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Among the Sleep

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Informazioni sul prodotto

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Among The Sleep
  • Sviluppatore: Krillbite Studio
  • Produttore: Krillbite Studio
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH , APPLE
  • Generi: Survival Horror
  • Data di uscita: 29 maggio 2014 (PC) - 9 dicembre 2015 (PS4) - 3 giugno (Xbox One) - 29 maggio 2019 (Nintendo Switch)

La culla ci starà stretta, quando vestiremo i panni del giovanissimo protagonista di Among the Sleep, che a soli due anni non ha ovviamente ancora instaurato un rapporto equilibrato tra realtà ed immaginazione. La software house norvegese Krillbrite – già vincitrice di diversi premi sul suolo nazionale – vuole raccontarci proprio questo, e vuole farlo nella maniera più inquietante possibile: l’innocenza di un infante, la sua immaginazione senza limiti, le ombre lunghe e distorte di cui i luoghi più familiari, anche la propria stanza, si riempiono una volta che la mamma è andata via spegnendo la luce. Sensazioni comuni a noi tutti, anche se forse ormai già distorte dalla maturità dell’età adulta, che Krillbrite vuole far riemergere e amplificare. 

È tutto così inquietante e ostile, una volta spenta la luce…
L’horror, attraverso gli occhi di un bambino
L’intento degli sviluppatori è quindi abbastanza chiaro, e proprio per rendere al meglio un terrore che sarebbe possibile solo vedendo il mondo attraverso gli occhi di un bambino (sapete che non ci sono mostri che vogliono assassinarvi nascosti sotto al vostro letto, vero?) hanno deciso di optare per una visuale in prima persona. Non fraintendeteli: il gioco non sarà un FPS, il piccolo protagonista non impugnerà nessuna pistola e nessuna arma. La prima persona ricorderà piuttosto, anche se vagamente, quella già vista in Mirror’s Edge, ossia mostrerà spesso le parti del corpo del bambino, come le mani e i piedi, anziché limitarsi ad essere semplicemente un’inquadratura interattiva dello scenario. Il pensiero va anche alla soggettiva di Amnesia: The Dark Descent, abbastanza somigliante a quella vista finora nel trailer di Among the Sleep.
La prima persona, per un gioco incentrato sull’immaginazione, “a metà tra la realtà e l’onirico”, come dichiarato dai ragazzi di Krillbrite, sembra proprio indispensabile, visto che una telecamera in terza persona posta alle spalle del protagonista non avrebbe reso l’atmosfera alla stessa maniera.
Una volta che avremo deciso di abbandonare la culla in cui la mamma ci ha appena lasciati, prima di uscire dalla stanza augurandoci la buonanotte, niente sarà più lo stesso: quella stanza che fino a poco prima era accogliente e pregna di affetto, con l’avvento del buio si tramuta in un inferno di cigolii e sospiri. Lentamente, con una convincente riproduzione del passo un po’ barcollante di un bambino di due anni, raggiungeremo il resto della casa, stretti forte al nostro orsacchiotto, e la vedremo come non era mai apparsa prima: oltre alla soglia di ogni stanza sembra albergare il male, ombre mostruosamente antropomorfe camminano indisturbate, forse ci stanno cercando, forse vogliono noi, e dobbiamo nasconderci.
Il cupo, enigmatico, ambiente circostante
Gli sviluppatori non hanno ancora reso noto se sarà possibile o meno interagire direttamente con le inquietanti e surreali presenze che cercheranno di terrorizzarci, ma hanno già preannunciato che nel gioco sarà di fondamentale importanza l‘interazione fisica con le ambientazioni, che saranno sia interne che esterne: oltre alla possibilità di gattonare sotto agli ostacoli per nasconderci – come mostrato nel primo trailer che vi abbiamo proposto qualche giorno fa – potremo estrarre i cassetti dal mobilio ed impilarli per raggiungere altezze altrimenti irraggiungibili. Oppure, potremo anche arrampicarci sulle sedie per riuscire ad arrivare sopra al tavolo della cucina o sui mobili. Inoltre, sarà possibile nascondersi in tutti gli angoli in maniera estremamente realistica, sbirciando cosa ci attende al varco e decidendo quando proseguire.
Questo tipo di interazione con l’ambiente, fortemente voluto dai ragazzi di Krillbrite, servirà a coinvolgere il giocatore in un sistema di complicati puzzle da risolvere prima di riuscire a proseguire nelle nostre pericolose esplorazioni semi-oniriche.
L’ambientazione, oltre a fare da scenario interattivo, sarà anche uno dei motivi di maggior terrore: come ben si confà alle paure di un bambino, ogni cosa può essere ostile e minacciosa, ed anche le aree esplorabili non mancheranno di deformarsi e tentare l’affondo per costringerci rannicchiati in un angolo in preda ai singhiozzi.
Sebbene gli sviluppatori abbiano anticipato, attraverso alcuni screen, che il nostro viaggio nei panni del protagonista non si limiterà all’esplorazione della casa, ma comprenderà anche delle aree esterne, non è ancora chiaro in cosa queste altre location consisteranno, e se saranno a loro volta parte dei luoghi abitualmente visitati dal bambino (il giardino di casa o il parco dove la mamma lo porta a giocare, ad esempio), o se il gioco prenderà invece un piega ancora più cupa, portandoci tra boschi e foreste surreali.

– Idea originale e brillante

– Atmosfera tra reale e surreale

– Prima persona molto azzeccata

Among the Sleep è senza ombra di dubbio un’idea unica nel suo genere, dalle premesse brillanti e promettenti. Con una prima persona che ricorda un po’ quella di Mirror’s Edge e sopratutto quella di Amnesia: The Dark Descent, il titolo della pluripremiata software house norvegese sembra perfettamente in grado di replicare angosce e sensazioni dell’infanzia, ponendoci per la prima volta non davvero innanzi ad una visuale in soggettiva, ma dentro il cervello – e non solo gli occhi – del nostro protagonista.

Speriamo che con il proseguire dello sviluppo il gioco si mantenga sugli alti livelli di immedesimazione di quanto mostrato ed annunciato in queste fasi, ed attendiamo pazientemente l’arrivo di novità ed indiscrezioni, che vi riporteremo come sempre.

Among the Sleep è atteso su PC e Mac per il 2013.

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