Se i tuoi personaggi vengono usati in modo inappropriato «bisogna agire», per Nintendo

Nintendo è famosa per la sua intransigenza in merito all'uso delle sue IP: il presidente Shuntaro Furukawa ha ribadito che questa politica non cambierà.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Nintendo si è fatta una certa fama non solo per i suoi videogiochi senza tempo e il successo che interessa ormai parecchi decenni, ma anche per la sua intransigenza nell'uso delle sue proprietà intellettuali e dei suoi personaggi, che sono ovviamente il suo grande tesoro.

Nel corso del recente incontro con gli investitori, dove ha discusso anche delle scorte della futura console, il presidente Shuntaro Furukawa ha ribadito che questa visione non cambierà un domani.

L'idea della compagnia, che continua come sempre a voler «portare un sorriso sul viso della gente con l'intrattenimento», è quella di tutelare le sue IP e i suoi personaggi da qualsiasi uso inappropriato, in modo che non possano mai essere fuori dal suo controllo e mettere quindi a disagio chi li ama.

Nelle parole del presidente Furukawa:

«La nostra compagnia mira a raggiungere la nostra politica di 'portare il sorriso sul viso della gente con l'intrattenimento' proponendo giochi unici che tutti possono godersi in modo intuitivo. Mi asterrò dal commentare singoli casi, ma riteniamo che delle azioni congrue debbano essere intraprese contro comportamenti che minano questa politica.

Il nostro obiettivo è quello di creare un ambiente dove tutti possono godersi la possibilità di giocare. Continueremo a compiere ogni sforzo per assicurarci che i nostri consumatori non siano fatti sentire a disagio, non solo nei nostri giochi ma anche in qualsiasi altro contesto possano venire a contatto con una nostra proprietà intellettuale».

È secondo questa politica che, come sappiamo, Nintendo è spesso molto attiva anche contro i progetti dei fan che fanno un uso non autorizzato dei suoi personaggi.

Senza scomodare, ovviamente, i casi in cui questi ultimi finiscono loro malgrado protagonisti di contenuti non proprio destinati a un pubblico di ogni fascia d'età.

Nella stessa occasione, Furukawa ha anche discusso dell'integrazione delle IA generative nei processi di sviluppo, affermando che Nintendo non è interessata poiché vuole continuare a realizzare a mano – e in forma umana – ogni aspetto dei suoi giochi.

Nel frattempo, gli appassionati sono anche in attesa di novità sulla futura e chiacchierata Switch 2 (o qualsiasi sia il nome finale della console). Sappiamo che sarà annunciata entro la fine dell'anno fiscale – atteso per il 31 marzo 2025 – ma, per ora, nient'altro di concreto.

Tuttavia, i numeri di Switch in Giappone rimangono davvero notevoli, nonostante la console ibrida sia ormai uscita oltre sette anni fa. Non male, per una piattaforma alla fine del suo ciclo vitale.

Per ogni ulteriore approfondimento, visitate l'hub del nostro sito a tema Nintendo.

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