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Star Wars Outlaws è carico di ambizioni, ma basteranno?

Abbiamo avuto la possibilità di provare Star Wars Outlaws in anteprima per ben 4 ore: vediamo cosa aspettarci dalla nuova ambiziosa produzione Ubisoft.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Star Wars Outlaws
Star Wars Outlaws
  • Sviluppatore: Ubisoft Massive
  • Produttore: Ubisoft
  • Distributore: Ubisoft
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX
  • Generi: Action Adventure
  • Data di uscita: 30 agosto 2024

Fin dai primissimi film di George Lucas, la saga di Star Wars ha sempre potuto contare su un massiccio supporto dall'industria videoludica.

Trattandosi di una delle IP più importanti al mondo, di certo non potevano mancare diversi videogiochi in grado non solo di farci vivere l'eterna lotta tra il Lato Chiaro e il Lato Oscuro, ma anche di approfondire fazioni e civiltà che inevitabilmente troverebbero poco spazio sul grande schermo.

Anche l'idea di Massive Entertainment e Ubisoft è stata di allontanarsi notevolmente dalle spade laser e dalla guerra vera e propria: Star Wars Outlaws, come intuibile dal titolo, ci farà infatti scoprire cosa significava essere dei fuorilegge durante questo clima di guerra, che non coinvolgeva solo Impero e i ribelli ma anche diverse fazioni.

Che inevitabilmente non andranno mai d'amore e d'accordo, costringendo chiunque voglia sopravvivere a fare delle scelte che, nel bene e nel male, porteranno a inimicarsi diversi soggetti molto pericolosi.

Una premessa sicuramente interessante, che abbiamo avuto la possibilità di provare con mano per ben quattro ore complessive, in vista del lancio previsto per il 30 agosto 2024 su PS5, Xbox Series X|S e PC. Scopriamo, dunque, se si tratta davvero del videogioco che i potenziali fuorilegge galattici stavano aspettando.

Criminali stellari

Durante il nostro provato abbiamo potuto testare alcuni dei momenti iniziali dell'avventura di Kay Vess, una canaglia ricercata che durante una fuga si ritrova in un pianeta controllato da fazioni criminali, in costante conflitto gli uni contro gli altri.

La nostra protagonista dovrà dunque scegliere con cautela come gestire ogni situazione, il che si traduce a livello di gameplay nel compiere costantemente determinate scelte, sia per i dialoghi che per quanto riguarda le nostre azioni vere e proprie.

Una delle più grandi feature di Star Wars Outlaws (potete prenotarlo su Amazon, a proposito) è infatti un sistema di reputazione: se saremo visti con favore da parte di un'organizzazione, questa ci permetterà di entrare liberamente in zone altrimenti inaccessibili, oltre a fornirci servizi come venditori esclusivi o sconti su determinate merci.

Viceversa, una pessima reputazione ci vedrà costantemente con porte sbarrate e, nei casi peggiori, Ubisoft ci segnala anche che potrebbero essere mandati mercenari a disfarsi di noi.

Questo tuttavia non bloccherà le nostre partite, ma le nostre amicizie potrebbero semplicemente rendere determinate azioni un po' più impegnative del previsto: trattandosi di una canaglia e non certamente di un soldato d'elite invincibile, Kay dovrà spesso fare affidamento sulle proprie abilità furtive, grazie alle quali potremo trovare punti di accesso a zone in cui non saremmo autorizzati ad entrare.

Le fasi stealth di Star Wars Outlaws sono molto più prevalenti di quanto ci aspettassimo.
Dalla nostra prova è emerso che proprio le fasi stealth sono una feature particolarmente prevalente di Star Wars Outlaws: gran parte delle missioni consiste infatti nello sgattaiolare continuamente, cercando di non farci vedere dai nostri nemici.

A tale scopo può venire incontro il nostro fido animaletto Nix, che può non solo riuscire ad attivare pulsanti e leve nascosti ma anche creare una distrazione per gli avversari: così facendo potremo metterli KO silenziosamente oppure semplicemente attraversare la zona senza farci vedere.

