Forse le nuove console non hanno rappresentato l’evoluzione del gaming che i videogiocatori aspettavano da tempo, ma perlomeno sia Sony che Microsoft sembrano aver allargato i loro orizzonti verso le nuove tendenze, e i modelli economici attorno a cui l’industria sta iniziando a gravitare negli ultimi anni. Parliamo degli sviluppatori indipendenti e dei free to play, con Sony, in particolare, partita in quarta per ottenere il sostegno dell’industria indie, e pronta a supportare senza troppi problemi i titoli gratuiti anche senza bisogno di un abbonamento Plus.
Considerando che sulla console nipponica i titoli free to play sono “davvero” gratuiti, e che di recente questo mondo ha guadagnato parecchio in qualità e utenti, con buona pace di chi lo detesta, è il caso di dare un’occhiata a Warframe, uno dei primi titoli free disponibili su PSN. Il gioco ha già affrontato una lunghissima fase beta su computer che l’ha visto mutare e migliorarsi sensibilmente, ma come sarà arrivato su Playstation 4?
I’m a space ninja
Warframe vi mette nei panni dei poderosi Tenno, super combattenti rimasti dormienti per secoli, e risvegliatisi dal sonno criogenico solo per trovarsi in mezzo a un conflitto galattico tra tre diverse fazioni: i Grineer, un impero composto da cloni militarizzati, il Corpus, una mega-corporazione, e degli zombie spaziali chiamati, sensatamente, gli infestati. Essendo principalmente guerrieri, i Tenno approcciano la turbolenta situazione galattica nell’unico modo possibile, ovvero facendo a pezzi tutto quello che gli si para davanti. Voi vestirete i panni di questi potentissimi mercenari ninja, in una serie di pericolose missioni contro gli avversari sopracitati.
Non si tratta esattamente della migliore delle premesse narrative, ma è più che sufficiente a introdurre le basi di tutto Warframe, trattandosi di un free to play con una miriade di missioni disponibili in cui, bene o male, tutto ciò che si fa è uccidere nemici in modo più o meno elaborato, possibilmente in gruppo.
I cattivoni chiaramente non verranno eliminati a forza di camomilla e interventi psichiatrici, dovrete farli a fettine con spade, poteri speciali e armi da fuoco. Già, perché i Tenno possono utilizzare armature poderose (i Warframe del titolo) dotate di abilità uniche e di armi molto avanzate. Gli sviluppatori si sono un po’ crogiolati in questo, creando numerose classi utilizzabili e tantissimi gingilli pronti a regalare distruzione alla galassia intera, ma hanno anche pensato bene di farli solo annusare al giocatore, visto che inizialmente si potranno scegliere solo tre diversi Warframe, e gli altri andranno sbloccati.
Fondamentalmente, la scelta non influenzerà più di tanto il gameplay base, visto che ogni Tenno disporrà di numerose manovre acrobatiche, di attacchi in corpo a corpo e di armi da fuoco. In particolare le acrobazie sono il fulcro di Warframe, permettendo uccisioni spettacolari, fughe rapide da situazioni troppo calde, e offrendo la possibilità di ottenere posizioni sopraelevate di vantaggio durante uno scontro. Buona parte degli assalti girano attorno all’agilità anche per via delle meccaniche offensive basilari dei personaggi, che non dispongono di un cover system e non sono molto precisi in corpo a corpo, al punto da dover sfruttare il più delle volte i fendenti caricati per fare danni decenti e colpire i nemici con costanza. Per fortuna, in aiuto dei Tenno, vengono anche i loro super poteri, che ne diversificano notevolmente il ruolo in battaglia. Classi come il Mag e il Volt potranno sfruttare magnetismo o energia elettrica per controllare il campo di battaglia o infliggere enormi danni ai nemici, bestioni offensivi come il Rhyno o l’Ash semineranno morte con cariche e attacchi stealth, e non mancheranno classi più elaborate incentrate sul supporto.
