La Gamescom può essere anche teatro di nuove scoperte, magari meno reboanti in termini d’impatto sul pubblico, ma comunque intriganti e accattivanti. La serie manageriale Anno gode di un grande amore da parte del suo pubblico. Nel corso degli anni, infatti, è stata capace di proporre un setting sempre diverso, in termini di epoche. Dal presente, al passato, al futuro; in questo modo ha accontentato più o meno tutti, cercando al contempo di spaziare dal punto di vista storico, ma anche di migliorarsi in termini di gameplay. Invitati da Ubisoft, abbiamo assistito alla presentazione del nuovo capitolo del brand, Anno 1800, che oltre a catapultarci nel diciannovesimo secolo, nasce con l’intenzione di incarnare la miglior versione possibile del gioco, tra miglioramenti strutturali, succose aggiunte ed elementi storici. L’entusiasmo dei ragazzi di Blue Byte era senza dubbio coinvolgente, e noi siamo rimasti piacevolmente colpiti da ciò che abbiamo visto.
Rivoluzione Industriale
Se dovessimo parlare di decisioni azzeccate, sicuramente quella di Blue Byte rientrerebbe nella categoria. Dopo aver esplorato tutti i lidi della linea del tempo della storia, Anno si (ri)butta nel passato, proponendo un’ambientazione che applicata a un gioco gestionale è semplicemente perfetta. La rivoluzione industriale segna il fiorire di molti settori, che accrescono la ricchezza del popolo e la capacità d’investimento. Le città s’ingrandiscono, la politica ottiene un ruolo sociale sempre più importante e il commercio fiorisce in uno scambio continuo di merci tra paesi prima lontani e ora uniti da un interesse comune. Costruire la nostra città sarà quindi più divertente e stimolante, anche grazie al lavoro certosino di un team di sviluppo che, dopo aver accumulato anni d’esperienza con il suo titolo di punta, vuole riversare tutte le conoscenze acquisite in questo Anno 1800. Ecco quindi che sarà un piacere osservare la propria creazione crescere e svilupparsi; il processo evolutivo però sarà questa volta reso più difficile dalla struttura migliorata della componente single player, arricchita da un’IA che reagisce in modo credibile e coerente, incarnata da alcune personalità che interagiranno con noi nel corso della storia. La community ha avuto e avrà un ruolo fondamentale nello sviluppo di Anno 1800: molte caratteristiche del gioco sono state infatti create in collaborazioni con alcuni giocatori navigati e i successivi aggiornamenti saranno studiati sempre in base alla voce della fanbase attiva. Un esempio lampante può essere il multigiocatore, composto da un mondo di gioco che muterà a fronte delle decisioni dei giocatori; mutazioni che potranno avvenire -per esempio- mediante l’aspetto diplomatico o militare gestito dal computer.
Per comprendere bene l’aspetto di azione/reazioni, vi raccontiamo cosa abbiamo visto nel corso della presentazione. Lo zoo cittadino viene arricchito di alcuni animali esotici, e molte persone si fiondano ad ammirarle. Questa modifica dello status quo cittadino scatena una rivolta proletaria, che se non affrontata in tempo dilagherà a macchia d’olio. Compare a schermo un politico della città che si diverte a schernirci e a fomentare ancora di più la classe operaia inferocita. La protesta si estende fino alla classe borghese, per poi scaturire in una rivolta pubblica. Insomma comportamenti credibili e sfaccettati, che ci obbligheranno a prestare molta attenzione a ogni singola decisione, pena la rovina della nostra amata creazione.
Gameplay vario
IA credibile
Setting azzeccato
Quello che abbiamo visto di Anno 1800 ci ha entusiasmato, cosi come ci ha entusiasmato il racconto dei ragazzi di Blue Byte. L’ambizione di creare il miglior Anno di sempre potrebbe diventare realtà, complice un setting perfettamente azzeccato, un gameplay rivisto e migliorato, e diverse aggiunte. Nel frattempo di scoprire qualcosa di più sul titolo, ci sentiamo di rassicurare i fan dello storico brand manageriale: ci sarà da divertirsi, e costruire città veramente pulsanti.