Ad un mese e mezzo dal lancio sul mercato di New Nintendo 3DS, l’iterazione verosimilmente finale della console a due schermi della grande N, ecco giungere anche l’unica esclusiva finora annunciata, un porting diretto di uno dei migliori titoli della libreria Wii, nonché uno dei giochi di ruolo giapponesi migliori degli ultimi tre lustri, Xenoblade Chronicles, che, per l’occasione, guadagna il suffisso 3D.Come sarà venuto un porting tanto complicato?Quest’esclusiva rappresenta una killer app per lo scintillante, nuovo hardware Nintendo?Queste ed altre domande troveranno risposta: non avete che da continuare a leggere.
Uomini e macchineNonostante riproponga un canovaccio che gli appassionati di questo medium hanno incontrato più e più volte, il respiro e l’umanità che sottendono all’intreccio di Xenoblade Chronicles 3D non passano inosservati, ed impreziosiscono una vicenda densa di avvenimenti, luoghi, protagonisti ed antagonisti.Il giocatore veste i panni di Shulk, studioso della Monade, artefatto mistico che si è frapposto tra gli Homs (la razza umana) e la loro completa estinzione: molto più incline ai pomeriggi passati sui libri che alle battaglie furiose, il nostro si troverà costretto, suo malgrado, a svolgere un ruolo da primattore nell’ambito della feroce lotta per la sopravvivenza che la sua specie dovrà intraprendere, a solo un anno dalla fine delle precedenti ostilità, contro i Mechan, razza di robot per cui gli Homs non sono che nutrimento.A fare da sfondo alle vicende due ecosistemi separati ma comunicanti, cresciuti sui corpi di due divinità che si sono date battaglie per eoni per poi cristallizzarsi: su Bionis hanno prosperato forme di vita organica come gli Homs, mentre su Mechanis si sono evoluti i suddetti Mechan, la cui corazza sembra impenetrabile alle comuni armi, ad eccezione, appunto, della Monade.Oltre agli immensi poteri sul campo di battaglia, questa spada garantisce premonizioni del futuro a breve termine, permettendo a chi la impugna di modificare il corso degli eventi, ma, nel contempo, consumandone l’energia vitale a poco a poco, tanto che Dunban, il precedente portatore, è ridotto a letto con un braccio a mezzo servizio durante l’incipit.Ciononostante, il nostro Shulk non sembra avere molta scelta: se non brandisce la Monade, il destino della gente della Colonia 9 è segnato, come quello di tutti i superstiti Homs di fronte alla temibile avanzata dei Mechan.Grazie ad un tono epico e a personaggi di supporto di grande carisma (da Reyn a Sharla, passando per il già citato Dunban), la narrazione del titolo Monolith Soft vi terrà incollato al doppio schermo del vostro New 3DS.
Un mondo dentro una consoleAndando a ritroso con la memoria, da grande appassionato di console portatili (e fiero possessore del 99% di quelle uscite sul mercato), faccio fatica a ricordare un JRPG dell’ambizione e della portata di Xenoblade Chronicles 3D: la sola idea di portare un titolo di tali dimensioni su un hardware relativamente limitato come quello della console della grande N sembrava folle, eppure, con qualche, inevitabile compromesso, i ragazzi di Monster Games (studio second party Nintendo) sono riusciti nella mastodontica impresa, senza castrare eccessivamente il lavoro originale di Monolith.La libertà di esplorazione, l’agilità di un sistema di combattimento che strizza l’occhio a quello dei migliori MMORPG, un sistema di crescita flessibile e variegato sono ancora i punti di forza di una produzione vastissima, che immergerà il giocatore in un mondo vibrante, sempre in movimento, solo leggermente meno popolato di quello visto qualche anno fa su Wii.Senza perdersi in sessioni di fastidioso button mashing, il combat system prevede l’attacco automatico da parte del nostro personaggio, accompagnato sempre da altri due membri del party da scegliere tra una serie di comprimari con i quali svilupperemo parecchia empatia, e la totale eliminazione dei punti magici, rimpiazzati da un sistema di cooldown variabile della abilità, perfettamente bilanciato nel limitare l’abuso delle tecniche più efficaci.L’esplorazione è molto libera, e anzi il numero esorbitante di quest secondarie, invero poco ispirate, spinge il giocatore a mettere in stand by l’arco narrativo principale per dedicarsi al farming o all’uccisione di particolari tipi di mostri, scelti tra l’immane bestiario a disposizione, che, proprio quando penserete di aver visto tutto, saprà stupirvi con numerosi cambi di scenario con annessi nuovi set di nemici.La mappatura dei comandi è generalmente