Quanti morti per un progetto
C’è l’imbarazzo della scelta insomma, nulla da dire, peccato che ci metterete eoni a ottenere le suit più interessanti, per via del fastidioso sistema economico del gioco Digital Extremes. In Warframe infatti la maggior parte delle tutine e delle armi vanno pagate con platino sonante, valuta che ovviamente va ottenuta con soldi reali. Il denaro in game vi servirà solo a recuperare un numero limitato di oggetti e ad acquistare dei progetti sparsi nelle missioni, con cui avrete modo di costruire pian piano ogni cosa, a patto di trovare i necessari materiali. Quasi tutto è ottenibile in questo modo, ma sarete obbligati a sopportare ore e ore di farming, poiché i blueprints necessari non cascano dai nemici con frequenza, i materiali a volte sono piuttosto rari, e c’è un sottosistema di sviluppo per ogni oggetto, che vi obbligherà a farmare esperienza nelle prime missioni ad ogni nuova chicca ottenuta.
Tale formula è abbastanza elaborata da mantenere alto l’interesse del giocatore: ogni Frame ha varie abilità passive e attive tra cui scegliere, equipaggiabili tramite carte i cui slot aumentano con l’aumentare del rango e del livello, e persino le armi presentano capacità di personalizzazione simili. Fatto sta che, con un po’ di soldi, oggetti che potreste impiegare un’intera settimana per trovare salteranno fuori all’istante, e avremmo preferito un modello leggermente più flessibile per aumentare la godibilità dell’esperienza.
Il gioco, ad ogni modo, è piacevole in cooperativa, specialmente nelle missioni avanzate. Questo perché, dopo le prime fasi completabili anche in solitudine, in Warframe si arriva rapidamente ad affrontare boss e sezioni quasi insuperabili se privi di compagnia o di personaggi enormemente potenziati. La collaborazione è discretamente importante e la varietà dei compiti degna, con missioni di salvataggio, survival, di ritrovamento oggetti, cattura, hacking, e così via. Dopo un po’, tuttavia, la ripetitività si fa sentire, poiché ogni variante è comunque basata sull’uccisione di dozzine di nemici dall’IA piuttosto ridicola, la cui difficoltà dipende solo dal numero e dalla potenza in base al livello.
Non importa che un ninja sia bello, tanto non lo vedi
Anche la gestione del matchmaking e delle connessioni è abbastanza oscura. Non vedrete il ping dei vostri partner, quindi scoprirete di essere in una partita dove il lag è intollerabile solo una volta entrati, e vi capiterà saltuariamente di essere appaiati con mostri in grado di ripulire un livello in un nanosecondo, o con Tenno appena nati con cui i Grineer puliranno i pavimenti. Tutti elementi già ritoccati in molti free to play, che dà fastidio rivedere ancora qui.
Tecnicamente, la situazione non è di molto superiore. Parliamo di un titolo dove lo stile conta ben più della sostanza, ed è solo il look all’avanguardia dei Tenno a risollevare l’insieme. Su PS4 tutto si muove fluidamente, ma la qualità è sensibilmente inferiore a quella vista su pc, con tanto di texture che a volte caricano in ritardo, e modelli più sgranati. Le ambientazioni tendono poi a ripetersi con frequenza dopo un po’, e la varietà degli avversari non fa gridare al miracolo.
Su computer i bug non mancavano, e anche su console ogni tanto vedrete qualche assurdità, anche se il lavoro di pulizia è stato sicuramente superiore alle nostre aspettative. In particolare, abbiamo apprezzato molto l’uso del touchpad del nuovo Dualshock, che permette di usare le abilità dei Tenno con comodi swipe. Un degno sostituto delle scorciatoie da tastiera.
– Numero notevole di Warframe, missioni, armi e abilità
– Divertente in cooperativa e a tratti esaltante
– Su PS4 Gratuito anche senza Plus
– Interessante uso del touchpad
– Gameplay un po’ rozzo
– Tecnicamente non eccezionale
– Modello economico che lascia a desiderare
– Struttura incentrata sul grinding che si fa rapidamente ripetitiva
Warframe non è certo un system seller, ma si conferma un discreto free to play, capace di divertire in compagnia e pieno zeppo di stile. Il titolo è piuttosto ripetitivo e il suo modello economico non è dei migliori, ma, vista l’assenza di grandi capolavori al momento sulla nuova ammiraglia Sony, merita sicuramente di essere provato. Chissà che la sua formula ricolma di ninja spaziali, manovre spettacolari e poteri speciali non vi catturi.