[SONDAGGIO] I giochi difficili dovrebbero permettere di scegliere la difficoltà?

Con l'uscita di Shadow of the Erdtree, il dibattito sui giochi che non hanno un selettore del livello di difficoltà è tornato in auge: giusto o no?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

È un tema periodico nel panorama videoludico, quello dei videogiochi difficili. Con l'uscita di Elden Ring: Shadow of the Erdtree, alcuni giocatori sono rimasti sorpresi dalla barriera iniziale proposta dall'espansione del gioco FromSoftware, che non perdona nessuno – veterani dei souls compresi.

Addirittura, alcuni hanno deciso di mostrare il loro malcontento inviando delle recensioni negative del gioco, lamentandosi proprio del livello di difficoltà molto alto.

Da poco, anche il director di Shin Megami Tensei V: Vengeance è tornato sulla questione della difficoltà nei videogiochi, spiegando ad esempio di non aver voluto rendere le sfide di Shin Megami Tensei V difficili per il solo gusto di farlo, ma perché questo permette ai giocatori di rimanere coinvolti nei combattimenti, valorizzando le meccaniche di combattimento.

Il dibattito è, però, praticamente ciclico: qualche anno fa, aveva fatto parlare di sé la difficoltà di Metroid Dread, che però se fosse stato più facile non avrebbe trasmesso nessun Dread, per così dire. E, allo stesso modo, anche Sifu aveva sorpreso molti, al punto che poi gli sviluppatori avevano rinunciato alla loro visione iniziale – creare un gioco che spinga a migliorarsi come unica opzione per andare avanti – aggiungendo un selettore per il livello di difficoltà.

Qui, le opinioni si dividono: per alcuni, tutti i giochi dovrebbero dare la possibilità di abbassare la difficoltà a piacimento, in modo che possano risultare accessibili a chiunque anziché tagliare fuori chi non si sente portato per le sfide proibitive. Shadow of the Erdtree, ad esempio, potrebbe offrire le sue lande fantasy anche a chi proprio non si trova con le sue meccaniche poco compassionevoli.

Altri, invece, ritengono che aggiungere un selettore per la difficoltà vorrebbe sovvertire la visione e il design degli autori di un gioco, come se si chiedesse a un autore di horror di rendere il gioco "meno spaventoso" in modo che possa piacere anche a chi di horror non vorrebbe proprio saperne: un controsenso, insomma, dato che non tutti i giochi possono piacere a tutti.

Una visione condivisa anche dall'autore di Elden Ring, che non pensa nemmeno a una modalità facile per i suoi giochi, poiché si romperebbe l'esperienza unica di queste opere.

Considerando che entrambe le posizioni hanno di certo dalla loro dei validi motivi, ci rivolgiamo a voi: pensate che anche i videogiochi difficili dovrebbero includere una selettore per la difficoltà, o questo tradirebbe la visione degli autori piegandola ai capricci degli utenti e appiattendo le unicità di quelle opere?

Fatecelo sapere nel sondaggio!

I giochi difficili dovrebbero includere sempre un selettore per la difficoltà?

No, se è pensato per essere difficile deve rimanere difficile (61%)
Sì, poter scegliere la difficoltà permetterebbe di avere più giocatori (39%)

Totale voti: 397 Il sondaggio è chiuso dal 25/06/2024

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