comoda, anche se, personalmente, non ho ancora fatto l’abitudine all’utilizzo dei tasti ZL e ZR, deputati agli ordini da impartire ai membri del party e mediamente scomodi da raggiungere, a seconda delle dimensioni delle vostre mani e del tipo di presa che usate avere sulla vostra console.New 3DS beneficia dell’assenza di button mashing, ma si rivela un po’ arcigno quando, complice una scelta incomprensibile da parte del team responsabile del porting, costringe a smanettare contemporaneamente sulla levetta analogica per muovere il personaggio e sulla croce direzionale per selezionare l’abilità da utilizzare, portando a subire qualche colpo di troppo mentre, inermi, si tenta di curare uno dei nostri compagni d’avventura: sarebbe bastato fare un utilizzo dello schermo tattile più intelligente, invece di mantenere l’interfaccia vista su console casalinga.Vista la quantità di scritte e testo da leggere, poi, il gioco offre il meglio di sé sugli schermi della versione XL della console e dispiace che, per scelta del team di sviluppo, il touch screen risulti un orpello abbastanza inutile, quando avrebbe avuto le potenzialità per rendere l’esperienza di gioco ancora più confortevole.Cionondimeno, passato un fisiologico periodo di adattamento al set di comandi, l’abitudine prende il sopravvento, e la bontà del gameplay lascia in secondo piano ogni considerazione di questo tipo.
Compresso, ma nemmeno troppoOltre ad essere riuscita nell’intento di salvaguardare le dinamiche di gioco e il perfetto bilanciamento delle fasi di esplorazione e del combat system, Monster Games ha avuto successo anche nel trasporre il codice menomandolo il meno possibile, sebbene, alla fin dei conti, sia l’aspetto tecnico quello che maggiormente ha risentito del passaggio da console casalinga a portatile.Coloro che non hanno giocato il titolo originale rimarranno senza fiato dinanzi alla vastità degli ambienti, alla profondità della linea visiva e alla costruzione poligonale, strabilianti per un hardware vecchio di quattro anni come quello di 3DS, mentre chi ha speso decine di ore su Wii non potrà non notare la minore quantità di fauna a schermo, l’accresciuto effetto pop-in e dei volti abbastanza squadrati, che spesso cozzano con le forti emozioni che il gioco riesce a veicolare.L’ambizione di Xenoblade Chronicles 3D ne sopravanza ampiamente i limiti tecnici, comunque, e il risultato è uno dei titoli tecnologicamente più avanzati mai visti su una console portatile Nintendo, grazie anche ad una colonna sonora strepitosa, puntellata da un battle theme magnetico e un doppiaggio di grande qualità, con uno squisito accento british che sfocia nel cockney spinto per taluni personaggi.Impressionante anche la longevità: dopo le oltre novanta ore spese con la versione casalinga, ho superato agilmente le sessanta anche con quella portatile, a testimonianza della bontà del prodotto e della sua ampiezza, favorite da un sistema di salvataggio istantaneo che permetterà di godere di questa piccola perla in qualsiasi momento della vostra giornata.Dispiace solo si sia persa la traccia audio giapponese, ma, sinceramente, c’era da aspettarselo: infilare anche quella in una cartuccia sarebbe stata un’opera di magia più che di programmazione efficiente.Ci sarebbe, infine, anche da valutare l’integrazione dell’Amiibo di Shulk, ma sfortunatamente non sono ancora riuscito a posare le mie avide mani su un esemplare del suddetto: pare comunque che questo sblocchi modelli 3D dei personaggi del gioco e musiche, senza impattare pesantemente sul gameplay.
– Follemente ambizioso
– Trama e personaggi tutti da gustare
– Battle system snello e fresco
– Longevità fuori parametro
– Colonna sonora da applausi…
– Qualche compromesso a livello tecnico e di controlli
– Interfaccia non adattata allo schermo tattile
– …ma senza la traccia giapponese
La doppia, sintetica risposta alle domande con cui si è aperta questa recensione è sì e sì ma ad una condizione: nonostante degli inevitabili compromessi a livello tecnico e di controlli, questo Xenoblade Chronicles 3D è un piccolo miracolo, considerata la scala del gioco e l’hardware ospite, e rappresenta, insieme a Persona 4 The Golden, il miglior gioco di ruolo che possiate giocare su una macchina portatile.
Riguardo al ruolo di killer application di Xenoblade Chronicles 3D nei confronti di New Nintendo 3DS, la risposta è un sonoro sì a condizione che non abbiate giocato il titolo nella sua forma originale, che, nonostante tutto, rimane quella più confortevole e con meno limitazioni.