Nel bene e nel male, le fasi stealth tenderanno sicuramente a dividere il pubblico, dato che almeno per queste prime missioni iniziali sono presenti in una quantità superiore a quanto ci aspettavamo: considerando che ogni più piccola imprecisione, anche per il platforming, potrebbe essere punita severamente, sarà curioso scoprire come sarà bilanciato il tutto nelle fasi successive dell'avventura.

Nel nostro caso, dobbiamo ammettere di aver avuto spesso non poca difficoltà a capire su quali pareti era davvero possibile arrampicarsi, dato che le zone accessibili non appaiono sempre evidenti al giocatore, ma probabilmente non dovrebbe essere nulla di ingestibile senza un po' di pratica in più.

Anche se Kay è "soltanto" una canaglia, questo non significa che non possa difendersi adeguatamente: durante le immancabili battaglie affronteremo delle fasi sparatutto in terza persona, utilizzando la nostra arma — o raccogliendo quelle dei nemici — e sfruttando al meglio il sistema di copertura per non farci prendere impreparati.

Nel caso dovessimo affrontare più nemici alla volta, potremo sfruttare anche un sistema di concentrazione simile al Dead Eye di Red Dead Redemption: basterà indicare i nemici da abbattere al rallentatore durante una finestra di tempo limitata per concentrare il fuoco su di essi e sbarazzarcene in pochi istanti.

Il tempo di ricarica di questa abilità non sembra essere rapido, dunque è sempre meglio utilizzarla solo in casi di emergenza: ovviamente sarà sempre meglio cercare di evitare le battaglie dove possibile, dato che non siamo certo invincibili.

Non solo furtività

La nostra lunga prova di quattro ore ci ha permesso di scoprire non solo alcune delle missioni principali, ma anche di esplorare il mondo di gioco e affrontare alcune delle side-quest disponibili: durante le nostre scorribande potrà capitare di imbattersi in eventi casuali, con la possibilità di ottenere ricompense preziose.

Per esempio, durante la nostra prova ci è capitato di scoprire di un tesoro rubato alla criminalità: ci è bastato dirigerci sul luogo, sconfiggere tutti gli altri criminali presenti nell'area e reclamare tutti i crediti per noi.

Ma potrebbero anche capitare missioni di salvataggio improvvise, con la stessa identica modalità: si tratta di obiettivi secondari che non è obbligatorio portare a termine, e che anzi potrebbero rivelarsi impegnativi per un giocatore impreparato.

È solo dunque una gimmick simile a quelle presenti in altri titoli open world per far sentire più vivo l'universo di Star Wars Outlaws, che magari riuscirà ad offrire una distrazione ai giocatori tra una scorribanda e l'altra senza dover necessariamente dirigersi dal punto A al punto B.

Affrontare le missioni secondarie — che vi verranno assegnate da personaggi dopo che sarete voi a parlargli — è sicuramente uno dei metodi più efficienti per influenzare le reputazioni del gioco: spesso dovrete prendere scelte difficili che aumenteranno il vostro rispetto verso una fazione, ma ve ne inimicheranno una opposta.

Durante l'esplorazione potreste voler deviare dal percorso per affrontare piccole missioni aggiuntive.

Potrete ovviamente scegliere di prendere la decisione che ritenete più coerente per la vostra campagna, ma per alcuni utenti questi bivi offrono anche un pizzico di strategia, in base al tipo di affiliazione che vorrete intrattenere.

Un elemento extra riguarda poi l'Impero, che utilizzerà un sistema di reputazione diverso da quello delle altre fazioni criminali, dato che è molto più simile alla polizia di Grand Theft Auto, per fare un paragone con un'altra celebre saga.

Capiterà infatti che nello spazio ci ritroveremo a mettere i bastoni tra le ruote all'Impero, che darà la caccia alla nostra nave spaziale nella Galassia: durante la nostra prova abbiamo potuto non solo sconfiggere le loro flotte, ma anche cancellare ogni traccia delle nostre azioni criminali dopo aver hackerato uno dei loro sistemi.

