Final Fantasy VII Remake: Traces of Two Pasts - Un romanzo per il passato di Tifa e Aerith

Scritto direttamente dallo sceneggiatore originale di Final Fantasy VII, Traces of Two Pasts ci riporta indietro nel tempo nel passato di Tifa e Aerith.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

L’arrivo quest’anno di Final Fantasy VII Rebirth (qui la nostra recensione) ha posto nuovamente sotto i riflettori questo indimenticabile capitolo della saga creata da Square Enix. Il gioco, al netto di diversi problemi di riscrittura della trama, si è rivelato essere un grande JRPG, sia a livello di gameplay che per il modo in cui è riuscito a dare nuova vita a personaggi iconici come Cloud, Tifa, Aerith e gli altri; uno dei suoi punti di forza, infatti, è proprio il riuscire a rendere al meglio il crearsi di forti legami all’interno di questo gruppo.

Oltre ai videogiochi che fanno parte del progetto Remake di Final Fantasy VII, esistono però anche delle opere parallele, che vogliono approfondire ancor di più la storia di questo capitolo della saga.

Un esempio ne è il recente Final Fantasy VII Remake - Traces of Two Pasts, romanzo scritto direttamente da Kazushige Nojima – sceneggiatore principale sia del settimo capitolo originale che della nuova trilogia – che qui ci narra del passato di Tifa e Aerith prima che iniziasse la loro avventura al fianco di Cloud.

Il romanzo è arrivato di recente in Italia, edito da J-Pop, casa editrice milanese specializzata in manga che poco tempo fa aveva già pubblicato anche il fumetto prequel di Nier Automata. Andiamo dunque a capire nel dettaglio su cosa si focalizza questo Traces of Two Pasts e che lettura offre ai fan di FFVII.

Il passato di Tifa e Aerith

Quando si pensa a opere accessorie ai videogiochi, solitamente si pensa a qualcosa di molto marginale e per nulla importante ai fini dell’opera principale. Final Fantasy VII Remake – A Traces of Two Pasts (lo trovate già su Amazon) è invece molto intelligente nella storia raccontata e, seppur non sia fondamentale per comprendere le vicende dei videogiochi, è molto interessante per qualsiasi fan di Final Fantasy VII – soprattutto se è interessato ai personaggi di Tifa e Aerith, eroine ormai entrate nella storia del mondo videoludico.

Essendo scritto dallo sceneggiatore dei videogiochi, il romanzo è canonico.
Come abbiamo detto, la trama si focalizza sul passato di entrambe prima che gli eventi del videogioco avessero inizio. Il libro è dunque diviso in due capitoli, uno dedicato a Tifa e uno ad Aerith. Abbiamo trovato molto interessante il metodo di narrazione scelto da Nojima per impostare questo viaggio nelle memorie passate delle due protagoniste: il libro non racconta infatti le loro vicende in maniera lineare e senza un contesto, ma ogni fase delle loro vite è introdotta da un momento ambientato all’interno della storia che possiamo vivere anche attraverso i videogiochi.

Così troveremo Tifa che racconta il suo passato al saggio Red XIII o le due fanciulle, appena conosciutesi dopo gli eventi di Midgar, che approfondiscono la loro amicizia confidandosi le loro rispettive storie. Un’idea interessante per introdurre i vari flashback che ci è piaciuta molto.

Quanto narrato nel libro, poi, rappresenta per ogni fan di Final Fantasy VII una vera e propria miniera di informazioni, dato che il libro è anche canonico, essendo stato scritto dallo sceneggiatore dei videogiochi e ovviamente approvato da Square Enix.

Sin dal 1997 ci si è sempre interrogati su alcuni dettagli del passato di Tifa e Aerith, in particolare di come la prima sia sopravvissuta al tremendo attacco inferto da Sephiroth, o di come la giovane ultima Cetra sia invece riuscita a fuggire dai laboratori di Hojo.

Il libro offre le risposte a tutte queste domande, svelandoci anche tanto altro: ad esempio, ci racconta di come Tifa abbia imparato le arti marziali dal maestro Zangan e dei suoi primi anni di vita a Midgard. Molto interessanti anche i momenti in cui questa conosce Barret e il resto dei membri dell’Avalanche.

Anche la storia di Aerith risponde a molte domande sulle sue vicende sin da quando era bambina. Il racconto si spinge anche a narrare della sua vita con la madre adottiva Elmyra, coinvolgendo poi altre figure appartenenti alla famiglia di quest’ultima, mai viste nel videogioco, ma che servono a dipingere in maniera più netta il contesto in cui Aerith è cresciuta.

Il libro si chiude con un altro capitolo minore, sempre dedicato ad Aerith, che era uscito in origine nel 2020, come racconto inserito in uno speciale volume dedicato all’uscita di Final Fantasy VII Remake. In questa breve storia il protagonista è un soldato della Shinra che indaga su alcuni eventi del passato legati alla Shinra stessa e anche sulla figura di Aerith, da lui conosciuta quando era ancora una bambina.

Final Fantasy VII Remake – A Traces of Two Pasts è dunque un volume davvero interessante per chi vuole conoscere tutti i retroscena legati al passato di Tifa e Aerith. Lo stile di scrittura di Nojima è ricco di dialoghi e le pagine scorrono veloci durante la lettura. La qualità del racconto è più che buona e, soprattutto, coerente con la storia dei videogiochi, senza niente che vada a contraddirli.

Ci sono indubbiamente delle parti meno interessanti di altre, soprattutto nella sezione dedicata a Aerith, e che potevano essere snellite. In particolare il breve capitolo conclusivo è la parte più debole dell’intero romanzo, poiché gli eventi narrati sono solo marginalmente legati ai nostri beniamini del videogioco, ma nel complesso dobbiamo dire che il romanzo è un lavoro che non deluderà i fan sfegatati di Final Fantasy VII.

Un romanzo per i fan

Final Fantasy VII Remake – A Traces of Two Pasts è uscito in Giappone nel 2021, poco dopo l'esordio del primo capitolo della trilogia, e siamo contenti di poterlo finalmente vedere anche in Italia (cosa inimmaginabile fino ad alcuni anni fa), in un’ottima edizione.

J-Pop fa infatti un ottimo lavoro nel riproporre un volume che stilisticamente è praticamente uguale alla versione giapponese.

Il costo di 18 euro è giustificato dal numero di pagine, quasi 400, e da un’ottima qualità della carta e dei materiali utilizzati per la sovraccoperta, con l’ormai iconica immagine delle due protagoniste. All’interno non troviamo quasi nessuna illustrazione, se non pochissimi artwork ufficiali del videogioco.

Ovviamente il consiglio è quello di giocare almeno Final Fantasy VII Remake (o anche l’originale del 1997) prima di darsi alla lettura di questo volume.

Leggendolo, poi, abbiamo notato che ad alcuni degli eventi e dei personaggi qui incontrati si è vagamente accennato anche in alcuni momenti dei videogiochi. Non parliamo soltanto di Final Fantasy VII Remake, ma anche di Rebirth.

Certo, sono accenni molto vaghi e poco importanti per la storia generale, ma è bello sapere che quanto scritto in questo volume sia stato tenuto in considerazione anche nei capitoli videoludici di questa nuova trilogia.

Dettagli bibliografici

  • Titolo: Final Fantasy VII Remake – A Traces of Two Pasts
  • Autore: Kazushige Nojima
  • Uscita: 12 giugno 2024
  • Editore: J-Pop Manga/Edizioni BD
  • Pagine: 394
  • Formato: copertina flessibile
  • ISBN-13: ‎ 978-8834927632
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