Recensione

World of Warcraft: Legion

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a cura di Redazione SpazioGames

A cura di: Stefano Sangiovanni

Dopo quasi un mese dall’uscita della nuova espansione di World of Warcraft è giunto finalmente tempo di trarre le prime conclusioni: considerata la natura di ogni MMO, e questo su tutti, le considerazioni non saranno certamente definitive, essendo vastissimo il mondo offerto dall’universo di Warcraft, ma ormai tutti i contenuti sono in grado di delineare la struttura di questa nuova espansione.

Ritorno a WarcraftIl lancio di World of Warcraft: Legion, è notoaveva il compito di risollevare le sorti di un titolo che non era più al passo con i tempi e con le richieste del pubblico. La natura ancorata con forza alla struttura che fu imposta nel lontano 2003 non era più adeguata a un’utenza del 2016, desiderosa oramai di contenuti immediati, d’impatto e che non richiedano troppo del loro tempo per essere compresi e sviscerati. Le questioni da rivedere, oltre allo svecchiamento generale del titolo erano sicuramente molteplici, dal bilanciamento delle classi alla quantità materiale di azioni da compiere in gioco e fuori dalle incursioni. 

L’obiettivo principe di Legion era soprattutto quello di riavvicinare l’utenza e ripopolare quel mondo fantasy che da qualche anno a questa parte non è stato più in grado di coinvolgere i nuovi giocatori, risultando in una lenta e inesorabile perdita di utenti. World of Warcraft, d’altronde, a differenza di tantissimi altri MMO, è sempre stato in grado di avvicinare i giocatori grazie a una lore e a una trama appassionanti, che attingevano a piene mani dal fantasy per inserire parte di esse in ogni personaggio e in molte delle missioni offerte. Chiaramente in una struttura così vasta, non sempre è stato facile orientarsi, ma al netto di qualche momento di sbando, la narrativa è sempre riuscita a definire attraverso ogni espansione degli apici catartici che definissero un evento chiave o un passaggio giustificativo delle modifiche stesse in-game. Purtroppo non sempre questi eventi erano correlati tra loro e aprivano a spiragli narrativi facilmente dimenticati.
Con Legion il primo grande passo in avanti è stato quello di tornare con l’intera espansione in un contesto coerente con la storia originale e allo stesso tempo riportare in auge moltissimi elementi delle passate espansioni che avevano invogliato gran parte dei nostalgici a ritornare su Azeroth: un po’ un voler riprendere le redini e le fila del discorso per ritornare a ciò che fece grande l’MMO targato Blizzard.

Le novità di Legion
Esclusi un paio di inconvenienti tipici del lancio di una nuova espansione è davvero difficile non essere entusiasti di Legion: l’arrivo della legione ha saputo colpire il cuore dei giocatori di vecchia data ricalcando alcuni tratti caratteristici della storia di Warcraft. Il ritorno di un’espansione con protagonista la Legione e Illidan ha permesso a Blizzard di recuperare gran parte dell’utenza affezionata ad espansioni come The Burning Crusade o Wrath of the Litch King riportandola indietro nel tempo. La cura dei dettagli e la capacità di rendere ancora la trama di Warcraft coerente, soprattutto dopo il flop dei capitoli precedenti, ha garantito un’ottima riuscita al nuovo capitolo della saga. La nuova espansione ha introdotto, inoltre, una quantità massiccia di novità che hanno rivoluzionato moltissimi aspetti del gioco. La possibilità di avere un’arma personalizzata (Artefatto) garantisce ancora di più all’utente di avere un forte potere decisionale sul proprio personaggio sotto ogni punto di vista. L’artefatto è l’arma, differente per ogni classe e specializzazione, che viene assegnata a ogni giocatore dopo il completamento di uno scenario personalizzato: attraverso le missioni si potranno ottenere “punti artefatto” che potranno essere poi utilizzati successivamente per sbloccare nuove abilità e caratteristiche specifiche per la propria arma. Questa novità sottolinea ancora come gli sviluppatori abbiano voluto puntare molto sulla rievocazione di emozioni passate nei cuori dei giocatori, infatti gli artefatti sono vere e proprie armi protagoniste della trama di Warcraft.
Un altro grosso richiamo al passato è rappresentato dalla nuova classe disponibile in questa nuova espansione: il Cacciatore di Demoni. Raramente Blizzard introduce nuove classi nel proprio videogame, ma quando lo fa, riesce sempre a fornire una struttura ben delineata e innovativa alla nuova classe. Il richiamo ad antiche icone del mondo di Azeroth come Illidan del Black Temple è fin troppo evidente anche nell’aspetto stesso della classe provvista di corna, tatuaggi e benda sugli occhi. Il Cacciatore di Demoni porta con sé anche una nuovissima meccanica mai vista prima su Warcraft, il doppio salto, che può aprire le porte ad incredibili scenari futuri sia in PvE che in PvP. Il Cacciatore di Demoni rappresenta una delle principali novità dell’espansione escogitata proprio per accontentare le richieste degli utenti che cercavano da tempo una nuova classe eroica, tipica del mondo di Azeroth e semplice da giocare anche per chi fosse un neofita. Probabilmente affrontare le Isole Disperse, luogo dove la trama dell’espansione si sviluppa, con una classe differente potrebbe sfociare in una sorta di scollatura narrativa, tuttavia la Blizzard ha saputo creare nuovi filoni estranei alla storia del Cacciatore di Demoni di modo da rendere ogni classe protagonista.

