprie scelte morali da compiersi durante alcune cut scene, che comporteranno perlopiù l’eliminare o il risparmiare alcuni personaggi comprimari: anche in queste circostanze le conseguenze si manifesteranno in maniera immediata, ma potrebbero esserci ulteriori ripercussioni a lungo termine; curiosamente inoltre, sembra che gli sviluppatori si siano divertiti a giocare con il concetto di giusto e sbagliato, rendendo i risultati di alcune scelte molto meno ovvi di quanto ci si potrebbe aspettare. Ulteriore novità è la presenza di civili sul campo di battaglia, della cui sorte si potrà liberamente decidere: garantire loro la salvezza scortandoli in un posto sicuro, ignorarli o addirittura ucciderli, la scelta è nelle mani del giocatore, ed andrà anch’essa ad influire sui punteggi legati alla morale.Il tratto distintivo del gameplay, ovvero le famose mosse cooperative, tornano così come ce le ricordavamo dal primo episodio, con qualche novità. La più interessante è senza dubbio la possibilità di fingere una resa delle armi, con il compagno che può naturalmente occuparsi velocemente dei creduloni.Immancabile la presenza dei classici, come la cecchinata cooperativa, lo spalla a spalla, la possiblità di utlizzare scudi antisommossa e la scaletta. Queste meccaniche funzionano bene anche grazie ad una disposizione dei nemici ad-hoc sul campo di battaglia, e ad un’Intelligenza Artificiale di buona fattura, che mantiene le coperture e coopera contro il o i giocatori. Per quanto riguarda invece l’I.A. amica, non abbiamo ancora avuto la possibilità di testarla, in quanto non disponibile nelle versioni di prova a nostra disposizione.
PIMP my mask, PIMP my gunGià apprezzato nel primo episiodio, il comparto di customizzazione delle armi torna con una selezione ancora più vasta di bocche da fuoco ed accessori con cui customizzarle. Ogni fucile, pistola, o arma pesante avrà diversi slot in cui sarà possibile sistemare gadget di vario tipo, come impugnature, armi secondarie, scudi, mirini e via discorrendo. Come in passato, ognuno di questi upgrade avrà degli effetti immediati sul gameplay: uno scudo aumenterà ad esempio la difesa, andando però ad influire negativametne sull’aggro e la precisione.La customizzazione non si ferma qui, arrivando ad interessare le celebri maschere da hockey dei due mercenari: oltre a poter scegliere da un vasto carnet di fantasie davvero accattivanti si potrà accedere ad un tool di facile utilizzo e scatenare la propria fantasia personalizzando tanto le maschere quanto i busti della armature, con la chance di portare le proprie creazioni anche nei campi di battaglia online.
Comparto TecnicoLa strada intrapresa con il design di questo sequel si allontana in parte dal realismo che caratterizzava il look del primo Army of Two, lasciando il passo a modelli poligonali leggermente più caricaturali ed a colori tipici del fumetto e del cartoon. A questo viene affiancata una modellazione degli sfondi e dei campi lunghi più realistica e caratterizzata dalla presenza di una gran quantità di dettagli secondari, creando un mix a suo modo originale. Il level design si conferma interessante, offrendo una continua alternanza tra zone all’aperto ed al chiuso, con i derivanti cambi di tattica necessari per procedere. La porzione di gioco oggetto delle nostre prove ha rivelato momenti di grande spettacolarità, con il bombardamento su Shangai che faceva da sfondo al gameplay: se da una parte la direzione artistica di questi momenti si è rivelata di grande impatto, la mole poligonale dei palazzi in crollo sul secondo piano ed il frame rate hanno mostrato a tratti segni di debolezza.Nel complesso, il look generale è comunque piacevole, ed in linea con il tono della produzione, sempre in equilibrio tra azione caciarona ed umorismo.
– Aspetti cooperativi enfatizzati
– Azione divertente
– Protagonisti carismatici
La nostra prova su Army of Two: The 40th Day ha fatto riemergere i punti positivi del primo episodio, rivelando l’intenzione degli sviluppatori di approfondire ulteriormente il gameplay con un raffinamento delle tecniche cooperative a l’aggiunta delle scelte morali. Ci aspettiamo dunque un titolo in linea con il predecessore, in grado di fornire una divertente esperienza cooperativa capace di non prendersi troppo sul serio, come sempre arricchita dal grande carisma dei due protagonisti.
La data d’uscita è fissata per il 13 Gennaio 2010, facendo di questo uno dei titoli d’apertura della nuova annata videoludica; rimanete con noi per il verdetto finale, a presto su queste pagine.
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