Un modo simile alle attese per disperdere l'esercito, coerente con l'universo narrativo di Star Wars: resta poi da capire come sarà approfondito il tutto nelle missioni più avanzate della storia, dato che il nostro era un tipo di approccio che non poteva essere evitato.

Aspettative esagerate?

Massive Entertainment ha ammesso più volte di voler realizzare un'avventura diversa dai "soliti" open world di Ubisoft, proponendo un viaggio con in mente un obiettivo ben preciso e che duri il giusto, senza annacquare eccessivamente il tutto.

Effettivamente, almeno per quanto riguarda la nostra prova iniziale, dobbiamo ammettere che il team di sviluppo ha cercato di creare aree più dettagliate e pensate appositamente per la storia, con fasi semi-open world che rappresentano soltanto un "contorno" e non il vero focus dell'opera.

Star Wars Outlaws ha un elevato potenziale per i fan della serie, ma è meglio non caricarlo di troppe aspettative.
Tuttavia, voler creare un'avventura in grado di accontentare ogni stile di gioco potrebbe rischiare di trasformarsi in un boomerang e restituire l'effetto opposto, dato che il rischio di ripetitività è sempre dietro l'angolo.

Abbiamo già menzionato la grande prevalenza delle sezioni stealth ed è evidente che il titolo sembra essere sviluppato per tenere a mente la furtività, ma allo stesso tempo sono state inserite delle meccaniche sparatutto che ci sono apparse estremamente generiche e non particolarmente entusiasmanti.

Un'altra nostra preoccupazione è dovuta al comparto tecnico: ci aspettavamo sicuramente qualcosa di più a livello di dettagli grafici, ma nonostante questi limiti abbiamo anche notato qualche calo di frame rate inaspettato, seppur non in grande quantità.

È pur sempre vero che la versione che abbiamo provato non era quella completa ed era una dev build strutturata appositamente per il nostro test, motivo per il quale eravamo stati avvisati che potevamo verificarsi dei comportamenti imprevisti: possiamo dunque solo augurarci che la versione di lancio riesca a essere più stabile.

Insomma, Star Wars Outlaws sembra sicuramente una produzione con un elevato potenziale e potrebbe fare le gioie dei fan della saga stanchi di dover interpretare i "soliti" Jedi o Sith, dato che offre un punto di vista totalmente diverso per la saga.

In ogni caso, sarebbe meglio non caricarlo eccessivamente di aspettative, anche se comprendiamo quanto possa essere difficile farlo, viste le grandi ambizioni mai nascoste dalla stessa Ubisoft.

Non possiamo che attendere il lancio della versione completa per scoprire con certezza se Star Wars Outlaws avrà davvero le carte in tavola per offrire un'esperienza unica agli amanti di Guerre Stellari.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Il sistema di reputazione è promettente

  • I dialoghi possono modificare le missioni

  • La direzione artistica farà felici i fan della saga

Contro

  • Le fasi stealth non piaceranno a tutti

  • Qualche incertezza dal lato grafico

Commento

Star Wars Outlaws vuole provare ad essere diverso dai tripla A a cui Ubisoft ci ha abituato negli ultimi anni, ma l'obiettivo di Massive Entertainment potrebbe riuscire solo parzialmente. La nostra prova da un lato ci ha lasciati soddisfatti per l'impatto che la nostra reputazione può avere nel mondo di gioco e da una discreta varietà di missioni, ma dall'altro qualche incertezza dal punto di vista tecnico e un gameplay che non sembra offrire nulla di unico potrebbero frenare le sue forti ambizioni.
Mettendo da parte quelle che restano solo impressioni iniziali, per i fan di Star Wars potrebbero esserci tanti contenuti in grado di soddisfare chi voleva allontanarsi dalle storiche battaglie tra il bene e il male, approfondendo invece maggiormente la "zona grigia" di canaglie e fuorilegge, che qui la faranno da padrone. Attendiamo l'uscita ufficiale — e la nostra recensione — per scoprire se Outlaws riuscirà in questa impresa.
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