L’innovazione dieci anni dopo
Legion è un’espansione in grado di accontentare ogni tipo di giocatore, sia chi ha un approccio più rilassato che chi preferisce giocare in modo più spinto può trovare pane per i suoi denti. È questa la vera chiave di volta che ha permesso a Blizzard, con Legion, di risollevare le sorti del suo titolo. Nelle scorse espansioni era impossibile trovare una continuità nel gioco stesso, i contenuti erano troppo dilazionati nel tempo lasciando l’utenza senza alcun tipo di attività per mesi costringendola ad abbandonare il titolo o a entrare in un loop ripetitivo. World of Warcraft: Legion non lascia mai al giocatore, soprattutto quello competitivo, tempi morti anche grazie all’aggiunta delle missioni mondiali: cinque volte durante la giornata saranno disponibili nuove missioni da affrontare, alcune addirittura fondamentali per chi ha intenzione di giocare a Warcraft in modo competitivo. I contenuti quindi, a differenza delle scorse espansioni, non mancano affatto. Allo stesso tempo sono stati fatti grossi passi avanti anche nei confronti di chi ha poche ore alla settimana da dedicare a Warcraft grazie all’aggiunta di livelli più basilari di incursioni che permettono al giocatore più casual di godersi comunque tutti i contenuti e la trama dell’espansione. Un altro grosso punto a favore degli sviluppatori è stata la capacità di dare un bilanciamento corretto a tutte le classi, garantendo una giocabilità mai vista prima. Tutte quelle esistenti hanno assistito a cambiamenti importanti e significativi grazie ai quali ogni giocatore è libero di scegliere la classe che preferisce consapevole che il suo rendimento sarà comunque buono in relazione alle proprie capacità e non condizionato da parametri imposti dal gioco. Tutte le specializzazioni sono state protagoniste di aggiornamenti mirati al fine di modernizzare le meccaniche diventate ormai obsolete e avvicinare i nuovi giocatori. Nelle scorse espansioni la quantità di tempo e di abilità necessarie per poter giocare in modo corretto una classe era decisamente esagerata e non conforme alle esigenze dell’utente medio. Nell’era dei MOBA, durante la quale l’utenza preferisce un’esperienza immediata piuttosto che diluita, la mole di esperienza da accumulare su un personaggio per poterlo schierare in campo correttamente era decisamente troppa. Con World of Warcraft: Legion è stata quindi semplificata la giocabilità delle varie classi, garantendo comunque ai giocatori più competitivi la possibilità di essere sempre al meglio in relazione alle proprie conoscenze e alle proprie capacità decisionali.
World of Warcraft, negli anni, aveva perso anche una delle caratteristiche fondamentali che delineano la struttura di un MMO: la socialità. Durante le ultime espansioni la possibilità di sfruttare le potenzialità comunicative e le interazioni sociali che offre un videogame come World of Warcraft stavano lentamente svanendo. L’introduzione della Guarnigione relegava tutti i giocatori a spendere il proprio tempo all’interno di essa, negando loro la possibilità di confrontarsi con tutto il resto del mondo di Azeroth e limitando quindi ogni tipo di relazione con gli altri giocatori. Blizzard ha deciso di ridisegnare daccapo il concetto di Guarnigione, eliminando lungaggini come la gestione di botteghe d’artigianato o  il noioso obbligo di raccogliere minerali, fornendo ai giocatori le nuove Class Hall. Qui, i giocatori della stessa classe, possono riunirsi in un luogo ideato appositamente per la propria classe, e al suo interno hanno la possibilità di recuperare gran parte delle interazioni sociali che si erano perse in passato. Il solo confronto con gli altri giocatori e la possibilità di frequentare luoghi popolati da altri sono da sempre alcune delle principali caratteristiche di un MMO degno di questa etichetta. Le Class Hall sono a tutti gli effetti dei punti nevralgici anche per la crescita del proprio personaggio: non solo ci forniranno alcuni oggetti bonus per aumentare l’esperienza del nostro artefatto ma ci daranno anche la possibilità di accedere a missioni specifiche per aumentare la nostra esperienza.

HARDWARE

• Requisiti Minimi• Processore: Intel Core 2 Duo E8500 o AMD Phenom II X3 720• Scheda video: NVIDIA GeForce GT 440 o AMD Radeon HD 5670 o Intel HD Graphics 5000• Memoria: 2 GB di RAM• Sistema operativo: Windows XP / Windows Vista / Windows 7 / Windows 8 / Windows 10• Requisiti Consigliati• Processore: Intel Core i5-3330, AMD FX-6300 o superiori• Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 750 Ti, AMD Radeon R7 260X o superiori• Memoria: 4 GB di RAM• Sistema operativo: Windows 10

– Lore e ambientazioni accattivanti.

– Aggiunta di Artefatti e Class Hall.

– Snellimento del gameplay delle varie classi, con l’aggiunta del Cacciatore di Demoni.

– Possibilità di migliorare l’equipaggiamento del proprio personaggio troppo influenzate dal caso.

9.0

Blizzard ha saputo, dopo oltre dodici anni, ridare una nuova forma a questo titolo avvicinando nuovamente i vecchi giocatori e permettendo ai nuovi di avere un approccio lineare senza catapultarli in un mondo del quale la comprensione era troppo complessa. ha ormai molti anni sulle spalle, tuttavia Legion è già da considerarsi un successo solamente per la mole di utenza che è stata in grado di riportare nel mondo di Azeroth. Gli spunti per il futuro possono essere davvero tanti ma sembra che con questa nuova espansione la Blizzard stia remando nella direzione giusta.

Voto Recensione di World of Warcraft: Legion - Recensione


9

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